![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
un teatro che stringa " in pochi minuti, in poche parole e in pochi gesti innumerevoli situazioni, sensibilita`, idee, sensazioni, fatti e simboli": questa e` l`idea che il vulcanico filippo tommaso marinetti propugno`, insieme ai compagni del primo futurismo, riunendo, a titolo d`esempio, in due raccolte del 1915, un`ottantina di "sintesi". una parte di questi " microattiunici " e` indubbiamente legata alle contingenze politiche e di costume e per questo si rivela oggi caduca. ma un buon numero sono ancora di una straordinaria vivezza, sia per il vigore della polemica culturale e morale, sia per l`audacia della scrittura scenica. nella scelta di guido davico benino, marinetti, balla, boccioni, corra, cangiullo, depero, folgore, covoni e compagni riescono veramente a coinvolgere nel loro ardimentoso progetto di una drammaturgia "minima", dall`eccezionale tensione alogica e dinamica.
![Incredibile_Verita%60_-Ran-carnyi_Zanna](cops/big/9788870185850g.jpg?tit=Incredibile_Verita%60_-Ran-carnyi_Zanna&r=49)
l`autrice ricorda in questo libro la sua epopea di ebrea lituana. all`arrivo dei nazisti fu rinchiusa nel ghetto di vilnius insieme con la sua famiglia che fu sterminata come gran parte degli abitanti del ghetto. grazie a falsi documenti riusci` a fuggire e fu arruolata presso il comando del ss di minsk. qui si mise in contatto coi partigiani sovietici, di cui riusci` a superare le comprensibili diffidenze solo dopo molto tempo. alla fine della guerra raggiunse mosca, dove fu accusata ingiustamente di collaborazionismo e rinchiusa in un gulag degli urali. scontata la pena, attraverso innumerevoli difficolta` e dopo aver sofferto anche la fame, torno` a vivere a vilnius. attualmente vive in israele.
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
"non serve vivere per loro, morire per loro. dicono: e` un ebreo". questo scriveva, nella prima meta` del xx secolo, jakob wassermann, uno dei piu` affermati scrittori di lingua tedesca, nel saggio autobiografico "mein weg als deutscher und jude. era tedesco, era ebreo, "l`una cosa in modo intenso e completo come l`altra, l`una inscindibile dall`altra". ma nel mondo in cui viveva essere l`uno e l`altro insieme gli era interdetto. "e come se solo presso i morti si potesse trovare giustizia dai vivi. perche` cio` che questi fanno e` assolutamente intollerabile". un libro di accusa radicale, pubblicato per la prima volta nel 1921, dodici anni prima che in germania i nazisti prendessero il potere e con cio` iniziasse lo sterminio degli ebrei d`europa.
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
"cinque anni della mia vita e` il racconto, pubblicato da alfred dreyfus nel maggio 1901, degli anni trascorsi dalla data del suo arresto, lunedi` 15 ottobre 1894, a mercoledi` 20 settembre 1899, data della sua liberazione; cinque anni durante i quali egli fu, nelle sue stesse parole, "soppresso dal mondo dei vivi". nell`arco di poche settimane dreyfus, ricco ufficiale di stato maggiore, si trova arrestato, interrogato da un comandante in pieno delirio, giudicato, degradato di fronte alle truppe, trasferito, in forza di una legge fatta solo per lui, alla volta di certe isole della guayana, dapprima nella galera comune, all`isola reale, poi in una galera riservata a lui e ai suoi guardiani muti: l`isola del diavolo." (pierre vidal-naquet)
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
con senso della misura, ma non senza ambizione, simon critchley prova a rispondere a parecchi interrogativi poco esplorati che riguardano la natura dello humour: perche` usiamo il riso per farci beffe della morte? perche` molti comici tendono ad essere depressi? lo humour e` sovversivo o rafforza lo status quo? che cosa c`e` dietro le battute sessiste e razziste? l`umorismo e` una faccenda privata o ha una natura condivisa, sociale? l`autore tiene particolarmente all`idea che l`aspetto umano dello humour consiste nel ridere di se`, nel trovare se stessi ridicoli; ma sinceramente, non per ipocrita opportunismo. allora lo humour diventa un potente antidepressivo, grazie al quale, invece di fuggire la realta`, possiamo farle fronte.
