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tre eccezionali firme - galiani, lorenzi e paisiello -, portarono nell`ottobre del 1775 sul palcoscenico del teatro nuovo una famosa commedia in musica, il "socrate immaginario". una napoli intelligente che trova nella grazia e nella follia del sorriso la sua chiave di interpretazione del mondo, riuscendo con lo sbuffo di una risata amara a rasciugare il tragico dalle sue lacrime e a restituirgli echi forse ancor piu` struggenti. con i "prolegomeni al socrate immaginario", e un altrettanto acuto esercizio d`ironia, roberto de simone propone la sua rilettura dell`opera originale. nasce cosi` un testo che e` surreale luogo narrativo in cui due opere teatrali, con antica intelligenza napoletana, conversano tra loro in un`armonia quasi alchemica.