ci sono libri con una forte personalita`. libri che si scelgono i lettori, e non viceversa. e libri che rifiutano di farsi leggere. juan, quattordici anni, trascorre le vacanze dallo zio tito, il bibliofilo piu` pazzo del mondo. nel labirinto della sua biblioteca juan scopre che i libri hanno una vita propria. alcuni addirittura cambiano contenuto a seconda di chi li legge. altri, invece, si nascondono. come "ii libro selvaggio", che si lascera` leggere da una sola persona, da un lettore speciale. perche` leggere e` un atto creativo. i libri sono magici. i libri sono vivi. e sono tutti diversi, come noi. "l`abilita` di narratore di villoro e` al servizio di un sorprendente romanzo di avventura e intrighi che ha per protagonisti dei personaggi insoliti: libri `vivi`, dotati di poteri eccezionali e capaci di cambiare la vita delle persone." (babelia)
alla fine della seconda guerra mondiale, almeno 4 milioni di soldati tedeschi furono tenuti prigionieri all`aperto, in campi recintati dal filo spinato ma senza alcuna protezione, con poco cibo e poca acqua, o niente del tutto: questo accadde in germania ad opera degli americani nella zona da essi occupata e duro` per molti mesi dopo la fine delle ostilita`. l`esercito francese, che ricevette circa 630.000 prigionieri dagli americani per servirsene come manodopera in riparazioni di guerra, fece loro patire la fame e li maltratto` a tal punto che non e` esagerato calcolare una cifra di 250.000 morti causati dalle pessime condizioni in cui gli uomini furono tenuti. per quanto riguarda i campi americani, non e` azzardato supporre il decesso di 750.000 prigionieri. per la maggior parte si trattava di soldati della wehrmacht arresisi dopo l`8 maggio 1945, ma fra loro c`erano anche donne, bambini e anziani. queste morti furono catalogate come "altre perdite". per scrivere questo testo, pubblicato per la prima volta alla fine degli anni ottanta, l`autore ha intervistato centinaia di ex prigionieri, guardie e ufficiali, raccogliendo migliaia di testimonianze e di documenti tratti dagli archivi di parigi, londra, coblenza, washington e ottawa.
questo libro raccoglie in un unico volume tutti gli scritti di sartre sul tintoretto. si tratta della prima edizione autorizzata di un`opera alla quale sartre lavoro` per quasi un decennio, dal 1951 ai primi anni sessanta, senza poi darle una forma definitiva. l`interesse per tintoretto nasce probabilmente nel corso dei frequenti viaggi compiuti da sartre a venezia. l`approccio alla materia e` originalissimo: la storia della citta` e della societa` veneziana, i rapporti con gli altri pittori (tiziano, veronese) e con la pittura fiorentina sono fatti ruotare attorno alla figura del tintoretto, che sartre definisce "braccato", in continua lotta con se stesso e con la sua citta`. "tintoretto e` venezia - scrive sartre - anche se non dipinge venezia".
23 illustrazioni e 4 tavole fuori testo