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venticinquenne squattrinato con la passione per il cinema, alex merisi vive a tokyo da due anni con un visto di studio. lavoretti saltuari come fotografo a cameraman gli permettono di sbarcare il lunario, ma non colmano certo il vuoto che ha spinto un ragazzo italiano cresciuto in inghilterra e rimasto presto orfano di madre a cercare nella terra del sol levante l`opportunita` di costruirsi un futuro. poi, all`improvviso, alex riesce a mettere le mani su una grossa somma di denaro, che potrebbe cambiargli la vita. l`inaspettata ricchezza coincide con la sua prima occasione di fare l`aiuto regista in produzioni cinematografiche giapponesi, naturalmente partendo dal gradino piu` basso, quello dei film a luci rosse. comincia cosi` il viaggio iniziatico di alex nel ventre di una tokyo d`inizio millennio tenebrosa e tentacolare, che in breve tempo lo inghiottira`, trascinandolo nel gorgo dell`"acqua torbida", della pornografia. un universo popolato da personaggi tanto demoniaci quanto, a tratti, infantili e giocosi: tatuatori che sono anche maestri di vita, esponenti della yakuza. e da donne immortalate spesso in situazioni estreme, figure femminili che incarnano, con le loro stridenti contraddizioni, le diverse anime di una civilta` dove il contrasto fra luce e ombra risulta talvolta accecante: ed ecco emergere quindi la malinconica arrendevolezza di aya, il doloroso coraggio di megumi, la granitica saggezza di tomomi.
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l`ultimo giorno di maggio del 2013, pierdante piccioni, primario all`ospedale di lodi, finisce fuori strada con la macchina sulla tangenziale di pavia. lo ricoverano in coma, ma quando si risveglia, poche ore dopo, il suo ultimo ricordo e` il momento in cui sta uscendo dalla scuola dove ha appena accompagnato il figlio tommaso, nel giorno dell`ottavo compleanno. precisamente il 25 ottobre 2001, dodici anni prima della realta` che sta vivendo. a causa di una lesione alla corteccia cerebrale, dodici anni della sua vita sono stati inghiottiti in un buco nero, riportandolo indietro nel tempo, quando in italia c`era la lira e la crisi economica pareva lontana, persino impensabile, mentre la rivoluzione digitale che sta cambiando il mondo era appena agli albori e nessuno parlava di post su facebook o video su youtube. all`improvviso pierdante piccioni e` diventato un alieno, incapace di riconoscere le sue cose, le sue abitudini, addirittura se stesso in quel volto invecchiato che gli restituisce lo specchio e in cui a stento ritrova la propria immagine. attorno a lui tutto e` cambiato: i figli non sono piu` due bambini di otto e undici anni, ma due maschi adulti, con la barba e gli esami all`universita`, mentre la moglie sembra un`altra donna, con le rughe e i capelli corti che hanno cambiato colore. come potra` riprendersi la propria vita?
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palermo come beirut. bombe, mitra, pistole, un arsenale da guerra per lo scontro tra clan mafiosi che insanguina la citta` dal 1979 al 1986, con un bilancio terribile: mille morti, 500 vittime per strada, altre 500 rapite e scomparse, lupara bianca. una "mattanza", mentre il resto d`italia vive l`allegra frenesia degli anni ottanta. la "milano da bere". e la palermo per morire. l`escalation comincia il 23 aprile 1981, quando viene ucciso stefano bontade, "il falce", potente boss di cosa nostra. e un omicidio dirompente, che semina il panico nelle file delle piu` antiche famiglie mafiose, ribaltando gerarchie, alleanze, legami d`affari. centinaia di altri morti seguiranno. quasi tutti per mano dei corleonesi di toto` riina e bernardo provenzano e dei loro alleati, i greco, i brusca, i marchese: i boss in ascesa, che tramano, tradiscono, ingannano, uccidono per dominare il campo degli interessi: droga, appalti pubblici, armi, soldi. tanti soldi. non e` solo una guerra interna alla mafia. nel mirino dei killer, anche uomini con la schiena dritta al servizio delle istituzioni, come piersanti mattarella e pio la torre (alfieri del "buon governo" e di una politica efficace e pulita, contrapposta alle collusioni di vito ciancimino e alle ambiguita` di salvo lima), boris giuliano, cesare terranova, gaetano costa, carlo alberto dalla chiesa, rocco chinnici, ninni cassara`, e altri poliziotti e carabinieri, magistrati, giornalisti, medici, imprenditori che non si sono piegati alle intimidazioni.
