dominata da servizi innovativi e ad alto valore aggiunto, destinata a far tramontare la cultura del lavoro salariato, la societa` della piena disoccupazione e` un fenomeno che spaventa e genera polemiche. alle classi dirigenti spetta prendere atto che il problema non e` combattere il precariato, ma garantire opportunita` di lavoro e protezione sociale per chi deve affrontare una vita lavorativa piu` frammentata. con i nuovi meccanismi di produzione del quaternario il lavoro restera` necessariamente flessibile e volatile. per la politica la sfida e` complessa e ineludibile. solo le comunita` capaci di adattarsi al cambiamento, anche rivoluzionando l`organizzazione dello stato sociale, riusciranno a ottenere benefici dall`avvento della societa` dei servizi personalizzati. mentre i mercati del terzo mondo sfruttano la disoccupazione per affermare le proprie merci nei mercati aperti mondiali, nell`occidente avanzato molti sono disoccupati perche` sempre in formazione, imprenditori a rischio di fallimento o di spiazzamento competitivo, in cerca di un nuovo lavoro, con un assegno minimo, disoccupati perche` lavoratori part-time o stagionali o a contratto a termine. ma la strada intrapresa dalla politica economica per garantire crescita e sviluppo puo` paradossalmente dare al lavoratore piu` potere e porre alla politica nuovi e assillanti problemi.
i genitori di oggi cercano di assolvere il loro ruolo meglio che possono e, oppressi dai sensi di colpa, sono diventati succubi dei loro figli. il risultato e` perlomeno paradossale: le relazioni di coppia si sono compromesse, i ruoli non sono piu` ben definiti, e i figli sono diventati dei tiranni domestici. un saggio controcorrente che tratta di padre, madre e bambino, un trio in cui bisogna riequilibrare i rapporti.
bruio, un avvocato che dubita fortmente della legge, e` nei guai. l`ordine vuole levarselo di torno, di clienti neanche l`ombra. l`unico sarebbe un immigrato di colore che parla confusamente di un figlio in pericolo. ma bruio e` stanco di "sfigati" e non gli da` retta. quando scopre che l`uomo e` stato ucciso, la sua crisi precipita. in coppia con del colle, poliziotto anomalo, inizia a modo sua un`indagine che lo porta a conoscere i potenti alga-croce: una donna sensuale e un enigmatico vecchio patriarca. un romanzo non privo di ironia dall`autore di "romanzo criminale" e "teneri assassini".
quattordici scrittori da tutto il mondo si incontrano ad atene e buttano giu` l`idea di un romanzo "globale", che coinvolga stili, culture e realta` differenti. la sorte stabilisce a chi, tra loro, tocchi l`arduo compito dell`inizio. la sorte sceglie antonio skarmeta, e via via gli altri lo seguiranno, ciascuno per due volte: tra gli altri, niccolo` ammaniti, michel faber, lena divani, pavel kohout, yasmina khadra, ingo schulze, juan manuel de prada. la storia inizia in un fantomatico angolo del sudamerica, dove teresa almendros sta per sposare juan marino salaberry, figlio di un ex rivoluzionario ora dittatore del suo paese. ma il matrimonio non si puo` celebrare senza hugo almendros, padre di teresa... una "odissea" di oggi, un gioco letterario fatto di humour, avventura e colpi di scena. una gara narrativa tra scrittori di tutto il mondo, che tesse una trama misteriosa dal finale inatteso.
"ho assunto un filosofo domato!": e` con queste parole che nei primi anni trenta ha inizio lo straordinario rapporto d`amicizia e collaborazione tra l`americanista antonello gerbi, capo dell`ufficio studi della banca commerciale a milano, e raffaele mattioli, "banchiere-letterato". utilizzando soprattutto gli inediti e i carteggi familiari, l`autore, figlio di antonello gerbi, ricostruisce questo sodalizio attraverso una biografia parallela che vede tra gli "attori" toepliz, luigi einaudi, croce, malagodi, solmi, la malfa, bacchelli, togliatti.
dopo il lager: che cosa significa tornare alla vita dopo un`esperienza estrema e devastante? il volume racconta il drammatico ritorno dell`autrice in italia e i problemi con i quali e` costretta a scontrarsi: l`indifferenza di una societa` rimasta fascista nella mentalita` e nelle istituzioni, in cui l`esperienza del lager e` addirittura una colpa da nascondere. cosi` lidia rolfi deve subire altre discriminazioni, persino tra i familiari, gli amici, gli ex compagni di lotta. la sua e` la testimonianza di una combattente nata, sempre sospinta da una forte passione etica e civile, che ci ricorda che la dignita` e la liberta` sono beni che vanno conquistati duramente giorno per giorno.