il progetto che ha avviato questo libro e` semplice: ho chiesto a un certo numero di autori e autrici di raccontare (in modo piu` o meno ampio, a loro discrezione) esperienze di viaggi di formazione alle quali essi stessi avevano fatto cenno in occasioni pubbliche (convegni, seminari, gruppi di studio), senza pero` approfondirle con racconti veri e propri. nel libro s`incontrano molti luoghi e idee legate al viaggio: paesaggi della pianura padana col torrente samoggia; strade di milano, memoria viva di storia recente; villaggi rurali in india; genova, cuba, cammino di santiago; diari di bordo degli esploratori del `500; faafu-magoodhoo e arcipelago delle maldive; lisbona e isola di lanzarote; regioni del corno d`africa; citta` della cina; parigi e disneyland paris; costa brava e altopiano di bettelmatt; l`antropocene come riflessione sul clima; palestina e niger; harward e l`universita`; tel aviv e gerusalemme dove incontrare e capire; la versilia e la sua pineta come luoghi di ricerca di senso. i racconti delle esperienze di viaggi e di formazione presenti nel libro sono realizzati dall`interno delle esperienze stesse: gli autori e le autrici ripercorrono territori di conoscenza che hanno lasciato tratti di formazione in loro. ciascuno si muove nel proprio ambito disciplinare e scientifico (pedagogia, estetica, storia, antropologia, geografia, psicologia, narrativa) per misurarsi con il viaggio e racconta una parte di mondo vicina o lontana. dopo aver oltrepassato citta`, oceani, atmosfere, storie e confini; dopo aver percorso strade e incontrato persone, ora gli scritti, qui raccolti, rendono trasmissibili le esperienze di viaggi compiute. i territori sono stati interpretati e disegnati come nuove mappe metaforiche di conoscenza; sono stati raccontati affinche` possano essere formativi non solo per chi li ha percorsi e studiati ma anche per chi leggera`. il libro si rivolge a insegnanti, a studiosi di pedagogia e ai lettori interessati a trovare nuovi sguardi poss
dov`e` oggi l`antropologia? e dove sta andando? e dentro o fuori dalle accademie? e nelle agenzie internazionali, nelle sale di regia dello sviluppo economico o nelle case dei cittadini? e, soprattutto, in che direzione si sta muovendo? i saggi qui pubblicati tentano di rispondere a tali quesiti o di abbozzarne almeno una prima formulazione. sono ricorrenti i dibattiti sulla crisi dell`antropologia cosi` come su quella di altri settori scientifici. le discipline sono in transizione e allo stesso modo anche i loro cultori e le stesse questioni che sorgono all`interno di ogni disciplina modificano la stessa; e queste nuove modifiche, configurazioni di tematiche e corrispondenti teorie, nuovamente trasformano la disciplina nella sua identita`. in questo senso, l`antropologia segue l`inevitabile cammino di ogni altro ambito scientifico come la sociologia, le scienze politiche, l`economia. ma siamo sicuri che l`antropologia sia semplicemente una disciplina? o e` immanente all`antropologia l`essere altro da se stessa nel suo limite di disciplina? l`antropologia e` sempre stata in crisi, e questa e` la sua fortuna, e ora probabilmente si trova proiettata su una dorsale: oggi e` chiamata a compiere delle scelte che riguardano la definizione della sua piu` profonda identita`.