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![Ventaglio_Di_Lady_Windermere_-_Importanza_Di_Essere_Fedele_-_Salome%60_-Wilde_Oscar](cops/big/9788811365013g.jpg?tit=Ventaglio_Di_Lady_Windermere_-_Importanza_Di_Essere_Fedele_-_Salome%60_-Wilde_Oscar&r=94)
una delle piu` belle commedie "leggere" del teatro mondiale: cosi` scrive guido almansi a proposito di "l`importanza di essere fedele". leggera per levita` di stile, e tuttavia graffiante sul piano della critica morale e sociale. ma lo spirito sferzante di oscar wilde attraversa tutte e tre le commedie raccolte in questo volume, capolavori di parodia nei quali, attraverso la porta del riso, entra subdolamente il piu` nero scetticismo. la loro carica anarchica, rivoluzionaria, estremista, si unisce a una capacita` straordinaria di ritrarre la societa` inglese di fine ottocento nella sua palese contraddittorieta`, mostrando come anche il piu` rigido conformismo possa candidamente tradursi nel piu` scandaloso anticonformismo e come l`ubiquita` della menzogna renda implausibile la verita`.
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questi due saggi di oscar wilde sono dei veri e propri testi letterari e fanno parte della raccolta intentions del 1891. "il critico come artista" (1890) e` scritto in forma di dialogo tra due amanti in una notte stellata: gilbert (che impersona le idee di wilde) ed ernest discutono sul significato della critica d`arte. il discorso si trasforma in un elogio dell`arte e dei suoi fini. l`arte e la critica, per wilde, hanno un valore eversivo e sono in contrapposizione alla societa`. da qui nasce il secondo saggio, "l`anima dell`uomo sotto il socialismo" (1891), dove si esprimono, forse in risposta al socialismo di george bernard shaw, le idee anarchiche di wilde. la prefazione del libro e` a cura del giovane critico silvio perrella. testo originale a fronte.
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il motivo per cui non voglio esporre questo quadro e` che temo di averci messo a nudo il segreto della mia anima... il capolavoro di oscar wilde riprende vita grazie alle illustrazioni di benjamin lacombe, in perfetta sintonia con il mondo estetico dello scrittore di dublino. un progetto artistico d`ampio respiro su uno dei romanzi piu` amati e letti di tutti i tempi, pubblicato per l`occasione nella sua versione non censurata e nella traduzione d`autore di vincenzo latronico. un libro-evento per riscoprire o incontrare per la prima volta un personaggio leggendario. eta` di lettura: da 9 anni.
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il libro include nove fiabe originariamente pubblicate in due raccolte: "il principe felice e altre storie" del 1888 e "una casa dei melograni" del 1891. se riguardo al primo volume wilde stesso lascio` trapelare, ma non senza ambiguita`, che si trattava di un libro per bambini, il secondo volume non era, a suo dire, rivolto "ne` ai bambini inglesi ne` a un pubblico inglese". in queste favole per adulti s`intravede lo spirito rivoluzionario che aveva portato l`autore a comporre negli stessi anni "l`anima dell`uomo sotto il socialismo": un atteggiamento che tramite il paradosso e la battuta di spirito, e anche l`argomentazione allegorica, vuole sovvertire le aspettative del lettore e al contempo minare la possibilita` di letture tranquillizzanti. ma le diverse storie qui raccolte del principe felice, del gigante egoista, dell`infanta di spagna, dell`usignolo e la rosa sono anche le storie che oscar wilde raccontava ai figli: quindi favole educative, commoventi, attraverso le quali trasmetteva loro i suoi valori morali.
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![Fantasma_Di_Canterville_il_-Wilde_Oscar](cops/big/9788806224141g.jpg?tit=Fantasma_Di_Canterville_il_-Wilde_Oscar&r=37)
che cosa puo` spingere un vecchio fantasma, sir simon de canterville, sull`orlo della depressione? forse i nuovi abitanti del suo antico castello, l`ambasciatore americano otis e la sua portentosa famiglia, che non si lasciano certo spaventare e mettere in fuga da catene scricchiolanti, ululati sinistri e macchie di sangue. pubblicato per la prima volta nel 1887, "il fantasma di canterville" e` una favola semplice e accattivante, un po` macabra e un po` amorosa, leggera e ironica, capace di conservare il sapore fondamentale dell`opera di wilde che, come diceva borges, "e` la felicita`".
![Ritratto_Di_Dorian_Gray_il_-Wilde_Oscar](cops/big/9788806219123g.jpg?tit=Ritratto_Di_Dorian_Gray_il_-Wilde_Oscar&r=98)
conservare bellezza e giovinezza a ogni costo, vivere in un infinito presente anche se il prezzo e` un`infinita dannazione: la storia di dorian gray e` probabilmente una delle piu` note che la letteratura abbia mai raccontato, e non c`e` generazione di lettori che non si sia confrontata con la straordinaria favola per adulti scritta da oscar wilde. una favola che intreccia personaggi, o meglio anime molto diverse tra di loro: da dorian gray, il dandy che espia il proprio edonismo con la vecchiaia, a lord henry, il cui spirito cinico e decadente richiama quello dello stesso wilde. ma proprio l`intrecciarsi di tante anime, insieme alla fortissima tensione narrativa, fa si che l`incanto del ritratto resti intatto nonostante il passare del tempo.
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dorian gray, un giovane di straordinaria bellezza, si e` fatto fare un ritratto da un pittore. ossessionato dalla paura della vecchiaia, ottiene, con un sortilegio, che ogni segno che il tempo dovrebbe lasciare sul suo viso, compaia invece solo sul ritratto. avido di piacere, si abbandona agli eccessi piu` sfrenati, mantenendo intatta la freschezza e la perfezione del suo viso. poiche` hallward, il pittore, gli rimprovera tanta vergogna, lo uccide. a questo punto il ritratto diventa per dorian un atto d`accusa e in un impeto di disperazione lo squarcia con una pugnalata. ma e` lui a cadere morto: il ritratto torna a raffigurare il giovane bello e puro di un tempo e a terra giace un vecchio segnato dal vizio. introduzione di franco marenco.
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