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amore legge il titolo del nuovo libro di ovidio, "rimedi contro l`amore", e subito protesta:
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"nell`incipit delle metamorfosi ovidio dichiara con lucida concisione l`argomento del poema:
![Metamorfosi_-Ovidio_P._Nasone](cops/big/9788806227012g.jpg?tit=Metamorfosi_-Ovidio_P._Nasone&r=18)
"la contiguita` tra de`i ed esseri umani e` uno dei temi dominanti delle metamorfosi, ma non e` che un caso particolare della continuita` tra tutte le figure e forme dell`esistente, antropomorfe o meno. fauna, flora, regno minerale, firmamento inglobano nella loro comune sostanza cio` che usiamo considerare umano come insieme di qualita` corporee e psicologiche e morali [...] le metamorfosi vogliono rappresentare l`insieme del raccontabile tramandato dalla letteratura con tutta la forza d`immagini e di significati che esso convoglia, senza decidere - secondo l`ambiguita` propriamente mitica tra le chiavi di lettura possibili." (italo calvino)
![Rimedi_Dell%60amore._Con_Le_Massime_Consolanti_Sull%60amore_Di_Charles_Baudelaire._Con_E-book_i_-Ovidio_P._Nasone](cops/big/9788851122232g.jpg?tit=Rimedi_Dell%60amore._Con_Le_Massime_Consolanti_Sull%60amore_Di_Charles_Baudelaire._Con_E-book_i_-Ovidio_P._Nasone&r=71)
"io ho amato in continuazione e, se mi chiedi che cosa faccio ancora oggi, ardo d`amore." difficile immaginare una dichiarazione di intenti, esistenziali e poetici, piu` affascinante di questi pochi versi posti da publio ovidio nasone all`inizio dei suoi "remedia amoris" poemetto in distici elegiaci pensato come contraltare e antidoto agli insegnamenti proposti nell`"ars amatoria", il suo celeberrimo manuale d`amore. se con l`"ars amatoria", l`opera che nell`8 d.c. costo? a ovidio l`esilio in una piccola e inospitale localita` sul mar nero (per decreto dell`imperatore augusto che non ne apprezzo? i contenuti licenziosi), il poeta aveva insegnato, per l`appunto, l`arte di amare, con i remedia vuole offrire una medicina efficace per chi abbia subito gli effetti collaterali della sua stessa lezione d`amore. i rimedi sono di ogni genere e senza tempo: lunghi viaggi, svaghi e distrazioni (comprese le altre donne), i soggiorni rinvigorenti in campagna ma anche il super-lavoro, fino ad arrivare alla classica lista dei difetti dell`amata crudele, al vino lenitivo (ma solo in quantita` smodate, per evitare rischiose malinconie) e a molti altri trucchi per guarire dalle ferite d`amore. infine, il consiglio piu` importante di tutti: non prestare mai fede ad artisti e poeti... neppure allo stesso ovidio, tantomeno all`arguto e poetico autore della "scelta di massime consolanti sull`amore" in appendice raccolta: charles baudelaire. con e-book scaricabile fino al 31-12-2014.
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siamo, nella narrazione sinuosa di ovidio, alla generazione immediatamente precedente quella della guerra di troia. dominati dal canto di orfeo che ha perso euridice, i libri x-xii raccontano alcune tra le storie piu` belle di tutta l`opera, nella quale si fondono ora epica e storia mitica del mondo. e orfeo stesso che si presenta agli inferi reclamando la sposa uccisa dal morso di un serpente e che poi la perde per essersi voltato a guardarla mentre la conduce fuori dall`averno. fugge allora in luoghi remoti consolandosi col canto e narrando la storia di ganimede. da questa nasce quella di giacinto, e poi quella di pigmalione, che a sua volta fa emergere quella di venere e adone. e quando orfeo viene fatto a pezzi dalle baccanti, subito viene evocato mida, e poi esione, e quindi peleo e teti, i genitori di achille. allora prende il via la fondazione di troia, e il racconto dell`immane guerra. in mezzo, ecco pero` la storia delicata e dolente di ceice e alcione: dell`uomo che, per consultare l`oracolo, s`imbarca, incontra una furibonda tempesta, annega; e della sposa che - avvisata da morfeo nelle vesti del marito - vuole raggiungere il corpo di lui nel mare e si getta saltando dal molo.
