
e` tradizione considerare la fisica la regina delle scienze, e secondo questo libro cio` che la caratterizza in particolare e` labellezza. ma di che tipo di bellezza si tratta, e come la si puo` apprezzare senza avere anni di studio specialistico alle spalle? chi vorra` addentrarsi in queste pagine si trovera` a intraprendere un singolare viaggio nell`affascinante universo della fisica, accostandosi nel modo piu` semplice possibile (ma non semplicistico) ad argomenti via via piu` avanzati, dalla conservazione dell`energia ai frattali, dal bosone di higgs alla relativita` einsteiniana.

la comunicazione ambientale e` un campo di studi sempre piu` importante sia nella letteratura scientifica che nella realta` che ci circonda, in quanto sta assumendo rilevanza negli ambiti politico, aziendale, giornalistico, scientifico e persino in quello artistico. il volume vuole fornire, per la prima volta in italia, una bussola teorica e pratica, dando un quadro chiaro delle teorie e della storia di questa disciplina, che include ecologia, transizione energetica, cambiamento climatico, obiettivi di sostenibilita` aziendali.

il progetto che ha avviato questo libro e` semplice: ho chiesto a un certo numero di autori e autrici di raccontare (in modo piu` o meno ampio, a loro discrezione) esperienze di viaggi di formazione alle quali essi stessi avevano fatto cenno in occasioni pubbliche (convegni, seminari, gruppi di studio), senza pero` approfondirle con racconti veri e propri. nel libro s`incontrano molti luoghi e idee legate al viaggio: paesaggi della pianura padana col torrente samoggia; strade di milano, memoria viva di storia recente; villaggi rurali in india; genova, cuba, cammino di santiago; diari di bordo degli esploratori del `500; faafu-magoodhoo e arcipelago delle maldive; lisbona e isola di lanzarote; regioni del corno d`africa; citta` della cina; parigi e disneyland paris; costa brava e altopiano di bettelmatt; l`antropocene come riflessione sul clima; palestina e niger; harward e l`universita`; tel aviv e gerusalemme dove incontrare e capire; la versilia e la sua pineta come luoghi di ricerca di senso. i racconti delle esperienze di viaggi e di formazione presenti nel libro sono realizzati dall`interno delle esperienze stesse: gli autori e le autrici ripercorrono territori di conoscenza che hanno lasciato tratti di formazione in loro. ciascuno si muove nel proprio ambito disciplinare e scientifico (pedagogia, estetica, storia, antropologia, geografia, psicologia, narrativa) per misurarsi con il viaggio e racconta una parte di mondo vicina o lontana. dopo aver oltrepassato citta`, oceani, atmosfere, storie e confini; dopo aver percorso strade e incontrato persone, ora gli scritti, qui raccolti, rendono trasmissibili le esperienze di viaggi compiute. i territori sono stati interpretati e disegnati come nuove mappe metaforiche di conoscenza; sono stati raccontati affinche` possano essere formativi non solo per chi li ha percorsi e studiati ma anche per chi leggera`. il libro si rivolge a insegnanti, a studiosi di pedagogia e ai lettori interessati a trovare nuovi sguardi poss

a partire da una prospettiva storico-culturale, giuseppina de nicola descrive le evoluzioni storiche che segnano i principali cambiamenti sociali e culturali nelle diverse epoche a partire dal periodo protostorico fino alle problematiche della contemporaneita`. con un grande lavoro di sintesi, l`autrice coglie il particolare e il generale, e ci rivela aspetti sul sistema familiare, le pratiche matrimoniali, i valori e i costumi, accentuandone le sfumature e mostrandone la complessita`.

il termine mizuko viene tradotto letteralmente con bambino d`acqua, e nella cultura giapponese rappresenta l`anima dei bambini abortiti. l`immaginario vede gli spiriti dei bambini radunarsi lungo il fiume dei morti, incapaci di attraversarlo perche` i demoni impediscono loro di salire sulla barca che conduce al di la`; su questa riva grigia le piccole anime giocano e cercano di costruire degli stupa con i sassi del fiume, cosi` da accumulare meriti e raggiungere l`altra sponda del fiume o una rinascita immediata; immancabilmente i demoni arrivano e distruggono senza pieta` le costruzioni, e immancabilmente i piccoli spiriti ricominciano da capo. e un`immagine estremamente triste: la piccola anima e` rappresentata sola, spesso dimenticata dai genitori e incapace di liberarsi da questo luogo di pena, per certi versi simile al limbo cristiano, a meta` tra la vita e la morte. nelle diverse preghiere e composizioni in cui questa credenza puo` essere rintracciata, a un certo punto entra in scena il bodhisattva jizo, divinita` estremamente popolare in giappone, che distrugge i demoni e salva i piccoli dal loro stato di tristezza e miseria. questi culti, raccolti sotto il nome generico di mizuko kuyo, si sono sviluppati a partire da tradizioni antiche, e rispetto a esse hanno subito un notevole slittamento di significato; essi inoltre non fanno riferimento a un`unica particolare tradizione religiosa, ma sono in qualche modo trasversali rispetto alle varie correnti contemporanee. l`analisi di una realta` cosi` lontana rispetto al nostro panorama culturale vuole provare a spostare la riflessione su un altro piano, e cercare di vedere come affrontare la problematica dell`aborto da una angolazione diversa. l`intento e` dimostrare che esiste un modo di rapportarsi al problema che non e` solo quello di una negazione del diritto o del lutto; al contrario, partendo dall`assunto che il diritto all`aborto e` irrinunciabile, si cercano soluzioni, modalita` di mediazione del dolore che