
il volume e` una ricognizione tra byatt, gordon, howard, oates, pynchon, trevor, updike, vidal nel territorio dei "peccato mortale", cui si aggiunge un nuovo peccato: quello della disperazione, il male oscuro.



un`opera che illumina sulla pratica della meditazione, particolarmente come essa viene intesa nel mondo indu` e come puo` essere messa in atto nella trasposizione occidentale. la meditazione conduce a un vasto schiudersi dell`essere in molte delle sue parti e delle sue possibilita`, ma la sua via e` piena di imprevisti e irta di pericoli. per tali motivi, questo libro intende costituire una guida pratica e completa, indispensabile a chiunque voglia dedicarsi alla meditazione.


certi libri entrano a far parte del patrimonio dell`umanita`. la loro grandezza consiste non solo nello stile e nell`eleganza narrativa, ma anche nella forza della loro storia e del loro messaggio. fra questi la divina commedia di dante alighieri, la tempesta di william shakespeare, il faust di wolfgang goethe e l`avaro di molie`re. i bambini li conoscono, ma non potranno fruirne la complessita` e la grandezza fino all`adolescenza, o forse anche oltre. come introdurre un giovanissimo lettore a questi capolavori letterari? guidati dal poeta-drammaturgo roberto mussapi, con questa collana si e` scelta una struttura semplice; ogni opera e` sintetizzata in cinque scene come fossero cinque atti di un dramma. mussapi racconta cosa accade in queste scene e cio` che e` accaduto prima e dopo. giorgio bacchin, illustratore, rappresenta invece le scene. ogni scena si apre con un`ampia rappresentazione dell`epoca dell`autore: la firenze di dante aligheri, la londra di william shakespeare, la parigi di molie`re e la campagna toscana di goethe. eta` di lettura: da 7 anni.





la teoria degli ha origini lontane e diffusione imponenti. l`idea e` quella di una societa` il cui buon funzionamento e` affidato alle prestazioni complementari delle tre grandi categorie di individui (quelli che pregano, quelli che combattono e quelli che lavorano la terra) che la compongono. categorie, ciascuna delle quali e` investita di una funzione, che non puo` essere supplita dalle altre: di qui la staticita` e l`impenetrabilita` delle classi. l`assetto sociale tripartito, ovviamente in quanto congruo al modello feudale, ricorre precocemente nella letteratura mediolatina, giungendo, agli inizi dell`xi secolo, ad esigenti elaborazioni precettive e si trova per la prima volta formulato in un testo volgare nel livre des manieres di etienne de fouge`re (m. 1178), che pare additare alle nascenti pretese delle monarchie plantageneta e capetingia l`economico espediente di una rifunzionalizzazione dello schema come un ancor valido induttore di un equilibri interno di ceti sudditi, promossi pilastri del trono>.
