






riti, miti, magie e tutte quelle espressioni devianti del sentimento religioso che chiamiamo "superstizioni" sono il tema di questo excursus che tiene conto dell`europa, delle colonie americane e delle principali comunita` religiose. si assiste ad una straordinaria persistenza e all`ubiquita`, fra il 1500 e il 1750, dell`intolleranza religiosa, e si riscontrano forme di contaminazione insospettate tra religiosita` popolare e religione ufficiale. grazie alla sua documentata analisi, monter ci costringe a rivedere molti luoghi comuni; per esempio, maghi, streghe ed eretici furono perseguitati con minore accanimento dall`inquisizione che non dai tribunali laici. e ancora: l`idea di tolleranza - da erasmo a spinoza a pierre bayle - evolve in modo contrastato prima di diffondersi nella pratica corrente. sorprendentemente, il xvii secolo, molto piu` del medioevo e a dispetto del razionalismo trionfante, e` il vero teatro europeo della persecuzione religiosa.






































fra il 1934 e il 1943 il giovane giornalista yvon de begnac ebbe numerosi incontri con mussolini, di cui intendeva scrivere una monumentale biografia. davanti al suo biografo l`intervistato si abbandonava a lunghi monologhi sulla sua vita trascorsa, le sue idee, gli uomini e i fatti della sua rivoluzione. mussolini parlava, de begnac annotava riempiendo, incontro dopo incontro, migliaia di pagine nei suoi taccuini. da quel materiale e` nato questo volume, che al suo primo apparire e` stato salutato come una fonte per cogliere appieno la personalita`, le opinioni, la cultura e la vita stessa del duce del fascismo.



































