
"sexus", "plexus" e "nexus" costituiscono il seguito ideale del celebre "tropico del capricorno" e compongono una sorta di autobiografia in cui l`autore traccia il percorso della propria illuminazione spirituale attraverso la scoperta del sesso e dell`arte, descrivendo cosi` la propria trasformazione da uomo attanagliato dalla civilta` industriale in scrittore. tema centrale dei tre romanzi e` il rapporto di miller con la seconda moglie june, figura fondamentale nella sua vita e determinante per la sua vocazione artistica: dal primo incontro al matrimonio, fino all`instaurarsi del leggendario triangolo amoroso tra henry, june e jean.


romanzo in prima persona, o meglio vera e propria autobiografia con il ritmo narrativo di un romanzo, l`opera racconta, con linguaggio fluidamente realistico, la vita e le imprese dell`autore e dei suoi amici, aspiranti artisti, nei quartieri poveri della parigi degli anni `30. una storia piena di alberghi modesti, di stanze infestate dalle cimici, di risse e di sbornie ricorrenti, di emigrati, di truffe e di postriboli, ma soprattutto un`avventura umana di straordinario spessore, un simbolico viaggio lontano da tutte le convenzioni, alla scoperta della propria identita`. apparso nel 1934 a parigi, il libro conquisto` subito notorieta` piu` per i suoi presunti contenuti pornografici che per il suo straordinario e innovativo valore letterario.


i sensi prima di tutto: con questo messaggio irruppe nella parigi del 1939 "tropico del capricorno", a rinfocolare lo scandalo suscitato dal `romanzo gemello` tropico del cancro. e sempre henry miller a parlarci con la sua inconfondibile voce, raccontando in prima persona i suoi anni spesi a vivere, scrivere, bere e godere la new york di inizio novecento. tutto e` chiaro, tutto e` narrato con una sincerita` disarmante, che poco lascia all`illazione e tutto offre alla comprensione, alla percezione diretta. la penna di miller corre veloce come la corrente dell`hudson, accecante come il sole sui vetri dei grattacieli, intinta nella polvere dei marciapiedi calcati da un`umanita` ricca e miserabile, creativa e prigioniera, alla ricerca dello spazio per respirare davvero. e chi legge si ritrova catapultato su quelle avenue, in quelle stanze da letto perennemente sfatte, all`inseguimento perenne dell`unica creatura che per sempre ci risulta imprendibile. una creatura di nome liberta`.




nexus contiene elementi autobiografici e racconta di come miller si sia trovato a poco a poco fuori gioco dal proprio matrimonio. la moglie mona (june nel romanzo) stabilisce difatti una relazione sempre piu` intima con un`altra donna: anastasia (jean). la nuova coppia abbandona miller a se stesso per fuggire insieme a parigi. ma a un certo punto mona ritorna da lui di propria volonta`. insieme decideranno di tornare ancora una volta a parigi, la citta` tanto amata dallo scrittore americano fin dagli anni trenta.

scritto nel 1953, "plexus" e` la seconda parte del trittico "la crocifissione rosea", un`opera scritta da miller negli anni che vanno dal 1949 al 1960. in questa opera autobiografica miller racconta gli anni del suo soggiorno newyorkese e del suo incontro con la sua seconda futura moglie (nel romanzo tratteggiata con il nome di mona). tema costante nel libro e` la vocazione artistica del giovane scrittore, che da mona viene incoraggiato con forza a scrivere, inducendolo a rifiutare ogni impiego fisso. al mantenimento di entrambi avrebbe pensato lei, e non sempre con metodi ortodossi. e un romanzo dove il sesso torna utile per contestualizzare anche riflessioni filosofiche e psicologiche, con cui miller critica con forza il modello di vita americano: una vera e propria pietra dello scandalo messa al bando per quindici anni negli usa.

