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sospesi tra mare e cielo, battuti dalle onde e dal vento, i fari marcano il fronte di scontro tra gli elementi. custodiscono i confini tra il solido mondo umano e il caos primordiale delle acque, tra stabilita` e instabilita`, tra il noto e l`ignoto. emana da essi uno strano fascino universale che poche altre strutture create dall`uomo possiedono. progettati per attirare lo sguardo dei marinai, i fari hanno a lungo calamitato l`attenzione di militari e santi, artisti e poeti, romanzieri e cineasti, colonizzatori e migranti e, oggi piu` che mai, turisti e imprenditori. i luoghi suggestivi, l`isolamento e la resilienza hanno trasformato queste strutture fantastiche in complesse metafore, magneti per infinite storie.

nell`inghilterra di meta` ottocento la febbre del circo travolge la nazione. fiumane di gente accorrono nelle piazze per ammirare i domatori di leoni, le acrobazie dei trapezisti e, soprattutto, le cosiddette : nani, giganti, donne barbute e uomini farfalla. quando in un povero villaggio costiero del sud compare il tendone del circo delle meraviglie di jasper jupiter, la vita della giovane nell cambia per sempre. nelle voglie che le costellano il corpo rendendola diversa dagli altri, e dunque emarginata dalla comunita`, l`esperto impresario vede la promessa di lauti guadagni. percio`, strappata la ragazza all`affetto del fratello e all`anonimato di una vita da raccoglitrice di violette, la porta in tourne`e per tutto il paese. l`ambizione di jasper jupiter non conosce limite. come un novello dottor frankenstein o un moderno dedalo, e` deciso a costruirsi con le proprie mani la chiave per la notorieta`: per questo si circonda di una collezione di inediti , meraviglie per gli occhi e per il cuore, in quanto portatori di storie avventurose e commoventi. comincia cosi` la scalata al successo della protagonista che, da povera e reietta ragazza di provincia, nel giro di pochissimo tempo diventa la grande nellie moon, stella indiscussa dello spettacolo. a londra viene descritta come l`ottava meraviglia del mondo, tutti desiderano una statuetta a sua immagine e somiglianza e persino la regina vittoria vuole vederla esibirsi. purtroppo fama non e` sinonimo di liberta`, e quando il successo di nell minaccia di oscurare quello del suo impresario, la storia cambia: nessuno puo` mettersi tra jasper jupiter e i suoi sogni di gloria.

. e proprio da qui, dalle sue esperienze personali, da quella nel senso piu` ampio e profondo che siri hustvedt parte per una sorprendente esplorazione attraverso il mondo delle arti e l`universo delle scienze, alla ricerca di quello che c`e` alla base del nostro modo di pensare, di agire, di amare. dalle figure femminili che hanno avuto un ruolo centrale nella sua vita - la nonna paterna tillie, protagonista di tanti ricordi d`infanzia, la madre ester, di cui ha amato ogni sfaccettatura, la figlia sophie - alle ideali madri artistiche, come djuna barnes, che l`hanno accompagnata negli anni della formazione; dalla riflessione sul concetto stesso di maternita` all`interno di una cultura plasmata dal patriarcato a una fine analisi delle ragioni che si celano dietro la misoginia; dal mistero che lega indissolubilmente il lettore a un libro come cime tempestose alla magia delle mille forme della finzione letteraria; dalla fugacita` della percezione dell`arte negli occhi di chi la osserva a un`affascinante panoramica delle opere di louise bourgeois. i venti saggi di madri, padri e altri toccano alcune delle tappe piu` importanti del sapere umano - letteratura, filosofia, storia, antropologia, critica d`arte, teoria politica, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze, embriologia, epigenetica - dando vita a uno straordinario viaggio intellettuale e simbolico, personale e insieme universale.