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
"la natura petrigna, con cui si staglia nell`arte del quattrocento il personaggio di mantegna, coinvolge tanto le opere figurative quanto la leggenda biografica. e proprio il fatto che essa si caratterizzi per ampie lacune consente all`interpretazione di saramago di cercar di colmare gli intervalli della cronaca con l`immaginazione propria del romanziere." (luciana stegagno picchio).
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
opera complessa, insieme racconto di viaggio, allegoria storico-culturale sul rapporto uomo/natura, riflessione sui saperi contemporanei. "la montagna" puo` essere letta come il coronamento di un programma tenacemente perseguito, quello della `bella citta` universale`, in cui tutti gli esclusi trovano il loro diritto, anche gli animali, i semplici per eccellenza, i piu` innocenti, i piu` sventurati.
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
presentandoci questa "seconda serie" di saggi, virginia woolf torna a vestire i panni della lettrice comune, lettrice felicemente affrancata da ogni e qualsiasi gravame di ossequio e adesione a concetti e metodi della critica letteraria ufficiale. ma l`abbandonarsi a impressioni e umori, il tono ciarliero e conversativamente divagante dissimula in realta` una sapiente capacita` di strutturare il "racconto" letterario per accumulo di particolari e notazioni psicologiche e d`ambiente che finiscono per delineare gli elementi salienti. quasi delle sceneggiature, si direbbe, quadri in movimento in cui la woolf fa rivivere davanti ai nostri occhi grandi protagonisti, nobili comprimari e misconosciuti artefici del panorama letterario inglese.
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
anarchico, socialista, polemista feroce, romanziere, commediografo e giornalista, valera conclude la sua carriera proprio con questo "mussolini". il mussolini protagonista di queste pagine e` il vecchio compagno di battaglia socialista, scoperto e demistificato nel suo trasformismo e raffigurato nel macabro profilo di nuovo "padrone del vapore", sezionato e proposto nelle contraddizioni di un carattere subdolo, nei suoi umori piu` segreti e contorti. considerato dalla censura fascista un libro pericoloso, sequestrato e fatto rapidamente scomparire dalla circolazione, questo ritratto resta una delle opere piu` ambigue, ma anche una delle piu` acute e mordenti dell`autore.
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
"quando dico amici, voglio dire amici. non tutti o chiunque puo` essere vostro amico. dev`essere qualcuno che vi aderisce addosso come una seconda pelle, qualcuno che infonde colore, drammaticita`, significato alla vostra vita... una vita senza amici non e` vita, per quanto comoda e sicura possa essere". ed e` per rendere omaggio a questi amici, la maggior parte dei quali sconosciuti al pubblico, che lo scrittore americano ha raccolto una serie di ritratti attraverso i quali emerge un altro ritratto: quello di uno dei grandi, e certo tra i piu` scandalosi, rappresentanti della letteratura americana del `900.
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
il libro raccoglie 24 saggi di altrettanti autori inglesi in una sorta di scorribanda che, dalla seconda meta` del `700 fin quasi ai nostri giorni, spazia in un territorio vastissimo. si inizia alla vigilia della rivoluzione francese, si attraversa la grande stagione della pubblicistica romantica (lamb, de quincy, hazlitt), passando per vittoriani come stevenson e butler, decadenti come heerbohm, paradossali fustigatori come chesterton, profeti visionari come d. h. lawrence, fino ai moderni epigoni (huxley, orwell, graves...), per chiudere con virginia woolf. una carrellata fra narrativa, autobiografia e saggio critico, generi fusi e riproposti ogni volta in modo unico e innovativo.
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
teatri dei burattini a berlino, processi alle streghe, le antiche bande dei briganti tedeschi, il dottor faust, cagliostro, truffe filateliche, il terremoto di lisbona, sono alcuni dei testi, inediti in italia, raccolti nel volume. pronunciati alla radio negli anni che precedono la fine della repubblica di weimar, esaltano la capacita` di benjamin di mescolare elementi eterogenei assemblando esperienze dirette, descrizioni, citazioni, commenti e riflessioni. pensati per i ragazzi in forma di racconto, rivelano l`attenzione alle tecniche di un medium dalle potenzialita` ancora inesplorate e invitano a una sorta di "illuminismo", a un atteggiamento partecipe e lucidamente curioso della realta`.