![Lancio_Perfetto_il_-Pinto_Francesco](cops/big/9788804625131g.jpg?tit=Lancio_Perfetto_il_-Pinto_Francesco&r=67)
e il 1956 e il mondo ha scoperto una nuova frontiera. una frontiera che non separa piu` le terre esplorate dalle lande ignote del nostro pianeta. una frontiera che apre al cielo, alle stelle infinite e a luoghi sconosciuti e inimmaginabili. stati uniti e urss, le due potenze che si sono divise il mondo dopo il grande conflitto, si combattono a colpi di sputnik ed explorer, in una corsa contro il tempo per arrivare primi. ma non sono i soli a sognare di volare nello spazio... paolo giuliani ha 23 anni, i capelli arruffati e si e` appena laureato a roma in ingegneria. negli stati uniti, dove e` andato a specializzarsi, ha trovato il suo destino e l`amore, ma ha promesso di tornare in italia. luigi broglio non e` solo un colonnello: e` il preside della facolta` di ingegneria della capitale. e ha un chiodo fisso: lanciare un satellite interamente italiano ed essere il primo dopo i russi e gli americani. a ogni costo. fred collins e` un tenente dell`esercito americano e ha deciso di partecipare all`assalto alle stelle a modo suo, in quel gioco di spie che non finira` mai sui giornali. eduardo arnaldi ha scelto un carretto invece del premio nobel, e ora ha un progetto che potrebbe cambiare la storia della ricerca spaziale: euroluna. luigi campisi e` perso nel fondo di un paese, il kenya, che non e` piu` una colonia e non e` ancora una nazione. aspetta una misteriosa delegazione di suoi connazionali. carlo buongiorno deve rendere concreta la follia di broglio e trovare una base di lancio.
![Tutte_Le_Strade_Portano_A_Roma_Il_Calcio_E%60_La_Mia_Vita_-Garcia_Rudi__Chaumier_Denis](cops/big/9788804639817g.jpg?tit=Tutte_Le_Strade_Portano_A_Roma_Il_Calcio_E%60_La_Mia_Vita_-Garcia_Rudi__Chaumier_Denis&r=97)
domenica 25 agosto 2013. e nel piccolo stadio di livorno, dove ottiene una vittoria eclatante, che rudi garcia debutta come tecnico della roma. il 31 ottobre, grazie alla vittoria 1-0 contro il chievo, raggiunge il record di dieci vittorie nelle prime dieci giornate di campionato, migliorando ulteriormente il precedente di quattro vittorie del club giallorosso e superando la juventus di fabio capello del 2005-2006. ma chi e` davvero questo tecnico francese che james pallotta, presidente della roma, ha convocato d`urgenza a new york per conoscerlo e offrirgli al volo un contratto di due anni come allenatore della sua squadra? lo scopriamo per la prima volta in quest`autobiografia, in cui, a cinquant`anni appena compiuti, rudi garcia ha scelto di raccontare in prima persona l`eccezionale percorso che ha portato uno sconosciuto ragazzo cresciuto in periferia a diventare uno degli uomini piu` in vista della serie a. ripercorriamo cosi` le tappe di una carriera punteggiata di amare rinunce, come quando fu costretto a soli ventotto anni ad appendere le scarpe al chiodo, e grandi soddisfazioni, come quando nel 2011 riusci` a riportare il lille in vetta al campionato francese a cinquantasei anni dall`ultimo titolo. e poi, soprattutto, la roma: la citta` eterna, l`incontro con i giocatori, le prime travolgenti vittorie. l`arrivo di garcia nel club giallorosso e` stato un autentico avvenimento, anche perche` e` il primo tecnico francese a dirigere una squadra italiana di serie a...
