
il primo pezzo che viene ritrovato, quasi per caso, impigliato nell`elica di una chiatta ferma sul canale saint-martin, in una luminosa giornata di marzo che profuma gia` di primavera, e` un braccio. ma, poiche` non e` cosi` raro che un sadico si accanisca su una prostituta, la polizia non sembra preoccuparsene granche`. questa volta, pero`, la cosa e` diversa, e maigret lo intuisce subito: perche` si tratta di un braccio non di donna, ma di uomo. il palombaro incaricato delle ricerche non ci mettera` molto a recuperare altri pezzi, e a partire da quelli il dottor paul, dell`istituto di medicina legale, comincia a fare delle ipotesi... scritto a lakeville, nel connecticut, nel gennaio del 1955, questo romanzo apparve nel corso dello stesso anno.

da manhattan alla city, nel vortice delle societa` di consulenza aziendale, della finanza di rapina, degli affari facili e quasi sempre sporchi, l`americanissimo scott marshall perde il controllo della propria vita, ingannato da un mondo in cui ha appreso a praticare con entusiasmo il gioco dell`inganno. anche il padre ha perso il controllo della propria vita, seppure nel lento fluire del tempo e della noia familiare dalla quale e` fuggito. seguendo le speculazioni di un presidente di una modesta squadra di calcio, marshall comprende che e` ora di tornare in america e che ad aiutarlo c`e` solo il padre venuto da li` per chiedergli aiuto: due vite alla deriva che si ricongiungono per necessita`, ma anche per un affetto antico e mai dimostrato.

diviso in sezioni - il libro delle citta`, il libro dei mesi, seimila treni, filastrocche del mare, filastrocche corte e gaie, filastrocche delle parole il volume raccoglie alcune fra le piu` belle filastrocche di gianni rodari. i suoi esercizi di fantasia risultano oggi piu` che mai divertenti e affascinanti. con t-shirt.






quando l`europa inizio` la sua esplorazione del vicino oriente, le notizie riguardanti quest`area erano sommarie e spesso facevano riferimento a un passato leggendario e mitico. in particolare, due miti ne avevano simboleggiato il paesaggio: la `torre di babele` come metafora per la citta` e il `giardino dell`eden` come metafora per la campagna. entrambi erano caratterizzati da un elemento di crisi e di collasso: la torre di babele era rimasta incompiuta e abbandonata, il giardino dell`eden era stato chiuso all`uomo, costretto a migrare verso ambienti meno ospitali. invece di citta`, i primi viaggiatori nel vicino oriente trovarono rovine, e invece di giardini trovarono il deserto. col progredire dell`indagine storica e archeologica, le informazioni sulle antiche citta` (da ninive a babilonia) crebbero, mentre le informazioni sulle campagne rimasero scarse e quasi nulle. la storia orientale antica divenne una questione di re e dinastie, di citta` e palazzi, di scribi e artigiani e mercanti. si sapeva che la stragrande maggioranza della popolazione antica era costituita da contadini e pastori, ma la ricostruzione della loro vita e del loro ambiente venne a lungo esclusa dal quadro. oggi le condizioni sono cambiate. possiamo provare, per la prima volta, a dare un volto al `giardino dell`eden`, a quel paesaggio in cui e` germinata alcuni millenni fa la nostra civilta`.