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"quando, dopo la sua morte, ho letto il diario che aveva custodito nel segreto per tutta la vita, mi e` parso di avere una percezione piu` chiara del tormento che ha dilaniato per decenni mio padre fascista, prigioniero a coltano dopo aver combattuto, ventenne o poco piu`, dalla parte dei `ragazzi di salo``. ho capito che cosa abbia rappresentato per lui il dolore di essere stato internato in quel campo per i vinti della rsi vicino alla `gabbia del gorilla` in cui era rinchiuso ezra pound. ho capito quanto abbia sanguinato il suo cuore di sconfitto, di `esule in patria` nell`italia in cui era un borghese integrato, maniacalmente attaccato alla civilta` delle buone maniere, ma covando il sentimento di un`apocalisse interiore da cui non si sarebbe mai affrancato. ho capito quanto sia stata aspra e dolorosa la mia rottura con lui e quanto mi pesi, ancora oggi, il fardello di una riconciliazione mancata. allora ho pensato che fosse giunto il momento di raccontare, con i miei occhi e il mio modo di sentire le cose della vita, chi fosse mio padre fascista e cosa pensasse nell`italia che non credeva piu` nei miti in cui lui era cresciuto. che rapporto ricco e difficile avesse instaurato con i suoi figli. che cosa abbia significato per me essere figlio di un fascista, e vergognarsi di avere provato vergogna per i padri che abbiamo tradito andandocene da un`altra parte, e che invece hanno vissuto con dignita`, coraggio e coerenza la loro solitudine."
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che cosa ci fa un morto ammazzato nella sonnacchiosa montefosca, sperduto paesino alle pendici delle alpi friulane? drago furlan, l`ispettore incaricato del caso, ha una bella gatta da pelare: ormai abituato a prendersi cura del suo orto e a verbalizzare multe per divieto di sosta, non indaga su un omicidio da quasi vent`anni. e quello di montefosca, in piu`, e` un omicidio davvero strano: la vittima, uccisa con un colpo di pistola in mezzo alla fronte, e` un anziano di cui nessuno sembra conoscere l`identita`. drago, fisico alla ernest hemingway e metodi da ispettore contadino, e` costretto a indossare di nuovo i panni del detective: ma e` un po` arrugginito, e i montanari ("montanari... lupi mannari", come gli ricorda sempre sua madre, la vulcanica signora vendramina, perfetto prototipo della `mame furlane`), con la loro aspra riservatezza, non gli rendono certo il compito facile. tra soste in osteria annaffiate da `tajut` di ottimo vino, partite dell`amata udinese e gite in moto guzzi con l`eterna fidanzata perla, l`ispettore scopre che quei luoghi che tanto ama, al confine tra italia e slovenia, custodiscono segreti inconfessabili. la primavera che scioglie le nevi comincia a far riaffiorare anche i fantasmi di un passato lontano.
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cosa unisce un cinquantenne in crisi e un vecchio mago? cosa lega il destino di due donne nate a migliaia di chilometri di distanza? e perche` e` necessario partire per fare chiarezza? gilberto, un uomo come tanti, con un presente incerto - un lavoro che ha smesso di piacergli, figli grandi, una moglie nel frattempo divenuta ex - e un futuro che si stringe in un nodo scorsoio decide di "sottrarsi all`obbligo di avere un destino" e parte per un viaggio tanto lungo quanto lento. a fargli compagnia le domande che si pone in modo assillante e un compito che si e` dato per mettersi in movimento: consegnare un pacchetto, ritrovato per caso, alla persona cui era stato spedito anni prima. la sfida piu` grande in ogni viaggio e` scoprire e accettare se stessi, ma gilberto e` fortunato: a far da controcanto alle sue cervellotiche riflessioni c`e` la praticita` e la simpatia di un compagno d`avventure eccezionale e inaspettato. una presenza capitata per caso nella vita di gilberto e diventata il polo intorno a cui ruotano le sue giornate. a piedi e su una chiatta, a cavallo e in bici, sul cassone di un furgoncino malmesso, lungo gli antichi sentieri dei viandanti, i due amici incontreranno uomini e donne ospitali, generosita` inattese e delusioni sferzanti e, tra peripezie e colpi di scena, scopriranno passo dopo passo il senso della loro avventura. fino a quando, a sparigliare le carte, gilberto incontrera` l`amore. giovanni e franz raccontano un viaggio e un punto d`arrivo che e` solo e sempre un nuovo inizio.