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quando, nell`aprile del 1994, usci` per garzanti la prima edizione di "tutti giu` per terra", giuseppe culicchia aveva 28 anni e lavorava in una libreria torinese che oggi non esiste piu`, sostituita da un grande apple store. "tutti giu` per terra" era stato scritto prima a mano, poi su una remington portatile, sull`onda dell`incoraggiamento di pier vittorio tondelli. il romanzo raccontava le peripezie di quello che e` stato definito "il primo precario della narrativa italiana". walter, vero figlio degli "anni di plastica", rasato a zero, nato "troppo tardi per tutto", a cominciare dal sessantotto e dal settantasette, si ritrovava davanti un futuro privo di prospettive. vent`anni dopo, forte dell`amore che i lettori continuano a provare verso il suo personaggio, culicchia compie un esperimento letterario che e` una cartina al tornasole sul senso dei personaggi e delle persone in carne e ossa, della narrazione e della vita vera: racconta la storia di walter ambientandola ai giorni nostri. l`esperimento riesce talmente bene da apparire inquietante: giro giro tondo, ed ecco che tutto torna eternamente simile a se stesso... con la sua penna ironica, culicchia ci racconta i giovani di questi nostri anni con lo stesso spietato amore con cui narrava quelli di ieri, mostrandoci come lo scarto tra allora e oggi, per alcuni versi vertiginoso, sia per altri minimo. e forse il solo modo per uscire dall`impasse in cui ci ritroviamo, sta allora come oggi nel provare a strutturarla in una narrazione.
![Supernotes_-Agente_Kasper_Carletti_Luigi](cops/big/9788804639831g.jpg?tit=Supernotes_-Agente_Kasper_Carletti_Luigi&r=34)
"l`inferno esiste e io ci sono stato." sono queste le parole con cui l`agente kasper, un ex carabiniere divenuto agente dei sevizi segreti e poi del ros, comincia a raccontare la sua vicenda a luigi carletti. la vicenda sembra incredibile: l`ex carabiniere italiano ha trascorso tredici mesi in un campo di concentramento cambogiano. con lui dovevano sparire i risultati del suo lavoro, un`indagine lunga e difficile, con un nome che forse, prima di questa storia, non diceva molto ma ora significa tantissimo: supernotes. l`inferno dell`agente kasper comincia in italia ma si consuma in cambogia, dove nel marzo del 2008 viene sequestrato per essere eliminato. e sbattuto in prigioni improvvisate e in una caserma, poi in un ospedale-lager. infine, a prey sar: un autentico campo di concentramento. nessuno fa niente, qualcuno ha posto un veto. troppo grande e troppo grave quel che l`agente kasper ha scoperto con la sua meticolosa indagine: banconote da cento dollari per milioni e milioni, stampate fuori dal territorio americano. queste sono le supernotes. ma chi le stampa? quella che kasper scopre e` una verita` quasi incredibile. documenti, testimonianze, riscontri e reperti: il materiale che luigi carletti e l`agente kasper riescono a mettere insieme nella loro attenta ricostruzione e` impressionante. ma sopra ogni cosa c`e` l`esperienza diretta del protagonista, narrata con il ritmo e la forza di una spy story che intreccia e svela anche pagine inedite della recente storia italiana.
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"la paternita` non e` un fatto di sangue. per come la vedo io, la paternita` e` qualcosa d`altro: e` un susseguirsi di domande e voglia di esserci. non esiste un manuale di istruzioni sulla paternita` buono per tutte le occasioni. esiste soltanto una risma di fogli bianchi che i tuoi figli ti aiutano a riempire. fogli pieni di inevitabili errori, poesie improvvisate, arrabbiature ricorrenti, dolci sorprese. fogli dove giorno dopo giorno annoti i tuoi goffi tentativi di regalare loro il dono piu` prezioso: quello di essere liberi e di non rinunciare mai a essere se stessi. dei miei tre figli, uno e` disabile. moreno non vede, non parla e non puo` capire quasi nulla di quello che gli succede intorno. moreno non sara` mai un uomo libero, anche se io fossi il padre migliore del mondo. perche` moreno non puo` scegliere. con jacopo e cosimo, posso provare a mettere nelle loro tasche un gettone di liberta`. magari minuscolo e un po` ammaccato. ma posso sperare di riuscirci. con moreno, invece, so che non sara` mai possibile. insomma, ho imparato presto che alcune partite non si potranno mai vincere. (in questo, essere interisti aiuta...) e col tempo ho anche imparato che, in ogni caso, non e` soltanto la tua responsabilita` di padre a importi di giocarle." a due anni dalla pubblicazione di "ziguli`", massimiliano verga racconta gli ultimi dodici, e decisivi, anni della sua esistenza in una sorta di cronaca-riflessione sulla paternita`.