"ecco il tempo degli assassini" e` il rintocco che chiude mattinata d`ebbrezza nelle "illuminazioni" di rimbaud. ed e` la frase che intitola, con una polivalenza di significati, della quale rimbaud e` solo in parte responsabile, questo saggio scritto da miller per il centenario della nascita del poeta. la normale richiesta del lettore di cose critiche, quella di imparare a leggere meglio un artista, vi e` notevolmente soddisfatta: in queste pagine si vede, raffigurato con spavalda icastica, a volte anche settaria, chi sia stato rimbaud, per quale vocazione e destino per quale intreccio di circostanze personali e concause legate al suo tempo egli abbia dovuto scrivere cio` che ha scritto." (giacomo debenedetti)

un matrimonio finisce, per henry miller. un nuovo matrimonio inizia, per henry miller: e` quello con la sensuale, misteriosa ballerina mona (o june? anche il nome sfugge a ogni possesso). grande protagonista letterario della rivoluzione sessuale, miller in questo romanzo abbandona ogni freno e ci narra gli incontri ardenti e tumultuosi con le molteplici donne della sua vita, nella cornice di una societa` americana messa provocatoriamente a nudo. un romanzo dove il sesso serve a contestualizzare riflessioni filosofiche e psicologiche, una pietra dello scandalo messa al bando per quindici anni negli usa, dove il libro fu pubblicato solo nel 1965.

nell`incantata, effervescente parigi degli anni trenta, precisamente nel 1934, viene pubblicato da un piccolo editore un libro intitolato "tropico del cancro": sara` la miccia di uno scandalo morale e di un`insurrezione letteraria che attraversera` tutto il secolo. negli ambienti piu` conservatori si parla di pornografia, nei caffe` avanguardisti si inneggia alla rivoluzione: la verita` e` che "tropico del cancro" e` uno dei grandi capolavori della letteratura novecentesca, un romanzo autobiografico insostituibile per la forza e la fluidita` del suo linguaggio, la potenza del suo immaginario, la vivida resa degli ambienti e dei caratteri. e lo stesso miller a parlarci di se` in prima persona, a raccontarci dei suoi amici, dei miseri eppure vibranti quartieri che attraversano e vivono. di ubriachezza in ubriachezza, di donna in donna, di rissa in rissa, di illuminazione in illuminazione. con una scrittura travolgente e fluviale, che trasfigura ogni evento delle piccole, eccezionali vite che sono le vite di tutti noi, facendole diventare un`epica nuova, l`epica dell`essere umani, un`epica che cantiamo tutti ritrovando in noi la sete di liberta` di questo scrittore. con contributi di mario praz.

scritto nel 1935, questo libro nasce nel periodo di massima creativita` artistica di henry miller e rappresenta un trait d`union ideale fra "tropico del cancro" e "tropico del capricorno". a bordo della nave che lo riporta nell`amata parigi dopo un soggiorno temporaneo a new york, l`"esule" miller scrive una lunga lettera all`amico alfred perle`s. ne emerge un singolare documento a meta` strada fra l`autoritratto letterario e l`invettiva sociale, uno sguardo trasversale rivolto allo splendore ingannevole dell`america e alla decadenza ricca di storia dell`europa. "parigi-new york andata e ritorno" e` un concentrato di tutti gli elementi che hanno fatto di henry miller uno degli autori piu` amati del novecento: la vita da bohe`mien, gli amori travolgenti,il sesso sfrenato, l`idillio per l`arte e la scrittura, un forte senso etico, la voglia di vivere ogni secondo con l`intensita` di una vita intera.

"affascinata fin dall`inizio da quel gran movimento di luci, di suoni, di animali, di esercizi sulla corda (al modo degli angeli) e di virtuosismi che e` ogni circo; ossessionata dalla scoperta di rouault, miro`, chagall, max jacob, seurat, dubuffet, picasso e perfino klee; con il desiderio evidente di non porre argine al "fluxus" dell`espressione, la pittura di miller mi sembra soprattutto una mimesi inarrestabile del metodo di apprensione di se` e del mondo che e` tipico della sua scrittura. un metodo che e`, appunto, sempre e di nuovo un ricominciamento." (dallo scritto di roberto sanesi)

