
il sabato sera per molti ragazzi e` un momento di aggregazioni difficili, di solitudini individuali e collettive, ma soprattutto e` un rito da dover vivere a tutti i costi, un appuntamento cui non si puo` mancare. questo libro raccoglie i cento finalisti del concorso "scrivi il tuo sabato sera" cui hanno partecipato 5000 ragazzi tra i sedici e i vent`anni. tante storie di disagio, di fuga o addirittura di irrisione ai piu` vieti cliche` attraverso l`immaginazione e la fantasia. una finestra aperta su un mondo finora relegato soltanto alle pagine di cronaca dei giornali.

































daniele, avvocato con passioni letterarie, si sente bersagliare improvvisamente da una raffica di telefonate minacciose, che gli rinfacciano un passato di colpe non specificate, finche` un giorno viene trovato impiccato in casa propria. il caso viene archiviato come suicidio, ma lo sciacallo continua a telefonare, coinvolgendo il figlio davide: suo padre, dice, non si e` ucciso, e` stato assassinato e lui e` l`omicida. davide non gli crede. ma lo sciacallo insiste, fino a convincere davide ad un incontro drammatico. sospeso tra realta` e incubo, davide ha una sola via per tornare alla normalita`: portare alle estreme conseguenze l`identificazione con il padre e lo stesso sciacallo: tre facce di una sola personalita`.



il volume si divide in cinque sezioni: la prima, d`argomento autobiografico, evoca gli anni universitari di mila, le sue prime prove letterarie (sette poesie scritte in carcere), le esperienze di regina coeli e ventotene, la guerra partigiana. la seconda sezione contiene una testimonianza di mila polemista spregiudicato: sul cinema neorealista, sui rapporti fra gl e pci, sulle elezioni del 18 aprile 1948, sull`insegnamento della religione nella scuola di stato. la terza sezione contiene interventi d`argomento musicale. le ultime sezioni sono rispettivamente dedicate a mila giornalista e ai suoi maestri e compagni di strada, tra cui alcuni ritratti di augusto monti, nello rosselli, leone ginzburg, giaime pintor e primo levi.




un lungo racconto autobiografico, che fonde ricordi, digressioni, frammenti di persone conosciute, accensioni di una memoria che ricupera immagini perdute, o sepolte dall`autocensura. bambino malato che sogna la vita e guarda avidamente il mondo intorno a lui, il protagonista conservera` questa disposizione a fantasticare sulla realta` che lo circonda, a vivere con una sensibilita` esasperata emozioni e sentimenti, a "sentire" con la stessa intensita` gli ambienti in cui vive: fe`s, la citta` natale, la bianca te`touan chiusa fra le montagne; tangeri, casablanca, le citta` della vita adulta, porte socchiuse verso l`europa. studente insicuro, innamorato timido alle prese con donne sfuggenti, lascia il suo paese e va a vivere a parigi.









suggestiva e inusuale, l`ambientazione. siamo in una cittadina della francia settentrionale, affacciata sull`oceano, negli ultimi anni del re sole. un piccolo regno dimenticato, corroso dall`umidita` e dalla salsedine, sempre sul punto di essere inghiottito dalle acque. signore del luogo e` gonzagues, ammalato di malinconia, giusto per disinteresse, tollerante per imperizia. il palazzo e` immerso nell`ombra, la corte vegeta nella noia e nell`invidia. nei corridoi 218 pendole segnano le ore piu` strane. su questo scenario immobile irrompono un giorno due personaggi. il primo, giuseppe, arriva da pavia ed e` un giovane "signore del tempo". il secondo, arturo, arriva dalla polonia, riparando orologi alla ricerca di una salvezza altrimenti impossibile.















e` noto come la maggior parte degli scrittori di racconti di fantasmi non abbia creduto alla loro esistenza; altrimenti quali "grandi mentitori" sarebbero stati? questa antologia punta proprio sul fatto che i fantasmi non esistono. ci si diverte cioe` a burlarsi dei modelli dei racconti gotici e dello stesso concetto di fantasma o spettro. i racconti di questa strana raccolta comprendono alcuni degli scrittori di lingua inglese piu` noti del periodo tra dickens e gli anni trenta di questo secolo.





in dieci capitoli (e mezzo) una originale storia del mondo e dell`umanita` reinventata con ironia dallo scrittore inglese, che viene ora ad affiancare le presenze di mcewan, amis byatt. in un continuo rimbalzare di tempi, generi, situazioni, barnes ripercorre le grandezze e le follie della storia umana con un occhio divertito e disincantato. unico fattore positivo, nell`inseguirsi di fanatismi e naufragi, la forza unificante dell`amore, cosi` fragile e cosi` invincibile.










