
un triangolo perturbante unisce alain, giovane borghese abitudinario, la moglie camille, inquieta e moderna, e la silenziosa rivale saha, gatta certosina, incarnazione di un affetto assoluto, cieco e inscalfibile. quando l`animale diventa il fulcro di un sentimento che mette in ombra la sposa, la gelosia di camille si trasforma in un`ossessione feroce, fino a sfociare in un gesto estremo. pubblicato nel 1933, "la gatta" e tra i romanzi piu spietati e provocanti di colette. con uno stile affilato e sensuale, capace di dare voce tanto al tumulto dei desideri quanto alla crudezza degli istinti, l`autrice mette a nudo le contraddizioni della passione, contrapponendo la rigidita delle convenzioni coniugali all`enigmatica liberta del legame animale. ne nasce una storia di straordinaria modernita, che interroga i confini tra dedizione e possesso, fedelta e subordinazione, corpo e casa.

qual e il male peggiore? un tradimento per amicizia o per sensualita? questo l?interrogativo posto da michel, impresario teatrale protagonista di duo, al quale un riflesso di luce viola ha svelato l?adulterio commesso dalla moglie alice, "fiera dei suoi trentasette anni giovanissimi e indolenti". michel, che e uno di quegli uomini superficiali capaci di profonde passioni segrete, non sa darsi pace e rifiuta, assieme alle ragioni della moglie, la possibilita di tornare a essere felice. pubblicato nel 1934 da una colette sessantunenne, che per critica e pubblico e ormai "la grande colette", duo e un testo ambiguo fin dal titolo, che rinvia non tanto a una fusione di voci, quanto a un?irrimediabile stonatura, insita non solo nelle relazioni tra i due personaggi, ma anche all?interno di ognuno di essi. il finale, inatteso e stridente, si chiude sul suicidio di michel, e suggella cosi l?impossibile armonia della vita.

in questi due brevi romanzi, la penna di colette ricostruisce un triangolo amoroso di geometrica ferocia. ai due vertici opposti della base si fronteggiano la bellezza proterva del giovane cheri e l?autunnale eleganza di lea che, con i suoi venticinque anni in piu, e una donna che sa come concedersi i piaceri che cerca. su di loro si posa, non visto, il pennello fine del tempo, terzo vertice della loro storia, che sgrana i sorrisi e disegna solchi sulla pelle, togliendo ai corpi le forme della passione. il resto e un dramma della sensualita: se la bellezza di cheri conquista lo sguardo di ogni donna che posa gli occhi sui suoi capelli corvini, la maestosa opulenza di lea rappresenta per lui una trappola irresistibile, luce di candela per una falena. come la stessa autrice amava dire, "quando una donna matura ha una relazione con un ragazzo giovanissimo lei rischia meno di lui", e infatti, lungo la fatale parabola del loro rapporto, cheri e costretto a venire a patti con la lenta sfioritura del proprio corpo e dei propri sentimenti. cosi l?idillio dello scandalo cede il posto a un declino che trasforma la vitalita della gioventu in una solitudine consapevole e dolorosa. una lettura amara e durissima dell?amore con cui colette offre una splendida prova d?autrice.


il romanzo riprende il personaggio di alice, protagonista di duo, dal momento della conclusione di quest?ultimo. rimasta vedova per il suicidio del marito michel, al suo rientro nell?appartamento natale ritrova due delle sue tre sorelle e con loro torna a confidarsi sul "tutunie" (il comodo e sformato divano della loro infanzia). il tema del confronto tra le sorelle eudes e la loro vita sentimentale, le rispettive difficolta nel portare avanti complesse storie d?amore, ognuna delle quali mostra la corda per via di partner che rivelano caratteristiche maschili sempre piu problematiche. la colette autrice di questo romanzo e ormai matura: ha finito di scriverlo durante l?estate del 1938, ha 65 anni compiuti. pubblicato dapprima a puntate su "paris-soir" e poi per le edizioni ferenczi in volume nel gennaio del 1939, vi traspare una sfaccettata rappresentazione della solitudine femminile, constatata la sempre maggiore impossibilita per ogni donna di condividere il sentimento, qualunque esso sia, con l?uomo. ne deriva una solidarieta tra sorelle che, al di la delle loro profonde e spesso divertenti divergenze su argomenti molteplici, da alla solitudine che vivono un?altra dimensione. il fantasma della madre di colette, che aleggia intorno alle sue pagine, e a cui il romanzo sido del 1930 ha dato consistenza letteraria, e fisicamente assente eppure da corpo in controluce ai ricchi, inventivi dialoghi del tutunie cosi come alla colonna sonora del romanzo e ai suoi smaliziati motivi.


