
la scienza del xx secolo ha modificato per sempre la nostra comprensione della realta, anche se siamo ben lontani dal poter affermare che questa realta abbia un senso (forse non accadra mai). eppure, e grazie alla meccanica quantistica che il pensiero puo dirsi per la prima volta libero di percorrere strade veramente ignote. a coltivare quello shock permanente, fatto di "stupore e vertigine", e carlo rovelli che, dalle "sette brevi lezioni di fisica", con leggerezza si muove fra gli abissi speculativi della relativita quantistica, senza paura di toccarne il fondo - anche perche quel fondo, secondo lui, non esiste. "elettroni e mente, sassi e leggi, giudizi e galassie non sono di natura essenzialmente diversa gli uni dagli altri. sono nozioni che si illuminano a vicenda". di questo continuo gioco di specchi e fatto il mondo, e per comprenderlo in tutta la sua complessita, per vederne la coerenza e "sentire che e la nostra casa", scrive rovelli, bisogna fare un salto ulteriore e accogliere l`incertezza che e al cuore della conoscenza, quella che porta all`"eguaglianza di tutte le cose". come il personaggio di un racconto del zhuangzi - uno dei grandi libri dell`antichita - che dopo aver sognato di essere una farfalla "svolazzante e soddisfatta della sua sorte" non sa piu se e stato lui a sognare la farfalla o e la farfalla a sognare lui.












