in questo saggio atipico, le architetture della mezquita-catedral di cordoba, del ryoanji di kyoto, del potala di lhasa, della moschea di djenne`, del padiglione tedesco a barcellona, del megisti lavra di monte athos, delle torres de la ciudad sate`lite di citta` del messico, del campidoglio di chandigarh, si presentano come interpreti di un dialogo a distanza che si rinnova nel corso della storia alle diverse latitudini. e insieme ai relativi apparati figurativi - pittura, scultura, design e grafica - si confrontano nei diversi contesti urbani e naturali, nei diversi sistemi culturali di riferimento. qui sono riconosciute come
EAN: 9788822901187 ISBN: 8822901185 Editore: Quodlibet Collana: Compagnia Extra Formato: libri 16.00 € -20% 12.80 €
nel medioevo le reliquie di santi, beati e martiri viaggiavano da un luogo all`altro d`europa: dita, mani, gambe, piedi, teste, lingue, cuori e capelli. le parti piu` pregiate riguardavano la specialita` del santo: di antonio di padova, predicatore, la lingua; di sant`apollonia i denti cavati con le tenaglie: paolo vi li fa raccogliere e ne riempie una cassetta con 3 chili e mezzo. questa guida permette di conoscere le piu` celebri e curiose reliquie, di cui l`italia e` piena: quelle ancora venerate perche` incredibilmente miracolose, quelle cadute in disgrazia perche` false e inefficaci; le vicende di chi le ha trovate e protette, oppure rubate, fatte a pezzi, falsificate e vendute. il santo prepuzio, l`autentica lettera del diavolo, il corpo avventuroso di san marco, il sangue di san lorenzo e cosi` via.
EAN: 9788874628315 ISBN: 8874628315 Editore: Quodlibet Collana: Compagnia Extra Formato: libri 15.00 € -20% 12.00 €
questo e` uno dei romanzi meno conosciuti e piu` riusciti del grande scrittore russo. dove l`orrendo e insopportabile protagonista, foma` fomi`c, detta legge nella piccola corte famigliare della generalessa kracho`tkina nel paesino di stepa`ncikovo, come un rasputin di ultima categoria. e un romanzo abbondantemente comico, cosa rara in dostoevskij. foma` fomi`c chiacchiera, mena la lingua, fa l`intellettuale onnisciente, intontisce tutti a furia di istruzione, vuole insegnare il francese anche ai contadini; sembra un personaggio isterico e sbraitante della televisione d`oggi, un tuttologo spudorato, che a buttarlo in mezzo al letame continuerebbe a cianciare. appartiene alla schiera dei rancorosi falliti; ce n`e` uno in ogni romanzo di dostoevskij, qui e` eccezionalmente caricaturale e antipatico. il libro e` del 1859, anticipa le "memorie del sottosuolo" e i suoi grandi piu` noti romanzi.
pubblicato nel 1925 come raccolta degli articoli polemici di jeanneret sull`arredamento e le arti applicate apparsi su "l`esprit nouveau", "l`arte decorativa" non e` solo il tentativo di applicare alla sfera dell`arredamento il nuovo criterio modernista della produzione in serie e quindi uno dei primi libri in assoluto sul design, parola non ancora in uso negli anni venti del secolo scorso. "l`arte decorativa" e` soprattutto uno snello trattato estetico sugli oggetti che ci circondano quotidianamente e ci aiutano a vivere, distinguendo fra quelli futilmente decorativi e gli utensili o attrezzature, cioe` utili a soddisfare i nostri bisogni in maniera corretta. pertanto, le corbusier, forzando anche le convenzioni tipografiche del tempo, giustappone immagini di arredi e manufatti di ogni epoca, anticipando cosi` di decenni le atmosfere pop o postmoderne. non solo: scrivendo questo libro tratta insieme la piccola e la grande scala senza soluzione di continuita` cosi` come nel padiglione dell`"esprit nouveau" presentato all`expo del 1925. un`esaltazione dell`industria tanto inattuale quanto indispensabile e un`autorevole obiezione ai venti di sfiducia millenarista che scuotono il nostro tempo.