. al volgere del millennio i grandi vuoti di berlino, le cicatrici lasciate dal ventesimo secolo sul tessuto della citta`, si riempiono: dei sogni di una generazione che da tutta europa ne fa il luogo di una promessa; del desiderio di chi vi cerca la trasgressione e l`estasi dei rave e dei sex party; delle nostalgie degli expat di tutto il mondo, fra cui moltissimi italiani, che a berlino hanno cercato una nuova vita, fortuna o oblio. scrivendo di berlino, vincenzo latronico scrive il romanzo di formazione di una generazione. <"la chiave di berlino" e` il racconto di una citta` e di chi l`ha attraversata negli ultimi venti anni. latronico fa i conti con la falsa coscienza collettiva e individuale scrivendo un libro politico, profondo e commovente su cio` che e` irrimediabilmente perduto, su cio` che resta, ma soprattutto sulla possibilita` di un`utopia che non assomiglia ne` a un rimpianto, ne` a un`idealizzazione> (veronica raimo). . vincenzo latronico si trasferisce a berlino poco piu` che ventenne per una ragione che non e` chiara nemmeno a lui. quel che e` certo e` che, almeno all`inizio, e` troppo forte il richiamo della citta`: piena di vuoti in cui far crescere la propria vocazione e di ombre in cui nascondersi, berlino e` la citta` in cui essere giovani nei primi vent`anni del ventunesimo secolo. raccontandone le complessita` - la memoria storica ancora ustionante, il mercato immobiliare sempre piu` votato alla speculazione, la vita notturna tra emancipazione e consumismo, la gentrificazione denunciata dagli stessi che se ne fanno agenti - latronico scrive un vero e proprio romanzo di formazione, personale e generazionale allo stesso tempo. una storia europea di emozionante lucidi

questa nuova raccolta di poesie di chandra candiani nasce da un`esperienza reale: l`abbandono di milano e il trasferimento in una casa su un alpeggio piemontese in mezzo a un bosco. non che chandra non avesse un forte rapporto con la natura anche da "cittadina", ma quando le relazioni diventano fisiche, quando gli alberi e gli animali ti circondano, li vedi e li puoi toccare, vivi con loro, le sensazioni raggiungono un`intensita` diversa, e le poesie che nascono da questa esperienza, pur nella continuita` delle caratteristiche stilistiche e di pensiero, propongono una svolta, per esempio dissolvendo progressivamente i residui autobiografici e registrando i dati del mondo esterno e delle sue sofferenze con un sentire tanto piu` intimo quando piu` defilata e` la posizione di ascolto. nella poesia che apre la raccolta il personaggio che dice io entra in un bosco accompagnata da un puma e da un lupo: . e la bambina che conosciamo dai precedenti libri di poesia di chandra, accompagnata da due angeli del mondo selvatico. poesia dopo poesia trovera` il giusto equilibrio e le giuste distanze di rispetto per vivere nel contatto costante con la natura. e imparera` a farsi attraversare dalla luce, dal vento e dal respiro di ogni essere vivente. imparera` a far parte della pulsazione collettiva che ogni bosco e`.

nella labirintica citta` di port angeles, a trinidad, darwin non trova altro impiego che al cimitero, a contatto con quei defunti che la fede rastafariana di sua madre gli imporrebbe di rifuggire. yejide discende dai corbeaux e, come tutte le donne della sua famiglia, porta con se` il gravoso dono di comunicare con i morti. sfidando la forza di una tradizione avversa, i due intrecciano i loro destini, divenendo i protagonisti di una salvifica storia d`amore in un mondo in bilico tra il bianco e nero delle miserie umane e il grandioso technicolor della natura. la vita su un`isola dei caraibi puo` essere tutt`altro che idilliaca: anche in un luogo permeato dalla bellezza rigogliosa e terribile della natura, il contatto con la realta` urbana e` necessario se si vuole sopravvivere. occorre accettare compromessi, talvolta rinnegare il proprio passato. lo sanno bene darwin e yejide, i due protagonisti di un`insperata quanto salvifica storia d`amore che nasce per entrambi da un desiderio di liberta` e riscatto. per poter aiutare sua madre, sola e ormai troppo affaticata per continuare a fare la sarta, darwin deve cercare lavoro in citta`, ma questo significa adattarsi a una vita che non ha mai conosciuto. l`unico incarico che riesce a trovare, al cimitero fidelis, e` proprio quello che gli impone di abbandonare tutte le certezze che hanno plasmato e sostenuto la sua esistenza: il rastafarianesimo, i dreadlock, la promessa di non avere mai a che fare con i morti. nonostante la fatica fisica e morale che gli viene richiesta per svolgere le sue mansioni, e il non facile rapporto con i suoi compagni di lavoro, darwin riesce ad abituarsi a quella vita, o almeno cosi` crede. yejide, invece, e` nata e cresciuta in una grande e tentacolare casa coloniale al confine con la foresta, e la sua natura e` solo in parte umana: come tutte le donne della sua famiglia, discende dai corbeaux, grandi uccelli neri e voraci che volano a est verso il sole che sorge liberando le anime dei morti.

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