



quanto e come gli ottomani conoscevano venezia e i veneziani? perche` decisero di intraprendere la conquista del possedimento insulare della serenissima, infrangendo la pace trentennale che li legava al governo repubblicano? sotto quali aspetti la guerra raccontata dai vincitori fu diversa dalla versione offerta dai vinti? infine, come si svolse la colonizzazione ottomana dell`isola? l`analisi dei documenti amministrativi e finanziari relativi ai primi tre decenni di governo ottomano a cipro consente di misurare gli effetti del conflitto sul territorio e sulla societa`, individuando in particolare la scomparsa dell`aristocrazia dalla storia dell`isola e la riorganizzazione del clero ortodosso, i cui membri divennero gli interlocutori privilegiati del nuovo regime. determinati a superare la crisi economica dovuta alla guerra, gli ottomani elaborarono precise strategie di insediamento e pianificarono settori di rilancio, come, per esempio, il commercio. sconfitti da governanti dell`isola, i veneziani vi fecero ritorno da mercanti non appena gli accordi di pace con la sublime porta concessero la ripresa del loro traffico di bandiera. tuttavia, la guerra di cipro aveva ormai modificato irreversibilmente gli equilibri vigenti nell`isola e nel mediterraneo orientale, sancendone l`apertura a una inedita ed eterogenea competizione commerciale. "il sultano e l`isola contesa" ricostruisce la guerra di cipro e la congiuntura mediterranea tardo-cinquecentesca che vi fece da sfondo.




due verbali, custoditi negli archivi vaticani, testimoniano due eccezionali conversazioni tra personaggi molto diversi. si tratta della testimonianza di un momento particolare della storia della nostra democrazia e dello scontro tra due protagonisti della scena politica e religiosa.






spinto da considerazioni teoriche, oltre che dalla miseria, rodio`n roma`novic rasko`l`nikov, ex studente, massacra a colpi di scure un`anziana usuraia e la sorella di lei: un delitto orribile che lo condanna al rimorso e alla nevrosi, ma che e` anche l`inizio di un percorso di perdizione e redenzione nel quale e` centrale l`amore per la dolce sonja. questa la vicenda di "delitto e castigo", un romanzo nel quale confluiscono le grandi questioni che agitavano la russia di meta` ottocento e tormentavano l`animo di dostoevskij: problemi sociali (la fame, l`alcolismo, la prostituzione, l`usura, l`inurbamento), cosi` come grandi temi etici (il bene e il male, l`autorita` e la giustizia, la liberta`, il potere dell`uomo sull`uomo...). tutti questi argomenti si intrecciano, tra le pagine di "delitto e castigo", su un piano onirico e malato. una dimensione visionaria, popolata di fantasmi, che e` ben rappresentata anche nel cosiddetto "diario di rasko`l`nikov", qui aggiunto in appendice: alcune pagine della tormentata prima stesura del romanzo, in cui il protagonista rievoca in prima persona il momento del delitto.