EAN: 9788874627035 ISBN: 8874627033 Editore: Quodlibet Collana: Lavoro Critico Formato: libri 16.00 € -20% 12.80 €
tic - tac, tic - tac, tic - tac, tic tac. il tempo si accorcia, i colpi sono sempre piu` violenti, la palla da tennis viene messa in gioco da una crisi economica, da una crisi ambientale, da una crisi sociale, da una crisi culturale. crisi: separazioni che cerchiamo sempre di ricucire. spesso ci viene contro, quella palla, e non incontro. possiamo anche scansarla. nel frattempo lo spazio si deforma, il campo si allarga a nuove valenze, nuove istruzioni, nuove attualita`, fenomenologie piu` ampie. la nostra risposta puo` essere raffinata come lo e` un confetto alla menta o all`arancia, tic o tac, ugualmente adatto, a disparita` di gusto, per soddisfare desideri, opportunita`, convenienze. siamo pronti a rispondere a un servizio sempre piu` rapido, sempre piu` angolato? sono pronti i nostri riflessi? quanto siamo cinestetici? quanto ci siamo allenati a reagire istintivamente e quanto a ragionare sul colpo da scegliere? quanto tempo ci viene concesso per fermarci a pensare al punto precedente, per guardarci intorno prima di replicare? quanto tempo abbiamo? quanto tempo ci resta? quanto tempo? quanto tempo, per ribattere il servizio di mario ancic? solo 0,41 secondi. possiamo permetterci di pensare alla partita vinta ieri? possiamo distrarci e guardare a quello che succede sugli spalti? siamo convinti che l`allenatore possa aiutarci a rispondere a quel servizio? (...) nondimeno si tratta di un libro, articolato in tre parti, segnato da "riflessioni architettoniche se non urbanistiche"...
fotografo eclettico e surrealista della prima ora, jacques-andre` boiffard (1902-1961) e` una figura inafferrabile e affascinante, rimasta sinora nella penombra nonostante il ruolo significativo svolto nella storia delle avanguardie. solo dal 2011, grazie alla collezione che christian bouqueret ha donato al centre pompidou, e` possibile avere una visione d`insieme della sua opera di cui questo volume si propone di tracciare le tappe fondamentali. dall`apprendistato presso l`atelier di man ray alle enigmatiche fotografie di parigi scattate per "nadja" di andre` breton, dalle perturbanti immagini realizzate per "documents" sotto la guida di georges bataille alle collaborazioni con man ray, jacques pre`vert e lou tchimoukow, questo libro, che esce in concomitanza con la prima mostra fotografica interamente dedicata a boiffard dal centre pompidou di parigi, e` il primo a fornire, oltre alla biografia, l`analisi di un percorso artistico che si pone come la "storia di un occhio" in grado di interpretare visivamente la complessa esperienza surrealista.
"una storia elettrica" e` il titolo di un viaggio fra le esperienze progettuali piu` recenti di italo rota e legate al tema dell`energia in tutte le sue forme: produzione, riconversione, energia naturale, etc. al contempo pero` il titolo e` anche un omaggio alle poesie elettriche di corrado govoni, pubblicate circa un secolo fa, proprio per cercare di evitare tutti i luoghi comuni del "funzionalismo ingenuo" che la letteratura - la retorica - sulla sostenibilita` e sull`ecologia continuano a proporre senza sosta. e possibile dunque progettare insieme con la natura e non contro di essa? ed e` possibile ricavare da questa nuova modalita` progettuale anche una inedita linea poetica? a queste domande rota cerca di rispondere in questo libro riccamente illustrato come un rutilante tabloid, accompagnato dalle fotografie di mattia balsamini, giovanni chiaramonte e dello stesso rota.