![Non_Puoi_Tornare_A_Casa_-Cash_Wiley](cops/big/9788804636106g.jpg?tit=Non_Puoi_Tornare_A_Casa_-Cash_Wiley&r=92)
la famiglia dovrebbe avere il compito di proteggere i bambini dagli orrori del mondo, ma quando una domenica mattina jess hall, un precoce ragazzino di nove anni, vede suo fratello maggiore stump, muto e non in grado di difendersi, costretto suo malgrado a entrare nella piccola chiesa della cittadina dove vivono sulle montagne della carolina del nord, e` il solo a capire che qualcosa di terribile sta per succedere. purtroppo il suo non e` soltanto un brutto presentimento: stump e` realmente in grave pericolo e, quando la situazione precipita, la vita di jess cambiera` per sempre, costringendolo a mettere in dubbio tutto cio` in cui aveva creduto fino a quel momento. clem barefield, lo sceriffo del luogo, inizia a indagare e si trova di fronte a un gruppo di fanatici religiosi che non hanno intenzione di proferire parola sull`accaduto e che fanno capo al predicatore carson chambliss, l`anima nera al centro della vicenda, un uomo violento e manipolatore, ex detenuto dal passato oscuro, che esercita un potere notevole su coloro che frequentano la sua chiesa. la prima persona a cui lo sceriffo si rivolge e` adelaide lyle, la levatrice del paese, donna onesta e retta, in passato molto attiva all`interno della comunita` religiosa, ma che se ne e` in seguito allontanata non trovandosi d`accordo con chambliss e con la sua idea di fede cieca e fanatica. attraverso le voci narranti di jess, clem e adelaide, che si intersecano nella ricostruzione degli eventi, il mistero si svela a poco a poco.
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"fa bene a tutti perdere la facciata della propria casa, sentire lo stridore dei freni davanti al proprio figlio o vedere sparare alla schiena al proprio innamorato. ho sempre detestato frequentare gente che non ha mai dovuto scavalcare un cadavere." a herra bjornsson tutto questo e` capitato. ma non solo. le e` capitato anche di baciare il piu` famoso dei beatles quando erano solo ignoti scarafaggi appena sbarcati ad amburgo e di incrociare in una bettola di parigi lo sguardo libidinoso di sartre. le e` capitato di attraversare la guerra con un`unica ricchezza, due perle della collana di casanova, peccato che un soldato tedesco alto e idiota le abbia viste e se le sia mangiate. ha scaricato piu` di un uomo con la frase: "e arrivato il taxi", compreso, ancora in sala parto, il padre del suo primogenito. ha fatto tre figli con nove uomini, conoscendo le canaglie di mezzo mondo. nipote titolata del primo presidente d`islanda, ha attraversato il vecchio continente e si e` spinta fino in sudafrica e in argentina, ha conosciuto le guerre e si e` fatta nuovi amici (e spasimanti) su facebook. e sopravvissuta ai figli privi di talento e a tutte le terribili nuore. ma ora, chiusa in un garage nella sua amata reykjavik, in compagnia di un computer portatile, due stecche di pall mall e una bomba a mano di fabbricazione tedesca, e` decisa a battere sul tempo la propria malattia. non senza aver preparato la sua ultima, grandiosa vendetta...