![Storie_D%60amore_-Ovidio_P._Nasone](cops/big/9788831791304g.jpg?tit=Storie_D%60amore_-Ovidio_P._Nasone&r=43)
un giovane si specchia nell`acqua e si innamora della sua immagine: e` narciso, che respinge la ninfa eco per amore di se stesso. due giovinetti, ostacolati nella loro reciproca attrazione, si incontrano di nascosto e cadono vittime di un errore fatale ad entrambi: sono piramo e tisbe, il romeo e la giulietta di tempi remoti. una ninfa, accesa da folle passione per il figlio di venere e mercurio, respinta da lui gli si avvinghia disperata fino a formare un unico, ibrido corpo: cosi` nasce ermafrodito. storie d`amore, tenere, tragiche, trasgressive, selvagge, che ovidio recupera dalle antiche fonti; idilli giovanili, felici unioni coniugali accanto a passioni non corrisposte e a impulsi deviati, sorelle che amano fratelli, figlie che concupiscono i padri. su tutte egli imprime il sigillo inconfondibile che da` il titolo al maggiore dei suoi poemi: metamorfosi. e la trasformazione si abbatte sugli esseri mutati in fiori, alberi, uccelli, ma anche belve, mostri, statue, ora con il peso di una grave e dolorosa condanna, ora con la leggerezza di un`estrema, sia pure illusoria, consolazione.
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![Metamorfosi_Testo_Latino_A_Fronte_Ediz._Integrale_-Ovidio_P._Nasone](cops/big/9788854114647g.jpg?tit=Metamorfosi_Testo_Latino_A_Fronte_Ediz._Integrale_-Ovidio_P._Nasone&r=19)
e uno dei classici dell`antichita` piu` amati non solo da grandi poeti e scrittori ma anche da un pubblico vastissimo di lettori: ariosto ne era innamorato, dante lo cita piu` volte, ha ispirato shakespeare, d`annunzio e montale, commuove con le sue tragiche storie d`amore, diverte con la sua ironia. "le metamorfosi" e` un libro che affascina perche` racconta duecentoquarantasei bellissime favole, tutte dedicate al gioco, tanto caro ai greci che ne riempirono il loro mondo magico, del cambiamento improvviso e totale, della trasformazione, sorprende e fa riflettere scoprire che protagoniste di questi ultimi e definitivi esiti di passioni, di offese mortali e follia sono soprattutto donne, dai nomi fatali: europa, armonia, medea, medusa, filomela, arianna, tisbe, eco, come a testimoniare la sensibilita` di ovidio - poeta romano esiliato, cacciato e abbandonato come qualcuna delle sue eroine - per l`universo femminile. con la profondita` del sentire e la potenza dell`invenzione poetica, ci trascina attraverso i quindici libri del suo capolavoro come attraverso un mare di immagini, dove prendono vita i personaggi piu` diversi, ma dove soprattutto e` la voce delle donne a modulare la paura, l`amore, l`odio e la disperazione a fronte di un universo maschile che e` gia` di pietra.
![Metamorfosi_Vol.3_Libri_V-vi_-Ovidio_P._Nasone](cops/big/9788804583486g.jpg?tit=Metamorfosi_Vol.3_Libri_V-vi_-Ovidio_P._Nasone&r=20)
insieme all`"odissea", le "metamorfosi" sono il libro piu` fortunato che l`antichita` classica ci abbia lasciato. per la sua leggerezza, rapidita`, esattezza, visibilita` e molteplicita` italo calvino lo affidava al terzo millennio. e la summa del mito antico, ma anche delle passioni e dell`infelicita` che dominano da sempre il mondo. tutto, secondo ovidio, muta: il cosmo, gli de`i, i corpi degli uomini e delle donne. nelle "metamorfosi", le storie di animali che divengono pietre, di eroi e ninfe mutati in stelle, di numi che s`incarnano, nascono l`una dall`altra, si intrecciano, riaffiorano in sequenza velocissima e cangiante.
