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"questo libro che in italiano prende il titolo dal problema dell`inconscio, costituisce in tutti i sensi la piu` efficace e piena introduzione per la lettura di jung e il testo che meglio ne indica l`evoluzione del pensiero. i primi capitoli, forse i piu` interessanti e i piu` validi, dimostrano come la maggiore aderenza ai temi della psicologia venga espressa in primo luogo da un linguaggio cauto, spesso dubitativo, estremamente critico e problematico nei confronti delle sue stesse asserzioni. gli ultimi saggi contenuti in questo volume indicano invece la via per speculazioni piu` ardite, pur senza staccarsi completamente da una terminologia psicologica" (dalla prefazione di giovanni jervis).



gli studi compresi in questo volume appartengono tutti alla giovinezza di jung. essi costituiscono notevoli contributi alla vera e propria rivoluzione che si andava compiendo in quegli anni in cui la psichiatria veniva trasformando la conoscenza scientifica di quanto era affidato alle sue cure la psiche umana, appunto - scoprendone i complessi, le tendenze dissociative e i meccanismi inconsci, cosi` come il linguaggio simbolico e i dinamismi utilizzabili ai fini della terapia.

questo volume contiene alcuni degli scritti piu` brillanti di c. g. jung e offre al lettore una visione suggestiva del pensiero del grande analista svizzero. in un primo gruppo di saggi - tra cui il problema fondamentale della psicologia moderna e l`applicabilita` pratica dell`analisi dei sogni -, utilissimi per chi desidera sapere che cosa e` la psicologia analitica, jung da` una chiara esposizione dei principi e degli scopi del suo metodo, mentre in un secondo gruppo tratteggia le grandi personalita` di paracelso, freud, joyce, picasso da un punto di vista psicoanalitico. infine jung affronta i grandi problemi morali del secolo ormai trascorso sull`individuo nella societa` moderna, la massa e la religione.

pubblicato per la prima volta nel 1916 e piu` volte rielaborato, considerato da jung un`"opera divulgativa" e scritto in un linguaggio semplice e quasi privo di tecnicismi, "psicologia dell`inconscio" delinea i primi accenni della teoria dei tipi psicologici e le prime formulazioni dei concetti essenziali della psicologia analitica: inconscio personale e collettivo, animus e anima, l`ombra e gli archetipi. smarcandosi dalle dottrine di adler e freud, che volevano come principi attivi nella psiche rispettivamente eros e volonta` di potenza, jung ne nega qui il valore primario ed esclusivo accogliendo una definizione soggettiva della psiche. alla luce di questo nuovo punto di vista e` l`esperienza vitale delle generazioni che ci hanno preceduto in millenni di evoluzione della specie ad acquistare valore. sara` il trionfo del concetto di inconscio collettivo.

con la scoperta, da un lato, dell`inconscio collettivo e delle sue strutture costitutive, gli archetipi, e, dall`altro, del processo di individuazione, della funzione prospettica dei sogni e del principio di sincronicita`, carl gustav jung non ha solo ampliato i confini della psicologia del profondo, oltre l`orizzonte della psicoanalisi freudiana, annettendo all`indagine territori inesplorati. ha proposto ai suoi contemporanei, e a tutti noi, un modello inedito di vita umana integra, totale e aperta all`infinito: un modello con cui e` chiamato a confrontarsi anche chi non condivida le ipotesi teoriche che sono alla sua base.

il volume raccoglie numerosi testi finalizzati ad una migliore conoscenza delle origini della psicoanalisi e, fino al 1912, dell`intenso impegno di jung in difesa delle scoperte freudiane; altri testi documentano il pensiero degli ultimi anni di vita di jung e riguardano diversi aspetti della psicologia analitica e i temi junghiani ben noti anche al lettore colto non specialista: dalla concezione del sogno alla definizione di una nuove etica e alla saggezza orientale; dai drammi della storia presente al simbolismo religioso, all`alchimia, allo spiritismo e alla parapsicologia.


l`ipotesi che esista una sola psicologia o un solo principio psicologico fondamentale costituisce un`intollerabile tirannia. (jung)