



















Il dramma di una fanciulla disonorata da un tracotante nobile della scorta di re Filippo II, che pagherà caro l'affronto proprio per mano del padre della ragazza, diventato alcalde di Zalamea e disposto a scontrarsi anche con il comandante del drappello, calpestando la sincera amicizia nata fra loro. Sarà il re in persona a dirimere la questione tra potere civile e militare.



Il giovane Lorenzino de' Medici che scrisse un'unica commedia L'Aridosia (1536) prima di essere assassinato dai sicari del Granduca Cosimo come tirannicida per l'uccisione del cugino il duca Alessandro.


"La casa nova" (1761) è commedia di un trasloco (parziale) e di un tracollo (imminente): Anzoletto e Cecilia Semolini, una coppia di giovani sposi, si appresta a trasferirsi in una casa più 'ricca' quando, per dissipazione, è ridotta al massimo della povertà. Su questa duplice premessa narrativa Goldoni viene scrivendo uno dei maturi capolavori su due temi-chiave della vita della sua Repubblica: lo sperpero economico (interi patrimoni dissolti, ad esempio, nel giro di una notte al tavolo da gioco) e l'inutile pre-tensione, la smania di 'pompa' e 'gala', quando autocontrollo e dirittura morale della borghesia di un tempo paiono ai più un lontano ricordo.







































una baronessa bramosa, una villa sfarzosa, un`estate siciliana afosissima. e una bambinaccia obesa e caparbia, un ragazzaccio bugiardo e porcello, un`istitutrice gallese delle piu` frementi, un rozzo precettore disposto a tutto, uno squisito duca dannunziano che e` l`epitome d`ogni decadentismo della belle epoque... tutti coinvolti in un folle intreccio di combinazioni erotiche sempre piu` complicate, con rocamboleschi e acrobatici "teatrini".

















l?imprevedibile avventura di un tranquillo impiegato di lisbona che, suonando un campanello piovuto dal nulla, provoca la morte di un mandarino cinese, ereditandone cosi le immense ricchezze. apparso a puntate nel 1880 sul 1diario de portugal", "il mandarino" e divenuto uno dei piu celebri racconti del narratore portoghese jose maria eca de queiroz. apparso dapprima a puntate sulla "gazeta de noticias" di rio de janeiro nel 1895, il racconto la buonanima ha diversi punti in comune con il piu celebre il mandarino. in entrambi, infatti, vivi e morti si trovano non solo a coesistere, ma anche a intrecciare i propri destini; e se nel mandarino si narra di un vivo che per salvarsi l?anima va alla ricerca di un morto da lui stesso ucciso, nella buonanima e il morto che, per quello stesso scopo salvifico, va alla ricerca di un vivo che possa nuovamente ucciderlo. e alla domanda se e vivo o morto, rispondera filosoficamente: "chi puo dire che cos?e la vita? chi puo dire che cos?e la morte?".