![Lettere_Dal_Ponto_-Ovidio_P._Nasone](cops/big/9788804583158g.jpg?tit=Lettere_Dal_Ponto_-Ovidio_P._Nasone&r=30)
composte da ovidio negli ultimi anni della propria vita, a partire dal 12 d.c. durante l`esilio a tomi sul mar nero, le "epistulae ex ponto" sono quarantasei lettere in distici elegiaci che il poeta invia alla moglie, ai famigliari, agli amici o a personaggi influenti della roma augustea, supplicandoli perche` si adoperino per farlo rientrare in patria. tutta l`opera e` pervasa da una straordinaria complessita` di sentimenti nei confronti, prima di tutto, del potere, che viene adulato e smascherato insieme. ma anche degli amici, soprattutto poeti, e di se stesso, protagonista di un`elegia che, nei forti tratti autobiografici, non cessa mai di essere letteratura di alto rango. sono versi, questi delle epistulae, che hanno sempre suscitato intense reazioni nei lettori e sono stati un modello per autori, spesso grandissimi, che l`esilio lo hanno vissuto in prima persona, da seneca a brodskij. la costruzione letteraria apparentemente facile lascia intatto un denso nucleo di irrisolta umanita`, nel quale ogni lettore finisce per ritrovare un`immagine di se`.
![Metamorfosi_2vol_-Ovidio_P._Nasone](cops/big/9788811370048g.jpg?tit=Metamorfosi_2vol_-Ovidio_P._Nasone&r=41)
l`inesauribilita` del "carmen perpetuum", l`aggregarsi di storie indipendenti accomunate da uno stesso tema, sino a costituire una sorta di poema "collettivo", ma con l`ambizione di assurgere a emblema di tutto l`universo materiale e culturale, presente e passato: queste sono in sostanza le "metamorfosi" ovidiane, un poema che si leva oltre i limiti imposti dalle varie poetiche per progettarsi come "summa" del patrimonio letterario del mondo occidentale. e si aggiunga la profonda ambiguita` del tema dominante, la "metamorfosi", il mito piu` inquietante che si possa proporre e che, nel "letteratissimo" ovidio, si esplica in tutta la sua connaturale "instabilita`", nella duplicita` degli atteggiamenti, nei confini indeterminati tra realta` e finzione.
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le prime opere di ovidio nascono in un contesto di cui non va sottovalutata l`importanza. finite le guerre, augusto cerca di rafforzare la pax romana attraverso la restaurazione dei valori severi dell`eta` repubblicana, propagando fra l`altro un ritorno all`austerita` dei costumi. in questo clima, ovidio esordisce con opere che, se non sono apertamente contrarie al programma augusteo, certo non vi aderiscono ne` esprimono intenti celebrativi: tra le altre gli "amores", raffinato e ironico gioco intellettuale che si diverte a destrutturare lo stesso genere in cui si inscrive, la poesia elegiaca; le "heroides", lettere che si immaginano scritte da eroine mitiche ai loro uomini in guerra e che compiono un`umanizzazione dei personaggi mitologici; e l`"ars amatoria", il celeberrimo trattato sulle tecniche seduttive, in realta` un affresco della vita galante dell`epoca nonche` una difesa dell`amore libero e del piacere. ed e` forse l`estraneita` sostanziale della sua poesia alla politica culturale di augusto a condannare ovidio all`esilio a tomi, localita` dell`odierna romania. lontano dalla vitalita` di roma, il poeta si dedica a opere in cui vibrano le nuove note della tristezza, del rimpianto, a volte dell`ira: i libri di "tristia" che sono anche una riflessione sulla letteratura, il poemetto "ibis" che si scaglia contro un detrattore, le "epistulae ex ponto" che recuperano il tema celebrativo.