la citta` e` oggi al centro di un ampio dibattito che coinvolge diverse competenze disciplinari. pensato sia come strumento di sintesi e ricostruzione, sia come apertura di nuovi possibili percorsi di ricerca, questo volume discute rilevanti aspetti dell`analisi della dimensione urbana nella prospettiva sociologica, semiotica e linguistica. alla base del percorso a piu` voci cosi` delineato si pone la nozione di paesaggio urbano inteso come forma fluida, irregolare, mutevole e plurale di organizzazione dello spazio umano. la citta` e` infatti il prodotto di una molteplicita` di modi di osservare, immaginare e pensare lo spazio ma anche di abitarlo. di tutto questo si intende dare conto attraverso segmenti di indagine funzionali alla messa a fuoco dei diversi livelli di analisi oggi chiamati in causa nella riflessione sulla citta` come luogo di esperienza.
EAN: 9788874624270 ISBN: 8874624271 Editore: Quodlibet Collana: Compagnia Extra Formato: libri 15.00 € -20% 12.00 €
la novella italiana a partire da boccaccio e` stato uno dei generi letterari piu` letto, apprezzato e imitato in europa, e rappresenta una delle migliori stagioni letterarie italiane. ma se boccaccio e` rimasto un autore molto noto, meno conosciuti sono quelli che hanno scritto dopo di lui e sulle sue orme. in questo libro elisabetta menetti ha scelto le novelle piu` rappresentative, sorprendenti, conturbanti e fantastiche di autori del quattrocento e cinquecento italiano: sacchetti, sercambi, il piovano arlotto, straparola, masuccio salernitano, bandello, molza, morlini, arienti, gherardi da prato, manetti, grazzini, doni, fortini, ser giovanni fiorentino. l`italiano dell`epoca non e` facile per tutti da leggere; per questo le novelle sono state riscritte nell`italiano d`oggi da alcuni stimati autori e traduttori, in modo da riavere quella freschezza e quella comicita` immediata che le caratterizzava. le trascrizioni sono di dino baldi, daniele benati, nicola bonazzi, ermanno cavazzoni, gianni celati, ugo cornia, ivan levrini, giovanni maccari, simona mambrini, nunzia palmieri, giovanni previdi e jean talon.
i poeti meritano ascolto? o qualcuno sta abdicando al proprio ruolo? questo libro raccoglie le diverse meditazioni di uno dei protagonisti della poesia italiana dagli anni ottanta a oggi. saggi, interventi a convegni e seminari, prove di autoanalisi, interviste, occasioni in cui la consapevolezza sul proprio fare non impedisce di parlare anche a nome dei compagni di strada. ne risulta un quadro, ordinatamente cronologico, delle questioni che via via si sono poste come centrali per la poesia italiana degli ultimi trent`anni: la reinvenzione di un lettore, le istanze del quotidiano, il significato del classico, le forme chiuse e la metrica libera, il rapporto tra realta` e verita`, che cosa sia l`impegno nella polis. dagli interventi che diedero vita alla poetica di , una delle riviste di culto della seconda meta` degli anni ottanta, ai piu` recenti affondi su ritmo, sintassi, intonazione dei testi, il poeta apre senza riserve le porte della sua officina e ci fornisce gli strumenti per penetrare il segreto di una tecnica che diventa stile, al confine di etica ed estetica. una forma rara di testimonianza, che oscilla tra la dedizione al silenzio e la volonta` di condivisione del dire, come fa la poesia. un libro per tutti e per nessuno.
inizia tutto vicino a napoli, a portici, tra le antiche rovine, dove don alvaro invoca belzebu`: compare una spaventosa testa di cammello. chiede. e cosi` il diavolo entra al servizio di don alvaro, ma e` diventato biondetta, una bellissima giovinetta, pallida, dolce, amorosa, che gli dorme accanto, vorrebbe essere amata, e piange per la diffidenza di lui, che ne e` attratto, tentato, a poco a poco anche lui innamorato; se non gli tornasse in mente la testa orribile di cammello. ma biondetta e` bellissima, e l`avventura continua, in una venezia del `700, in un viaggio palpitante di desideri attraverso l`italia e l`estremadura. con un testo di ermanno cavazzoni.