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anno 2053. vittima di un incidente stradale dalla dinamica quantomeno grottesca, antonio martignoni si ritrova in paradiso dove, accudito da una bellissima signora in blu ed esaminato da un burocrate celeste con le sembianze di jean-paul sartre, inizia a poco a poco a familiarizzare con la sua nuova ed eterna condizione. finche` la direzione decide di affidargli un "compito importante": raccontare per iscritto, in un file word, la storia della propria vita, che diventera` uno dei "messaggi nella bottiglia" lanciati dal cielo agli uomini rimasti sulla terra. grazie al fortunoso ritrovamento del file, sepolto in un vecchio computer, apprendiamo che martignoni, all`eta` di 36 anni, pensava di farla finita. in preda alla disperazione, aveva intrapreso la sua ultima escursione nelle montagne tanto amate, quando un altro tragico e provvidenziale incidente gli apre una breccia verso il futuro, nella quale si lancia d`istinto: travolto dal desiderio di "spiare dio da vicino", decide di trascorrere la seconda parte della sua vita come finto prete. prima parroco di una sparuta comunita` di montanari devoti e turisti ai piedi del monte rosa, poi pastore di 3500 anime in una milano sospesa, surreale, angosciata per la misteriosa sparizione dei propri cittadini piu` anziani, "don" antonio vive la sua missione tormentato dal senso di colpa, ma anche animato dalla ferma volonta` di non tradire il suo fiducioso e inconsapevole gregge...
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mettiamo che uno scrittore voglia raccontare la favola di cenerentola e mettiamo che questo scrittore sia chuck palahniuk, quale storia ci capiterebbe tra le mani? la storia di penny harrigan, giovane impiegata dall`aspetto scialbo e i desideri opachi che passa le sue giornate a servire caffe` in un ufficio di avvocati. e li` che un giorno incontra cornelius linus maxwell, bellissimo, ricchissimo, divorziatissimo. sorprendentemente maxwell la invita a cena e a un dopo cena nella suite di un albergo da miliardari ed e` qui che, taccuino alla mano, le fa sperimentare il piu` alto grado di piacere. tutto magnifico, vero? non esattamente, perche` penny scopre presto di essere la cavia per il collaudo di una linea di "sex toys only for ladies" che maxwell sta per lanciare, chiamata "beautiful you". e un successo planetario dalle conseguenze devastanti: famiglie distrutte, bambini abbandonati, uomini ignorati, donne inchiodate alla dipendenza pressoche` ininterrotta dai fantastici, e micidiali, giocattoli di maxwell. e penny? decidera` di essere complice del piu` grande spacciatore di piacere mai esistito o provera` a salvare il mondo dalla sua dipendenza cieca da prodotti genialmente confezionati?