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christopher mcdougall, giornalista, ex inviato di guerra e runner dilettante, in questo libro ci racconta il suo viaggio avventuroso sulle tracce dei tarahumara, una popolazione che vive nei selvaggi copper canyon dello stato messicano di chihuahua. i tarahumara - "il popolo piu` gentile, piu` felice e piu` forte della terra" - sono i piu` grandi runner di tutti i tempi, capaci di correre decine di chilometri in condizioni estreme senza apparente fatica e senza subire infortuni. il loro segreto consiste in una dieta frugale ma perfettamente equilibrata (se escludiamo il topo alla griglia e un distillato locale piuttosto alcolico di cui sono ghiotti), in una tecnica della corsa particolarmente efficace e in un atteggiamento mentale piu` simile alla saggezza del filosofo che all`aggressivita` a cui i nostri campioni ci hanno abituato. coinvolgente e ironico, mcdougall punteggia il suo racconto di aneddoti su grandi corridori del passato come emil zatopek o roger bannister, e di singolari scoperte, arricchite di consigli tecnici e dati scientifici, sul mondo delle ultramaratone. sapevate che la dieta ideale per un ultramaratoneta e` quella vegetariana? e che piu` le scarpe da running sono ammortizzate piu` sono pericolose, e che quindi il modo migliore di correre e` indossare le scarpe peggiori? e avreste mai immaginato che i corridori raggiungono il picco della velocita` a 27 anni, dopo di che comincia un lento ma inesorabile declino?
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saragosa, paese di sole e di lava alle pendici dell`etna. eddie ponti, investigatore privato, non ha solamente strepitose doti di segugio e trasformista: ha, soprattutto, la prodigiosa capacita` di accorciarsi di quindici centimetri. la sua lunga carriera in polizia lo ha abituato a sbrogliare complicate matasse criminali, ma una mattina di primavera ponti riceve la visita della vedova del prefetto, maddalena virlinzi, donna meravigliosa e sensuale, piena di lentiggini e con una criniera rossa simile a quella di un leone. l`incarico che la vedova gli affida e` di pedinare una persona, stilando rapporti dettagliati giorno per giorno e recandosi da lei per rendere conto delle indagini ogni domenica pomeriggio. ma la persona che la signora virlinzi desidera sia pedinata e`... lei stessa. si avvia cosi`, su questo preludio venato di surrealta`, un`avventura che e` insieme un giallo, un inseguimento, un gioco di specchi, una fuga musicale sul tema del desiderio e dell`amore, della malinconia che ne e` inseparabile compagna, dello sguardo altrui che e` necessario a ciascuno di noi per sentirsi vivo.
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montagne di sedie aggrovigliate come ragni di legno. legioni di armadi desolatamente vuoti. letti di sogni infranti. e poi lettere, fotografie, pagelle, diari, reti da pesca, pianoforti muti, martelli ammucchiati su scaffalature imbarcate dall`umidita`. questi e innumerevoli altri oggetti d`uso quotidiano riposano nel magazzino 18 del porto vecchio di trieste. oltre sessant`anni fa tutte queste masserizie furono consegnate al servizio esodo dai legittimi proprietari, gli italiani d`istria, fiume e dalmazia, un attimo prima di trasformarsi in esuli: circa trecentocinquantamila persone costrette a evacuare le loro case e abbandonare un`intera regione in seguito al trattato di pace del 10 febbraio 1947, che consegno` alla jugoslavia di tito quel pezzo d`italia da sempre conteso che abbraccia il mare da capodistria a pola. di questa immensa tragedia quasi nessuno sa nulla. delle foibe, delle esecuzioni sommarie che non risparmiarono donne, bambini e sacerdoti, della vita nei campi profughi e del dolore profondissimo per lo sradicamento e la cancellazione della propria identita` pochissimi hanno trovato il coraggio di parlare nei decenni che seguirono. eppure e` storia recente, a portata di mano e soprattutto abbondantemente documentata: basta aprire le porte del magazzino 18. porte che simone cristicchi ha spalancato.
