













in guerra da anni contro chiari e goldoni, nel 1761, carlo gozzi scende in campo direttamente, come autore di teatro, riproponendo sui palcoscenici le maschere della commedia dell`arte e la recitazione all`improvviso. con le "fiabe teatrali" accetta la sfida di mettere alla prova del pubblico la sua concezione teatrale: egli opponeva infatti al realismo della rappresentazione della societa` borghese veneziana di goldoni un teatro di fantasia e di immaginazione. il successo e` grande e sbaraglia gli avversari. rispetto alla novita` goldoniana, nelle fiabe sembrerebbe prevalere un`ipotesi drammaturgica anacronistica, imbastita a difesa di una commedia dell`arte giunta ormai al suo epilogo.





e` la rievocazione delle ultime battaglie combattute nel deserto egiziano fra il luglio e il novembre del 1942 e il drammatico racconto di un piccolissimo reparto di artiglieri carristi, qui menzionati con i loro nomi veri. l`autore comandava la prima batteria del dliv gruppo semoventi da 75/18, in forza al 3. reggimento articelere "duca d`aosta" della divisione corazzata "littorio". con esso partecipo` a tutte le fasi delle varie offensive e controffensive in quell`estate e in quell`autunno, e in particolare alla "piccola" e alla "grande" battaglia di el alamein.



l`opera del grande scrittore abruzzese e` stata approfondita da chi ha dedicato molta parte dei propri studi a flaiano, cercando di cogliere nella sua produzione letteraria la viva vena satirica e l`amaro senso del grottesco che contraddistinguono anche le sue sceneggiature per il cinema e i suoi lavori per il teatro.



sulle vicende della marina militare italiana durante l`ultimo conflitto molto e` gia` stato scritto. ma in queste pagine l`autore fornisce informazioni di prima mano sullo stato d`animo dei marinai e documenta come la regia marina non rimase inattiva, anzi, cerco` sino all`ultimo di alleviare le sorti della monarchia e del paese. il libro ruota intorno all`episodio dell`affondamento della corazzata roma all`indomani dell`armistizio, a opera degli aviatori tedeschi.

l`amore contrastato fra vinicio, giovane patrizio romano, e licia, figlia di un re barbaro condotta in ostaggio a roma ancora bambina e cresciuta in una famiglia convertita al cristianesimo, e` il filo conduttore di questo romanzo storico. l`azione si svolge nella roma imperiale, all`epoca di nerone. accanto alla rigorosa ricostruzione storica si affiancano temi tipicamente romantici, come la lotta fra il bene e il male e l`esaltazione delle tradizioni patrie.

la recente apertura degli archivi segreti americani ha sollevato il velo di silenzio steso per cinquant`anni su una pagina della guerra partigiana, essenziale alla comprensione del problema politico della resistenza sulla linea gotica. la consultazione della documentazione finora inesplorata ha consentito di ricomporre la rete degli agenti infiltrati dall`oss (il servizio segreto americano) nell`italia centrale e di documentare l`esistenza fra essi di una catena di agenti comunisti, sia americani sia italiani. sullo sfondo di questa realta` un gruppo di uomini, i patrioti dell`xi zona "pippo", cerco` di opporsi alla politicizzazione integrale della resistenza, creando un`organizzazione prettamente militare.


nella collana "invito alla lettura", una monografia critica dedicata a queneau. si analizzano (secondo la scansione tipica di questi volumetti) vita, singole opere, temi e motivi, repertorio della critica. con il corredo di aggiornate bibliografie e indici (dei nomi e delle opere).



















a 25 anni di distanza una verita` sconcertante sul 25 luglio 1943. la responsabilita` di aver voluto la caduta di mussolini risale al fuhrer del terzo reich. obiettivo che venne conseguito con un ultimatum di hitler diretto al re d`italia: o abbandonare il suo primo ministro o subire l`occupazione di roma da parte della wehrmacht. la decisione di piegarsi all`ultimatum fu presa dal sovrano in perfetto accordo con lo stesso mussolini nel pomeriggio del 15 luglio.








conrad aveva in mente un racconto breve, basato sulla figura di un reietto, protagonista di un episodio avvenuto realmente nel 1880: il vile abbandono, da parte dell`equipaggio, di un piroscafo apparentemente in procinto di affondare mentre trasportava un gruppo di pellegrini musulmani diretti alla mecca. ma poi la materia gli cresce fra le mani e il risultato fu questo romanzo affascinante e complesso, centrato sul tema di colpa e di espiazione. nella prima parte dell`odissea esistenziale jim, oppresso dal rimorso per avere infranto il codice d`onore del gruppo a cui apparteneva, si autoesclude dalla cerchia dei suoi simili, cerca di cancellare la propria identita` e accetta i lavori piu` umili nei porti orientali, abbandonandoli ogni volta che il suo come viene ricollegato a quello della nave da cui e` saltato, precipitando in un abisso senza fondo. nella seconda parte, approdato in un remoto villaggio fluviale del borneo, grazie al suo coraggio jim riesce a rifarsi una vita e una reputazione, gode dell`amicizia e del rispetto degli indigeni e scopre l`amore in una fanciulla, jewel. ma la felicita` e` destinata a durar poco: un diabolico avventuriero inglese si insinua nel paradiso terrestre di jim e attacca il villaggio per saccheggiarlo; dopo averlo fermato, jim lo lascia ingenuamente libero, fidando nella sua parola di





martin eden, sbarcato da un lungo viaggio, incontra ruth morse donna colta e ricca, di cui si innamora e che decide di educarlo. il marinaio incomincia a scrivere i primi racconti, lavorando duramente per sopravvivere, ma il successo non arriva. martin, dopo aver partecipato ad un comizio socialista, viene notato dalla stampa e i genitori di ruth impongono la rottura del fidanzamento. da quel momento ha inizio pero` il suo successo come scrittore. martin si trova ricco, famoso e solo. distribuisce i suoi soldi tra quanti lo hanno aiutato, respinge un tentativo di riconciliazione di ruth e si imbarca per i mari del sud. sulla nave si scopre pero` estraneo anche a quel mondo e una notte si getta in mare.




















un marinaio negro, imbarcato sul narcissus, e` gravemente ammalato e fa pesare su tutti questa sua condizione. e` come un incubo. tutti cercano in ogni modo di aiutarlo, rischiando anche di persona, pero` l`equipaggio arriva ad odiarlo. quando muore, tutti si sentono liberati da questa atmosfera gravida di angoscia.