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d`estate, lungo il sentiero che sale alla pista, il piccolo armin trema ogni volta ripensando a quel sogno strano: una vipera enorme che lo guarda negli occhi, lui che corre scappando in discesa piu` veloce che puo` e, quando si gira, la vipera sempre piu` vicina. e solo un incubo, ma ha scoperto che d`inverno, venendo giu` da li` con la slitta, non gli succede. il nonno gli ha detto che se c`e` neve perterra le vipere non ci sono. sulla slitta quel ragazzino si sente al sicuro, ci scende tutti i giorni dal maso, tra prati e boschi, fino in paese, per andare a scuola. impara a fare le curve, a controllare il mezzo, a distendersi sui rettilinei per andare piu` forte; e` li` che nascono le prime gare con gli altri ragazzi, e` li` che scopre di essere il piu` veloce. trent`anni dopo, armin zoggeler con lo slittino ha gareggiato sulle piste di tutto il mondo, conquistando trofei e medaglie, divenendo uno degli atleti italiani piu` vincenti di sempre. con il suo fisico perfetto, lo sguardo da duro e la fama di imbattibile, armin e` il campione che non tradisce emozioni, lo sportivo che ha fatto della dedizione al lavoro una ragione di vita. ed e` stato premiato. ma anche lui ha esultato, ha pianto, ha avuto paura. anche lui si e` messo nei guai, ha litigato, ha pregato. dopo aver vinto a sochi 2014 la sesta medaglia in sei olimpiadi consecutive, il grande slittinista si racconta in queste pagine.
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la nostra cultura e` ossessionata dalla ricerca della felicita`, per raggiungere la quale basterebbe, secondo la maggior parte dei manuali di self-help, pensare positivo, allontanando dalla mente gli spettri della tristezza e dell`insuccesso. tuttavia, ben pochi dei numerosi vantaggi della vita sembrano in grado di migliorare il nostro umore: la ricchezza, per chi ce l`ha, non e` necessariamente sinonimo di felicita`; amore, famiglia e lavoro sono spesso fonte di gioia ma anche di una notevole quantita` di stress. siamo dunque condannati a una ricerca infruttuosa? e se fosse il nostro sforzo costante di essere felici a renderci cosi` frustrati? secondo oliver burkeman, giornalista inglese, sono proprio i nostri continui tentativi di eliminare tutto quanto e` negativo, l`incertezza, il fallimento, la malinconia, a farci sentire cosi` insicuri, ansiosi, infelici. al contrario, accettare l`insuccesso e aprire il nostro orizzonte all`idea della morte puo` aiutarci a stare bene e, soprattutto, a capire cosa intendiamo per felicita`. in queste pagine, burkeman ci presenta un insolito gruppo di persone, psicologi sperimentali e buddisti, esperti di terrorismo, maestri spirituali, consulenti aziendali, filosofi, che condividono un`unica e sorprendente prospettiva sulla vita: il "pensiero positivo" e l`ottimismo incrollabile non sono la soluzione, ma una parte del problema, ed esiste una "via negativa" alla felicita` e al successo.
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una bellissima ragazza poco piu` che ventenne viene trovata morta in una casa del popolare quartiere milanese di greco, in zona naviglio martesana. non ci sono dubbi: e` stata assassinata. e facile risalire all`identita` della vittima: carolina detta lina, in arte wilma, una mondina che aveva abbandonato i campi per dedicarsi al mestiere piu` antico del mondo, svolgendo la sua nuova professione al chiaravalle, una casa chiusa a due passi dal duomo. ma chi l`ha uccisa? il compito di scoprirlo spetta al commissario capo mario arrigoni, attraverso un`indagine che lo mette a contatto con il mondo torbido e triste della prostituzione, all`epoca ancora concentrata nei cosiddetti "casini". gli interrogatori portano davanti al commissario un variegato campionario di umanita`: una splendida collega di carolina, una pittoresca maitresse, tenutari di case, ruffiani, giovani innamorati, imprenditori, professionisti, tutti legati a doppio filo con l`esistenza della vittima. dopo una serie di avvenimenti che mettono a dura prova anche la saldezza morale dell`integerrimo commissario, il caso si risolve grazie a un paio dei suoi famosi colpi di genio. ma il finale liberatorio non e` immune da ombre, che, ancora una volta, rivelano come spesso la cattiveria del mondo e il suo contraltare siano ineluttabilmente intrecciati.