i brevi racconti che compongono la casa di claudine sono bagliori d`oro della memoria. se il titolo richiama il celebre ciclo di romanzi della serie claudine, qui la monella in grembiulino e` solo un pretesto d`autore: per ribadire, a vent`anni di distanza, che claudine e` creatura sua. ma oggi la protagonista e` colette bambina, racconto della felicita` e della meraviglia d`infanzia, e con lei la famiglia di esseri originali dominata dalla madre sido, il padre capitano, i fratelli achille e le`o, gli animali di questa "vecchia casa natale" nel villaggio di borgogna, gli abitanti di saint sauveur. "il bisogno veemente di toccare, vive, pellicce o foglie, piume tiepide, la commovente umidita` dei fiori": eccola, tutta qui, la grazia di colette. la maison mette in scena i miti del cuore.


"dovreste buttar giu su carta qualche ricordo di scuola. non abbiate paura dei dettagli piccanti, potrei forse trarne partito": cosi, attorno al 1895, henri gauthier-villars, noto come willy, invitava la giovane moglie gabrielle colette a fornirgli il materiale per dei romanzetti erotici. ne usciranno quattro, tra il 1900 e il 1903: claudine a scuola, claudine a parigi, claudine si sposa e claudine se ne va. clamorosi successi commerciali, questi romanzi-scandalo per eccellenza del novecento vedono come protagonista la selvatica claudine, fanciulla e poi giovane donna di spregiudicata sensualita, impegnata a districarsi tra amori saffici e uomini viziosi. al di la delle presunte scabrosita cui pure devono la fama, contribuirono a diffondere l?immagine di una femminilita nuova, aperta al piacere e non sottomessa al volere maschile ne alle convenzioni della societa borghese. ma soprattutto si rivelano opera di raffinata letteratura, capolavori di una scrittura dalla precisione inflessibile e dal vigore balzachiano.
nel 1947 l`editore mermod di losanna propose a colette di mandarle regolarmente un bouquet di fiori ogni volta diverso; colette, da parte sua, avrebbe scritto una sorta di "ritratto" dell`uno o dell`altro di quei fiori. ne risulto` una raccolta che apparve l`anno successivo con il titolo "per un erbario".

a partire da qualche antica pendenza coniugale irrisolta, colette imbastisce una vicenda di debiti e crediti che oppone il seduttore herbert d`espivant alla bella e non piu` giovane ex moglie julie. le schermaglie, i battibecchi, i reciproci inganni dei due danno luogo a una commedia in quattro atti, da cui l`autrice lascia a poco a poco trasparire un impietoso autoritratto.

il libro di "quei piaceri che chiamiamo, alla leggera, fisici", colette ebbe a dirne: "un giorno forse si riconoscera` che era il mio libro migliore".


qual e` il male peggiore? un tradimento per amicizia o per sensualita`? questo e` l`interrogativo posto da michel, impresario teatrale protagonista di duo, al quale un riflesso di luce viola ha svelato l`adulterio commesso dalla moglie alice, "fiera dei suoi trentasette anni giovanissimi e indolenti". pubblicato nel 1934 da una colette sessantunenne, duo e` un testo ambiguo fin dal titolo, che rinvia non tanto a una fusione di voci, quanto ad una irrimediabile stonatura, insita non solo nelle relazioni tra i personaggi, ma anche in ogni essere rispetto a se stesso.


