

"quella sera a villa s. tutti gli amici intimi sapevano che julian winthrop era un tipo strano, ma sono certo che nessuno dei presenti si sarebbe aspettato di assistere ad un evento cosi` singolare come quello che accadde il primo mercoledi` dello scorso mese di settembre. winthrop era stato un assiduo frequentatore della villa della contessa s. fin dal suo arrivo a firenze e piu` stavamo con lui e piu` restavamo affascinati dal suo bizzarro carattere. nonostante la giovane eta`, rivelava un autentico talento per la pittura, ma i conoscenti piu` stretti erano concordi nel ritenere che il suo ingegno non lo avrebbe portato a nulla."

vernon lee da` vita a una serie di ritratti di luoghi in cui citta` e scampoli di paesaggio rivelano la fisionomia di esseri viventi, si animano, traggono linfa vitale da leggende lontane, storie popolari, cronache dimenticate. gli antichi dei e i miti ritornano messaggeri di un`antica carica istintuale, di un ineludibile senso del destino che fatalmente li porta a entrare in collisione con il mondo regolato da leggi ispirate da piu` recenti religioni. come dionea che, riemergendo dagli abissi del tempo, fa affiorare negli uomini quella liberta` pulsionale del trasporto amoroso che il vivere civile ha represso.
