









lucia impelluso, gia` autrice del dizionario dell`arte "la natura e i suoi simboli. piante, fiori e animali", torna ad occuparsi del tema naturale nell`arte. in questo volume si concentra in particolare sul tema del giardino, dell`orto e del labirinto. una raccolta iconografica mostra i piu` bei giardini della storia attraverso le testimonianze artistiche, a partire dal giardino egizio e islamico, passando per i giardini di papi e signori, fino al giardino urbano che nell`ottocento diventa spazio pubblico.









il volume approfondisce il periodo che va dalla fine del vii secolo all`inizio del xii. intende tracciare un profilo geo-storico dell`italia dell`altomedioevo, mettendo in luce le divisioni e le nuove aggregazioni e l`emergere di centri di cultura quali venezia, pisa, amalfi, che non possono essere compresi in un ambito regionale. la pittura italiana del periodo viene analizzata mettendo in luce analogie, particolarita`, disuguaglianze, rapporti con l`architettura e la scultura. viene riservata attenzione anche ad altri settori, nei quali problemi di stile, di tecnica, di committenza presentano linee che vanno al di fuori di una trattazione regionale.














Electa, 1979, IT. Con un'introduzione di Alberto Arbasino, il libro prende in esame il cinema italiano del periodo dal 1929 al 1944 contemplando l'opera di registi come Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Mario Mattoli, Goffredo Alessandrini e molti altri.




la monografia, che nasce dall?esperienza della mostra tenutasi tra il 2024 e il 2025 presso triennale milano, e un ritratto inedito e sorprendente di gae aulenti (1927-2012). la mostra e il libro sono state realizzati in collaborazione con archivio gae aulenti. la spina dorsale e costituita da una cronologia, che dal 1927 al 2012 segue l?architetto in un intreccio ininterrotto di testimonianze dove la vita personale e quella professionale sono inestricabilmente connesse. il testo e affiancato, pagina dopo pagina, da un?iconografia totalmente rinnovata, la cui sequenza segue passo passo il filo delle parole, l?entrata in scena dei progetti, il farsi e disfarsi degli spettacoli, l?aprirsi e il chiudersi dei cantieri. gli accostamenti alla protagonista cambiano nel corso delle pagine: ai primi piani si alternano scene di massa, dove lei e solo un elemento; alle zoomate fanno seguito i voli d?uccello, cosicche la maglia cronologica perde la sua rigidita e lascia il posto ad approfondimenti. non mancano una cronologia degli scritti dell?architetto e un regesto degli oltre ottocento progetti. infine, l?indice dei nomi trasforma il libro in un portolano della cultura, non solo architettonica, della fine del novecento. in questa cavalcata i generi, storiografici e letterari, si mischiano: e la gae che ne esce e ben diversa da quella che si crede di conoscere, per sentito dire o per luoghi comuni.











































