i testi di fedro qui presentati costituiscono la piu` antica raccolta di favole che ci sia mai giunta. in queste brevi storie, raccontate in forma scarna ma incisiva, rivive una morale pessimistica di tradizione esopica, che vede nell`uomo una belva, per se` e per gli altri, e nel mondo la giungla in cui vive e prospera. ne nasce un senso di scempio, di denti aguzzi che straziano le carni, di orribili gole spalancate, di un penoso e inutile dibattersi della vittima, serrata da artigli crudeli. in questo modno lacerato, dai rilevanti connotati romani, fedro cerca un`ancora di salvezza, e la trova nella poesia.