


nel cuore della foresta di una piccola cittadina polacca viene trovato il corpo di un ragazzo. chi l`ha ucciso? l`indagine condotta in modo dilettantesco, da un giovane agricoltore, portera` alla luce non solo la rete di corruzione creatasi nei paesi dell`europa centrale, ma anche misteri ben piu` antichi, che risalgono ai tempi dell`ultima guerra mondiale e allo sterminio degli ebrei. romanzo della memoria che intreccia con forza le devastazioni dello sterminio nazista con le incongruenze del presente, la volonta` di dimenticare con quella, ancora piu` tenace, di onorare le vittime di un tragico passato.



giacomo dacquino affronta in queste pagine, attraverso l`analisi di numerosi e significativi casi clinici, l`universo delle relazioni difficili, ossia quando avere a che fare con gli altri rappresenta un problema che induce a comportamenti nevrotici, e a volte addirittura psicotici. rivolge la sua attenzione alle relazioni amorose, banalizzate e mistificate dai media; a quelle sessuali, tradite dal consumismo e dalla mancanza di regole sociali; a quelle familiari, sempre piu` conflittuali, e a quelle lavorative, fondamentali in una societa` come la nostra, in cui l`individuo e` definito dal proprio lavoro.



conoscere la terra, nei suoi elementi fisici, politici, geografici, antropici, e` requisito indispensabile per leggere gli eventi che accadono e comprendere la complessita` delle dinamiche che li determinano. l`atlante geografico del mondo si presenta come uno strumento cartografico di ampio respiro. arricchito da approfondimenti tematici e significativi dati statistici, offre una visione attuale e fedele della realta` contemporanea.

nell`incantata, effervescente parigi degli anni trenta, precisamente nel 1934, viene pubblicato da un piccolo editore un libro intitolato "tropico del cancro": sara` la miccia di uno scandalo morale e di un`insurrezione letteraria che attraversera` tutto il secolo. negli ambienti piu` conservatori si parla di pornografia, nei caffe` avanguardisti si inneggia alla rivoluzione: la verita` e` che "tropico del cancro" e` uno dei grandi capolavori della letteratura novecentesca, un romanzo autobiografico insostituibile per la forza e la fluidita` del suo linguaggio, la potenza del suo immaginario, la vivida resa degli ambienti e dei caratteri. e lo stesso miller a parlarci di se` in prima persona, a raccontarci dei suoi amici, dei miseri eppure vibranti quartieri che attraversano e vivono. di ubriachezza in ubriachezza, di donna in donna, di rissa in rissa, di illuminazione in illuminazione. con una scrittura travolgente e fluviale, che trasfigura ogni evento delle piccole, eccezionali vite che sono le vite di tutti noi, facendole diventare un`epica nuova, l`epica dell`essere umani, un`epica che cantiamo tutti ritrovando in noi la sete di liberta` di questo scrittore. con contributi di mario praz.

viaggio in autostop attraverso il giappone, seguendo il flusso, da sud verso nord, della fioritura del ciliegio, oggetto di culto nazionale. il viaggiatore e` un profondo conoscitore di questa terra, ci ha vissuto parecchi anni e parla un po` la lingua. lo spunto narrativo principale e` offerto dai personaggi incontrati facendo l`autostop, una carrellata che va dal professore universitario nazionalista allo studente fricchettone, all`ingegnere della mitsubishi in vacanza. divertenti le note sulle diversita` linguistiche che, oltre a dire molto sulla cultura nipponica, si prestano anche a equivoci e gag esilaranti. interessanti le analisi sui modi di interagire dei giapponesi e sul loro culto per i rapporti gerarchici.