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piu` pop di andy warhol, piu` eccentrico di salvador dali, piu` geniale di marcel duchamp, max fontana, "il piu` grande artista del mondo" secondo alcuni critici, arriva al successo per caso, a quarant`anni, con un gesto casuale, proprio il giorno in cui aveva deciso di togliersi la vita sentendosi un fallito. da quel momento si trasforma: capelli verdi dal taglio hitleriano, cappotto stile nazi, nike shox ai piedi, non c`e` colpo che non mandi a segno inavvicinabile come una rockstar, capriccioso come una diva di hollywood, spiazzante e provocatorio per il puro gusto di esserlo, arriva perfino a indicare in adolf hitler un modello artistico da ammirare. nella sua nuova esistenza da cinica pop star conserva, pero`, anche un lato tenero: la piccola martina, una compagna di vita che, impossibilitata a parlare, comunica usando il linguaggio dei segni. ma max fontana e` davvero questo formidabile genio? o e` solo un furbo truffatore? o addirittura un killer? e soprattutto: perche` e` scomparso? si`, perche` dopo essere stato protagonista di sensazionali performance tra roma e parigi, new york e las vegas, e dopo essersi fatto beffe di colleghi, critici, galleristi e giornalisti, qualcosa e` andato storto, e lui e` stato costretto, suo malgrado, a indossare i panni del fuggitivo. braccato da mezzo mondo, ha dovuto lanciarsi in una fuga via via piu` incalzante, disperata e piena di poesia. fino al capolinea, naturalmente da artista. anzi, da piu` grande artista del mondo.
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ottobre 2008. il cellulare di michele squilla: nicola, suo figlio sedicenne, ha avuto un incidente in motorino. nella frazione di un secondo, il mondo sembra scoppiare. michele si precipita al pronto soccorso. nicola e` incolume, ma strano, sfuggente, ai suoi occhi quasi uno sconosciuto: e cos`e` quel kimono uscito dal sottosella del motorino sfasciato? comincia cosi` il racconto a due voci del viaggio di un padre e di un figlio nel pianeta misterioso dove sai quando entri ma non se, ne` come, ne uscirai: l`adolescenza. un viaggio lungo sette anni, che inizia con poche, laceranti parole di nicola: "non voglio piu` vederti". e prosegue, fra molti dubbi e quasi nessuna certezza, declinando l`intero dizionario della cosiddetta "eta` ingrata", in una milano inquieta e spericolata, con le canoniche tappe ad amsterdam, barcellona, berlino. nicola, frenetico acrobata del rischio, che tenta di esorcizzare l`ansia per un futuro nebuloso con l`incessante trasgredire e provocare, dietro cui cela una disperata richiesta di attenzione. michele, che non sa (ma, forse, soprattutto non vuole) esercitare la sua autorita` paterna e, nonostante annidi speranze vanificate, di allarmi e inseguimenti del suo ragazzo in perenne fuga, resta saldo nella convinzione che "con un adolescente, ci vogliono occhi strabici: uno vede ancora il bambino, l`altro non puo` perdere di vista l`adulto che ti sta consumando l`esistenza", ma anche che un giorno, macinati milioni di parole in sfoghi e contrasti, andra` meglio.
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1986. una ragazza, un ragazzo, una cagnetta che ha il nome della prima lanciata nello spazio: e` la notte del 6 gennaio e la loro bambina sta per nascere. intorno a questo evento si raccoglie una folla domestica. nonni che scrivono acrostici, nonne che hanno il compito di scegliere nomi: sono loro le sentinelle che sorvegliano, scandiscono i minuti, sanno tutto da prima, da sempre. futura nasce, laika si ammala. c`e` sempre qualcosa che finisce, per qualcos`altro che inizia? 1996. e la notte dell`epifania, la bambina ha dieci anni, e` una piccola nuotatrice con tutto il futuro davanti e tanto coraggio nelle gambe. il regalo che sta per aprire non e` un dono qualunque. e un regalo che respira. sporco, malato, scheletrico - un cucciolo di cane che forse non superera` la notte. la bambina chiude gli occhi, mentre sua madre pensa a tutte le cose che cominciano mentre altre finiscono. 2011. di nuovo una ragazza, un ragazzo, un cane. di nuovo la notte dell`epifania e ancora un`attesa. i ragazzi si sono appena scambiati un po` di passato, stanno per cominciare qualcosa, mentre qualcos`altro intorno si spegne, e per sempre. ma forse puo`, deve andare solo cosi`: come gennaio, che inizia dalla fine, dove dicembre e un vecchio anno lasciano il passo al nuovo.
