Le più belle canzoni del BUSCADERO suonate dal vivo dai Borderlobo:
Alex Gariazzo (chitarre), Riccardo Maccabruni (piano, fisa, organo), Raffaele Kohler (tromba), Luciano Macchia (trombone), Paolo Ercoli (pedal steel), Michele Guaglio (basso)
special guests
RAFAEL GAYOL (batterista di Leonard Cohen) - DAVID FORD (UK) ELIJAH WALD (Usa) - RAY HEFFERNAN (Ireland) CAROLINE COTTER (Usa) - ANDY JOHN JONES (UK) - FREDDIE HALL (Usa) EDDY RAY COOPER (France) - ANDREA PARODI ZABALA
Evento GRATUITO - Posti limitati
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Eccellente concerto, mandato via radio all'epoca. Siamo nel periodo di Bring The Family e John Hiatt and Band sono in gran forma. Come dimostrano le versioni di Memphis in The Meantime, Georgia Rae, Drive South, Tennessee Plates, Thing Called Love, Have A Little Faith in Me, Feels Like Rain, Paper Thin, Alone in the Dark etc. Ogni canzone è un classico.
Registrato dal vivo in studio, coi in Nashville Cats, la sua band in quel periodo, questo album ci presenta una rarissima live version dell'album Walk On, edito proprio in quel periodo dalla Capitol. uno dei migliorfi del grande rocker. Più di un'ora di solida musica rock, con il nostro che rilegge classici e non, brani come Thing Called Love, Cry Love, Walk On, Oltre a buona parte dell'album sovra citato.
Geffen Records, 1985, UK. Singolo 12" che contiene le canzoni Living a Little, Laughing a Little, I'm a real Man, When We Rain e Everybody's Girl.
2CD. Concerto radiofonico registrato a The Continental Club di Austin il 7 marzo 1994 con i Guilty Dogs. Non sigillato.

John Hiatt & The Goners, Live in Svizzera, 2003: Lincoln Town, The Tiki Bar Is Open, Paper Thin, Circle Back, Almost Fed Up With The Blues, Riding With The King, Is Anybody There?, Slow Turning, Tennessee Plates. Nei Goners, alla chitarra solista c'è Sonny Landreth.
C'era parecchia attesa per il nuovo lavoro di John Hiatt, prodotto ancora da Kevin Shirley. Hiatt fa il suo disco, solido e con una manciata di canzoni da urlo ( ci sono almeno tre ballads fantastiche ), mentre Shirley non rovina nulla ma aiuta a rendere il tutto più credibile. Bel disco, sulla linea di Open Road ed altre opere recenti. Tra i più convincenti del rocker di Indianapolis. CD non sigillato.
Registrato dal vivo nel 1989, ad Ottawa, Canada. Tratto da una trasmissione radio dell'epoca. Hiatt con Sonny Landreth, chitarra solista, David Ransom, basso e Ken Blevins, batteria. Concerto dell'epoca di Bring The Family e Slow Turning. Uno dei periodo migliori per il rocker americano. Incisione ottima, performance splendida.
Il famoso disco (quasi) acustico edito nel 2000 ( Vanguard) e fuori catalogo ormai da qualche anno. Ristampa rimasterizzata di un album cult in cui vengono alla luce, se mai ce ne era bisogno, le doti vocali e di compositore di John Hiatt. Accompagnato solo da Davey Faragher e David Immerglück, Hiatt ci regala un disco di rara maestria.
John Hiatt cambia leggermente registro. Con la produzione di Kevin Shirley, ma sempre accompagnato dal suo fido combo (Kenny Blevins, drums, Patrick O'Hearn, bass e Doug Lancio, guitars ) vira leggermente verso la musica delle radici. Il suo songwriting non si discute, le ballate non mancano mentre il suono di Shirley dà una patina leggernete diversa al tutto. Come al solito John mette sul piatto una manciata di canzoni superbe: dal singolo Damn This Town a Train to Birmingham, I Love That Girl, Adios to California.etc.
Attesissimo nuovo album, 2005, per il rocker Americano. Prodotto da Jim Dickison e coi North Mississippi All Stars come house band, Hiatt porta a termine uno dei suoi dischi più belli e vitali. Ci sono almeno sei canzoni degne di essere ricordate tra le sue più belle. Su tutte Thunderbird. Ma anche When My Love Crosses Over e Cold River.
