
giovanni moro e` il figlio di aldo. ma questo non e` un libro autobiografico. l`autore riflette sugli anni settanta, in cui la sua vita e` cambiata, guardandone l`irrimediabile complessita`. un decennio in cui non sempre si capisce chi siano i buoni e chi i cattivi, in cui comportamenti giustificati facilmente tralignano, in cui il confine fra uso della forza e ricorso alla violenza e` spesso labile e quelle che appaiono buone cause a ben guardare possono non esserlo. non riuscire a capire quel periodo troppo tormentato, terribilmente violento, comporta il non capire l`oggi che ne deriva strettamente, sia dal punto di vista politico e sociale che da quello delle biografie dei singoli viventi.