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il 29 luglio 1983 la mafia fa esplodere un`autobomba in via pipitone federico a palermo: muoiono il giudice rocco chinnici, gli uomini della sua scorta e il portiere dello stabile dove il magistrato viveva insieme alla moglie e ai figli. rocco chinnici era da tempo nel mirino. innovatore e precursore dei tempi, aveva intuito che, per contrastare efficacemente il fenomeno mafioso, era necessario riunire differenti filoni di indagine, comporre tutte le informazioni e le conoscenze che ne derivavano. per farlo, riuni` sotto la sua guida un gruppo di giudici istruttori: paolo borsellino, giovanni falcone e giuseppe di lello. l`anno dopo la sua morte, questo gruppo prendera` il nome di "pool antimafia". la storia ci tramanda come e perche` rocco chinnici sia stato ucciso. ci tramanda un eroe. a lui pero` non sarebbe piaciuto essere chiamato cosi`. era prima di tutto un uomo, un padre, cui e` toccata in sorte una vita straordinaria, o forse un destino, che lui ha scelto di assecondare fino alle estreme conseguenze. dopo decenni di silenzio, caterina chinnici, la figlia primogenita - a sua volta giudice, a sua volta impegnata nella lotta alla mafia, a sua volta sotto scorta - sceglie di raccontare la loro vita "di prima", serena nonostante le difficolta`, e la loro vita "dopo". sceglie di raccontare come lei, i suoi fratelli e la madre abbiano imparato nuovamente a vivere e siano riusciti a decidere di perdonare: l`unico modo per sentirsi degni del messaggio altissimo di un padre e un marito molto amato...
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"sono tante le facce di italiani perbene che mi tornano in mente. facce stravolte, voci strozzate, gesti duri. i tartassati dalla crisi, quelli presi a calci dalle istituzioni e dalle banche. i piccoli e medi imprenditori onesti sono i nuovi eroi italiani. mai avrei pensato di arrivare a scriverlo. e dedicare loro il mio primo libro. raccontando otto imprese eccezionali nel cuore della recessione. al di la` della retorica del padroncino spolpato da equitalia, nel crac italiano di questi mesi c`e` anche molta improvvisazione, tanta cialtroneria. l`incapacita` di reggere la competizione. la crisi sta facendo selezione, liberandoci di chi e` inadeguato a stare sul mercato, dei mille furbetti che sono rimasti immeritatamente a galla nella grande palude. la crisi inghiotte le nostre imprese a ritmi impressionanti, e nel caos muoiono i sani e i malati. ma se vogliamo raccontare cosa c`e` domani, non possiamo fermarci ai defunti. non lo scrivo per buonismo o spirito di patria: per come siamo messi oggi, il pessimismo e` un sentimento onesto. e non e` con l`ottimismo elettorale che ci caveremo fuori dai guai. pero` limitarsi a raccontare chi e` caduto e chi cadra` non basta piu`. io ho due figlie e sto tentando di capire se l`italia e` ancora un paese per loro. percio` ho preso la macchina e percorso il nostro paese da nord a sud. imbattendomi nell`italia che ci crede, nonostante il vento cattivo che soffia contro..." (corrado formigli)
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la crisi attanaglia il paese e ancora oggi, a cinque anni dal fallimento della lehman brothers, fatichiamo a intravedere una via d`uscita. mentre i governi e gli economisti dibattono su quali misure adottare, le aziende chiudono, la disoccupazione cresce, i consumi crollano. siamo entrati in una fase recessiva e la colpa e` stata, di volta in volta, attribuita al mercato dei mutui statunitensi - i celeberrimi subprime - alla deregulation finanziaria, all`enorme peso del debito pubblico. se in molti si sono chiesti cosa ha causato la crisi, in pochi si sono domandati chi l`ha causata. "i banchieri" sostiene rampini "sono i grandi banditi del nostro tempo". la crisi e` diretta conseguenza dei loro comportamenti perversi, dei rischi altissimi che si sono assunti, della certezza dell`impunita`. la collettivita` sta pagando per i loro errori, per una speculazione che ha portato allo sfascio l`economia reale, e che tuttavia resta impunita. in questo libro federico rampini racconta chi sono i banchieri di oggi, cosa hanno fatto e come sono riusciti a sfuggire a ogni castigo, a qualsivoglia condanna, per il loro agire dissennato.