e possibile elaborare per il terzo mondo un modello di sviluppo agricolo che sia fruttuosamente applicabile anche al primo mondo? forse si`. e potremmo magari scoprire, in questo "modello comune", un`alternativa all`agricoltura intensiva guidata da criteri gestionali di tipo produttivistico. il libro intende raccontare le economie del settore agroindustriale non dal punto di vista dei grandi centri di potere, bensi` dalla specola delle "terre marginali". questo sguardo nuovo nasce sul campo, dalle esperienze vissute dall`autore nelle periferie del mondo, tra colpi di stato e attentati, in contesti culturalmente e religiosamente estremi. e nasce in particolare dalla costruzione di un progetto imprenditoriale - ben presto divenuto un esempio di sviluppo sociale - in una delle aree dell`africa subsahariana in cui nascono le migrazioni. l`occhio di caponetti e` quello, umile e colto, di chi nella terra e` nato e nella terra cerca un punto di partenza per lo sviluppo socioeconomico, sia locale che globale, ma lo sguardo che lo anima non arretra di fronte ai problemi materiali: dalla denuncia dei finanziamenti pubblici "a pioggia", ovvero di tipo assistenziale, al problema del copyright sulle sementi, dalla miopia della cultura occidentale, che produce "asset" che invecchiano inutilizzati, al feticcio del "green business", criticato anche da gilles cle`ment in "l`alternativa ambiente". alla chiara denuncia delle colture industriali intensive, figlie della modernita` occidentale, si affiancano pero` abbozzi di modelli alternativi, che possono costituire nuove opportunita` di crescita. e l`autore arriva a proporre, come possibile vettore di cambiamento, una visione umanistica basata sull`inversione della rotta fin qui seguita, e dunque sulla concretizzazione, per le popolazioni che migrano da contesti difficili, della possibilita` di contribuire al loro sviluppo nei territori d`origine.
solo ora, raccolti insieme nella loro integralita`, i nove libri che formano il progetto "homo sacer" acquistano il loro vero significato. il fitto gioco dei rimandi interni, la ripresa incessante e lo svolgimento dei temi di volta in volta enunciati disegnano un`architettura imponente, articolata in quattro sezioni. nella prima viene tracciato il programma di una messa in questione dell`intera tradizione politica dell`occidente alla luce del concetto di nuda vita o di vita sacra (homo sacer. il potere sovrano e la nuda vita, 1995). nella seconda sezione questo programma viene svolto attraverso una serie di indagini genealogiche (iustitium. stato di eccezione, 2003; stasis. la guerra civile come paradigma politico, 2015; horkos. il sacramento del linguaggio, 2008; oikonomia. il regno e la gloria, 2007; opus dei. archeologia dell`ufficio, 2012). la terza sezione sottopone l`etica alla prova di auschwitz (auschwitz. l`archivio e il testimone, 1998). la quarta sezione, infine, elabora i concetti essenziali per ripensare da capo l`intera storia della filosofia: forma-di-vita, uso, inoperosita`, modo, potere destituente (altissima poverta`, 2011; l`uso dei corpi, 2014). l`archeologia del pensiero politico e filosofico occidentale sviluppata nel progetto "homo sacer" non si limita, infatti, semplicemente a criticare e correggere alcuni concetti o alcune istituzioni; si tratta, piuttosto, di revocare in questione il luogo e la stessa struttura originaria della politica e dell`ontologia, per portare alla luce l`arcanum imperii che ne costituisce il fondamento e che era rimasto, in esse, insieme pienamente esposto e tenacemente nascosto. in questa edizione definitiva sono stati restituiti i titoli del progetto originale e sono state inserite le integrazioni - come la lunga nota sul concetto di guerra - e le correzioni volute dall`autore.