"nelle giornate grigie, quando si gelava dappertutto tranne che nei grandi cafe`s, aspettavo con impazienza di poter trascorrere un`ora o due al wepler, prima di andare a cena. il rosso bagliore che avviluppava il locale promanava dal gruppo di sgualdrine radunato come sempre vicino all`entrata. quando a poco a poco si distribuivano fra i tavolini, il locale diveniva non soltanto caldo e rosato, ma fragrante. fluttuavano nella luce smorzata come lucciole profumate. quelle che non avevano la fortuna di trovare un cliente uscivano fuori, adagio, a fare un giretto in strada, per tornare di li` a poco a riprendere il posto consueto. ne entravano altre con incedere spavaldo, e apparivano fresche e pronte per il lavoro serale. l`angolo dove solevano adunarsi era come una borsa, il mercato del sesso, con i suoi alti e bassi, come ogni genere di commercio. una giornata piovosa era in genere una buona giornata, cosi` mi pareva. vi sono due sole cose da fare in una giornata di pioggia, secondo il detto popolare, e le puttane certo non perdevano tempo giocando a carte".

il libro raccoglie le piu` belle pagine di henry miller sulla scrittura, inedite o tratte dai suoi capolavori - da "tropico del cancro" a "sexus" - per consegnarsi ai lettori nella triplice forma dell`antologia, dell`autobiografia ma soprattutto di un intramontabile manuale di scrittura composto in oltre mezzo secolo di attivita`. nelle pagine di miller la vita e la scrittura si fondono in modo quasi indissolubile grazie a un linguaggio diretto, incalzante, appassionato e privo di intellettualismi. da parigi a new york, dai tropici agli ultimi lavori, dal piu` totale anonimato alla consacrazione internazionale, questo volume e` una lunga lezione sul mestiere di scrivere e un testamento spirituale a uso delle nuove generazioni.

questo libro appartiene a una di quelle "prove" a cui molti grandi scrittori si sono sottoposti: il "viaggio in grecia". miller ha restituito l`intensita` e la vibrazione di quei luoghi, il loro "anemos", che subito avverte chi vi giunge. insieme alla grecia arcaica, miller sa far rivivere la grecia perenne e di ogni giorno, negli incontri occasionali e soprattutto nel ritratto e nelle avventure di un amico: il poeta e saggista ghiorgos katsimbalis, il "colosso di marussi", una figura di adorabile orco.




"quando dico amici, voglio dire amici. non tutti o chiunque puo` essere vostro amico. dev`essere qualcuno che vi aderisce addosso come una seconda pelle, qualcuno che infonde colore, drammaticita`, significato alla vostra vita... una vita senza amici non e` vita, per quanto comoda e sicura possa essere". ed e` per rendere omaggio a questi amici, la maggior parte dei quali sconosciuti al pubblico, che lo scrittore americano ha raccolto una serie di ritratti attraverso i quali emerge un altro ritratto: quello di uno dei grandi, e certo tra i piu` scandalosi, rappresentanti della letteratura americana del `900.




l`anno e` il 1939: henry miller, scrittore maledetto e amatissimo, torna negli stati uniti dopo un decennale "esilio" francese. il suo intento e` andare alle radici dell`americanita`, nella cultura e nella natura - maestosa, materna e feroce, commovente nel suo abbraccio onnicomprensivo. il suo fu un grande viaggio che lo porto` a incontrarsi e scontrarsi con un campionario di esseri umani vasto come gli stati uniti stessi. in questo libro miller ci racconta come erano gli usa negli anni quaranta, facendoci scoprire che per molti aspetti non erano tanto diversi dalla superpotenza che ancora oggi ben conosciamo: grandi affari e umane piccolezze, mass media che addormentano e incitano, inquinamento fuori controllo ma anche possibilita` di lavorare duramente costruendo il proprio sogno. un paese divenuto un "incubo ad aria condizionata" in cui uomo e natura non hanno piu` molto da dirsi ma continuano a convivere in un matrimonio indissolubile.


romanzo in prima persona, o meglio vera e propria autobiografia con il ritmo narrativo di un romanzo, l`opera racconta, con linguaggio fluidamente realistico, la vita e le imprese dell`autore e dei suoi amici, aspiranti artisti, nei quartieri poveri della parigi degli anni `30. una storia piena di alberghi modesti, di stanze infestate dalle cimici, di risse e di sbornie ricorrenti, di emigrati, di truffe e di postriboli, ma soprattutto un`avventura umana di straordinario spessore, un simbolico viaggio lontano da tutte le convenzioni, alla scoperta della propria identita`. apparso nel 1934 a parigi, nei "narratori" feltrinelli nel 1967, il libro viene proposto in edizione speciale per i cinquant`anni di giangiacomo feltrinelli editore.