il destino di art kane e della sua fama e` piuttosto singolare nel panorama della fotografia americana e internazionale della seconda meta` del novecento. nell`evocare oggi il suo nome, accade - e con immeritata frequenza - di imbattersi nello sguardo interlocutorio di chi dubita di averlo mai udito prima. eppure, se proverete a mostrare alle stesse persone certe sue immagini, quegli sguardi si accenderanno, riconoscendo subito alcune celebri icone gia` viste pubblicate su giornali, riviste, o forse stampate in formato poster e appese alle pareti di qualche locale. non occorrono ulteriori prove per dimostrare quanto le fotografie di art kane abbiano superato la popolarita` del loro autore, diventando parte di un immaginario popolare legato soprattutto al mondo della musica pop, rock e jazz (etichetta questa che gli va senz`altro stretta), ma anche alla moda e ai temi sociali e politici che hanno infiammato la coscienza civile degli stati uniti intorno agli anni sessanta. kane e` stato un mito nei decenni settanta e ottanta per moltissimi fotografi, anche di qua dall`oceano, che ne ammiravano l`approccio libero e visionario all`image making all`uso della fotocamera: valga per tutte la testimonianza di franco fontana, che ne sarebbe divenuto con gli anni grande amico, raccolta per l`occasione in una videointervista da guido harari, fotografo anch`egli, formatosi sulle immagini di kane e oggi tra gli artefici dell`appassionata opera di recupero del suo archivio che ha reso possibile questa mostra.