raccontare l`art ensemble of chicago significa attraversare buona parte delle esperienze artistiche piu` innovative del secondo novecento. senza mai allontanarsi dalla cultura afroamericana in cui si sono formati (la musica delle chiese nere, quella delle comunita` locali, le bande dell`esercito, il jazz di ogni epoca), i suoi membri hanno saputo influenzare l`arte performativa di tutto il pianeta, sintetizzando nel concetto di grande musica nera cio` che la diaspora africana nel mondo ha regalato alla cultura contemporanea. fin dalla meta` degli anni sessanta, sul palcoscenico i membri dell`art ensemble creavano un irresistibile intreccio di esperienze spettacolari, suonando centinaia di strumenti, recitando poesie, dando vita a episodi teatrali, mascherandosi e usando costumi d`ogni provenienza. emerso dal formidabile calderone espressivo della chicago nera degli anni sessanta, il gruppo si e` affermato in una parigi che era stata appena attraversata dai fermenti del sessantotto e ha poi trionfalmente conquistato il pubblico di tutti i continenti. in questo volume paul steinbeck esplora nei dettagli la storia dell`art ensemble of chicago. unendo l`analisi musicale alla ricerca storica, propone un`approfondita interpretazione che ne lega insieme tutte le innovazioni: i diversi modelli d`improvvisazione, l`ampio repertorio di composizioni, la dimensione intermediale e quel concetto cooperativo di interazione sociale che ha permesso al gruppo di attraversare con successo i decenni. nonostante infatti la dolorosa scomparsa di due fondatori, lester bowie e malachi favors, e il ritiro di joseph jarman, il creatore del gruppo roscoe mitchell lo guida ancor oggi assieme a don moye, caso piu` unico che raro nella storia della musica. l`avventura dell`art ensemble continua.
divertire e divertirsi era il talento di beppe viola. con questo libro, fatto di testi dimenticati o dispersi (, racconta giorgio terruzzi), veniamo catapultati nel laboratorio viola in tutta la sua piu` irriverente sardonicita`, li` dove e` concentrato il suo istinto creativo, fatto di sorpresa, stupore, spiazzamento. naturalmente, si parla di calcio: milan, inter, doping, arbitri, moviola, presidenti, tifosi, ma anche di rugby, amicizia, cavalli, donne; poi ci sono interviste mai realizzate, una serie di tagliati dalla canzone, progetti per altre canzoni, spot pubblicitari e trasmissioni radiofoniche. sono pezzi che possono essere letti anche come una biografia in filigrana dell`ultimo viola, segnata dalla creazione dell`agenzia giornalistica magazine, altrimenti detta marchettificio: . quella milano e quell`italia vengono spietatamente scansionate dal suo occhio vigile e malinconico, e filtrate da un che e` ormai diventato patrimonio nazionale. con scritti di marco pastonesi, giorgio terruzzi e marina viola.
nel i secolo a.c. andronico di rodi riuni`, secondo un ordinamento tematico, le opere di aristotele che vertevano intorno alle questioni "logiche" - probabilmente in origine appunti per le lezioni -, dando ad esse il nome di organon (strumento). accanto a temi piu` strettamente analitici, riguardanti il sillogismo scientifico e i metodi della dimostrazione deduttiva, aristotele si era occupato anche dei fondamenti linguistici e categoriali, delle proposizioni e dei principi meta-logici, della struttura del ragionamento induttivo e analogico, dell`argomentazione dialettica. in queste note, melandri ricostruisce lo svolgimento della logica aristotelica cercando di far emergere quella che egli chiamava la di tutto il pensiero occidentale e che, insieme alla logica stoica, definisce i confini entro cui si muovono anche le piu` recenti indagini ontologiche e fenomenologiche. tale grammatica filosofica, infatti, nel tentativo di render conto dei , si muove attraverso il duplice registro della complementarita`: intensione ed estensione, connotazione e denotazione, termine e proposizione, induzione e deduzione, trascendentale e categoriale, a cui corrispondono le relazioni metafisiche tra individuo e genere, materia e forma, potenza e atto. pur utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla logistica moderna, melandri respinge ogni tentativo di ricondurre la logica aristotelica a un sistema formale concluso, nella consapevolezza che e` . con un saggio e luca