


















punto di partenza di questa commedia e` uno scudo che, abbandonato da un soldato in battaglia, ingenera nel servo la falsa convinzione della morte del suo padrone. in quest`opera viene affermato il principio della solidarieta` umana, del bene che vince sul male (rappresentato da un vecchio avaro ed egoista che vuole appropriarsi del patrimonio del soldato creduto morto).



guicciardini deve aver messo a punto i suoi ricordi nell`arco di 18 anni (1512-1530), attraverso una laboriosa redazione fatta di ben quattro stesure. gli scritti, destinati al solo uso interno di famiglia, erano indirizzati in specie ai nipoti, in quanto sarebbero serviti ad acquisire norme di comportamento per ottenere successo nella vita politica, dando cosi` indicazioni di condotta politica e morale.





queste pagine di daphne du maurier (1907-1989) raccontano come quella regione abbia fatto di lei una scrittrice. magica, misteriosa, inesplorata la cornovaglia e` vista e "rivisitata" attraverso gli occhi dell`autrice di rebecca e jamaica inn, romanzi che ormai appartengono al folklore cornico, oltre che alla letteratura e al cinema (con le versioni cinematografiche di hitchcock). terminato poco prima della morte della scrittrice, cornovaglia magica e` il racconto del rapporto fra una persona e l`anima di un luogo.


l`autodifesa di un folle (le plaidoyer d`un fou, 1887-88) e stata per decenni considerata "il libro piu terribile" di strindberg, una impietosa demistificazione del suo primo ed intenso rapporto coniugale, un disperato atto d`accusa contro il dominio della donna sul maschio, una confessione di dolore e follia. con tale fama, il romanzo conobbe, sul finire del secolo scorso, diverse edizioni pirata, e subi anche un processo per oscenita. oggi, in un mutato clima critico, appare come uno straordinario esempio di letteratura sperimentale, una vertiginosa e quasi dostoevskiana investigazione del "sottosuolo" umano, aperta a umori nichilisti e a lacerazioni celiniane. in questa edizione, condotta sul manoscritto originale trovato a oslo nel 1973 nel lascito del grande pittore edvard munch, il lettore italiano puo avvicinare per la prima volta quest`opera crudele e inquietante senza censure e in tutta la sua geniale violenza espressiva.







l`opera e` divisa in nove capitoli: "dei pregiudizi dei filosofi", "dello spirito libero", "della mania religiosa", "aforismi e interludi", "per la storia naturale della morale", "noi dotti", "le nostre virtu`", "popoli e patrie", "che cos`e` aristocratico?", chiude l`opera un epodo "dall`alto dei monti". nell`opera n. afferma che il problema morale e` piu` essenziale di quello teologico. per eliminare il pregiudizio della morale e` necessario un nuovo indirizzo di cultura e a tal fine si potranno impiegare gli "spiriti liberi", immuni da quel pregiudizio. conclusione delle tendenze dell`europa democratica sara` una schiavitu` imposta da una forte razza e la futura aristocrazia dominatrice potra` nascere solo da una lunga disciplina.





















i tre testi (kallias, o della bellezza, pensieri sull`uso del volgare e del basso nell`arte e lezioni di estetica. frammenti da una trascrizione) di schiller qui presentati, contengono il nucleo del pensiero estetico del grande autore classico tedesco; essi affrontano in modo rigorosamente teorico il problema di una definizione del bello d`arte. si avverte lo scrittore che studia se` e la propria attivita`, e il cui sforzo risulta originalissimo anche per un secolo come il xvii, che tanto ha contribuito a gettare le basi dell`estetica moderna.











un profilo complessivo sull`ultimo movimento letterario italiano che, all`inizio degli anni `60, seppe convogliare le energie e i propositi di una parte cospicua della generazione nata intorno al 1930. tra i nomi piu` noti: arbasino, eco, manganelli, pagliarani, porta, sanguineti. un panorama ideologico che e` possibile solo a grandi linee, date le forti divergenze all`interno del gruppo riguardo la concezione dell`arte: per alcuni l`arte doveva essere astorica e apolitica. per altri (come il sanguineti), essa era inseparabile dall`ideologia. comune era il punto di partenza: il rifiuto dell`ideologia neocapitalistica e del sentimentalismo soggettivo.








carlo annoni si occupa di letteratura italiana presso la facolta di lettere dell`universita cattolica di milano. si e interessato di neorealismo, di narrativa della resistenza, dei problemi letterari dell`opera gramsciana. ha pubblicato la prima edizione moderna di due romanzi verghiani (i carbonari della montagna, sulle lagune, milano 1977). ha quindi studiato il decadentismo e attualmente lavora sui problemi metanarrativi nell`opera del tardo svevo. la collana propone a tutti coloro che si accostano alla letteratura contemporanea un "invito" alla lettura critica dei testi, fornendo gli strumenti necessari per penetrare nel mondo espressivo degli scrittori e coglierne i rapporti con la cultura italiana di questo secolo. ogni volume, dedicato a un singolo scrittore, e cosi articolato: le cronologie parallele, che danno risalto alle corrispondenze significative tra la biografia dello scrittore e i fatti della storia politica, letteraria e culturale; il profilo della vita dello scrittore e della sua personalita artistica e intelettuale; le opere, analizzate singolarmente in un panorama completo e inquadrate criticamente, con una essenziale esposizione degli argomenti; i temi piu significativi ricorrenti nelle opere dello scrittore; gli orientamenti della critica; la bibliografia, essenziale e ragionata; l`indice del nomi; l`indice delle opere.


un romanzo della memoria che racconta l?esperienza della guerra alle nuove generazioni. un ufficiale della "julia", tornato alla vita civile dopo la tragica esperienza della ritirata di russia, viene avvicinato da una donna che si rivelera essere la vedova di lino bellaviti, il caporal maggiore che venne salvato da morte certa da un altro militare rimasto sconosciuto. bellaviti, in punto di morte, ha disposto un generoso lascito al suo salvatore. l?ex ufficiale accetta la richiesta della vedova di provare a rintracciare il misterioso eroe e inizia cosi la ricerca che in due anni lo portera a incontrare vecchi commilitoni, a rivivere i momenti tragici della disfatta dell?armir, ma anche a riscoprire la straordinaria ricchezza umana di quel periodo. uno a uno, come in una galleria della memoria, riemergono i compagni della guerra di russia e il ricordo del passato si intreccia con i conflitti del presente: non guerre di eserciti, ma scontri tra vecchie e nuove generazioni. un libro che ha attraversato cinquant?anni di storia italiana.