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vista dagli stati uniti, l`italia fa notizia perche` e` quel piccolo paese dove approdano ondate di disperati, costretti ad attraversare il mediterraneo per fuggire a devastazioni molteplici: l`avanzata dello stato islamico, le guerre civili, la miseria. la germania e` un colosso economico dai piedi d`argilla, prepotente e timida al tempo stesso, incapace di dare all`europa un progetto nuovo, forte e convincente. la nato si riarma per far fronte a vladimir putin, ma gli europei hanno altro a cui pensare: i figli senza lavoro o sottopagati, i tagli alle pensioni, i servizi pubblici in declino, l`insicurezza sociale. non sta molto meglio la "mia" america. dopo sei anni di crescita, la maggioranza continua a pensare che "il paese e` sulla strada sbagliata". anche qui molti giovani, pur avendo sbocchi professionali migliori dei loro coetanei in europa, non possono aspirare al tenore di vita dei genitori. pesa anche la perdita di una missione. la nazione leader non crede piu` possibile una pax americana nel mondo. insomma, siamo i primi testimoni di un evento epocale, la fine del dominio dell`uomo bianco sul pianeta. il pendolo della storia torna dove l`avevamo lasciato cinque secoli fa, quando il baricentro del mondo era cindia, l`area piu` ricca e avanzata, oltre che piu` popolosa. ma il pendolo della storia e` lento. siamo ancora in uno di quei periodi instabili e pericolosi in cui l`ordine antico sta franando e del nuovo non c`e` traccia.
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e una sera di luglio del 2007, quando alfredo corchado, giornalista messicano, riceve una telefonata da un investigatore americano in contatto con informatori all`interno di alcuni dei piu` violenti cartelli messicani della droga: qualcuno lo vuole morto e lui ha appena ventiquattr`ore di tempo per scoprire se la minaccia e` reale. figlio di una terra in cui i potenti sono di rado messi sotto esame, corchado non ha mai avuto paura di lavorare a inchieste su temi scottanti come la corruzione all`interno del governo, gli omicidi di donne a ciudad jua`rez e gli spietati cartelli della droga. uno dei suoi ultimi reportage riguarda un gruppo paramilitare nato da una scissione del cartello del golfo: li chiamano los zetas e controllano alcune delle principali vie di distribuzione usate dal narcotraffico nel nord del paese. sono proprio loro, secondo la sua fonte, a volere la morte di corchado che, invece di rifugiarsi al sicuro negli stati uniti, decide di scoprire cosa si nasconde dietro quelle minacce. comincia cosi` il viaggio di un uomo che, mentre lotta per salvarsi, cerca di comprendere la complessa situazione del suo paese: un paese di contrasti estremi, in cui la disuguaglianza e l`ingiustizia rimangono problemi enormi. anche dopo le elezioni del 2000, che per la prima volta hanno portato al potere il partito di opposizione, le opportunita` di un`evoluzione democratica sono rimaste in larga parte disattese...
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energico e poetico interprete della grande tradizione narrativa americana, bruce springsteen ha lasciato una traccia profonda nella storia del rock per la straordinaria capacita` di raccontare con le sue canzoni storie, personaggi, ambienti. e anche quando ha rivolto l`attenzione su di se` e sulla propria vita ha sempre preferito affidare le sue idee ai dischi, piu` che intrattenersi con i media. ma ogni volta che ha concesso un`intervista, il risultato e` stato sorprendente, per il coraggio con cui ha rivelato al grande pubblico il tormentato mondo interiore di un artista che non smette di interrogarsi sul proprio ruolo nella societa`, sul rapporto con i "ragazzi" della e street band, sul legame "familiare" con la fedele e nutrita comunita` dei suoi fan e sulla profonda contraddizione che si e` aperta oggi fra realta` statunitense e "sogno americano". in questa ampia raccolta di interviste rilasciate nell`arco della sua ormai ultraquarantennale carriera, springsteen ripercorre il suo laborioso processo di formazione personale e artistica, strettamente intrecciato a passaggi cruciali della storia americana della seconda meta` del secolo scorso. in contrasto con lo stereotipo del rocker naif, grezzo se non addirittura superficiale e ambizioso, springsteen si dimostra musicista di spessore, lucido e coerente, con una forte tensione morale e politica, perfettamente consapevole delle proprie responsabilita` nei confronti del pubblico e delle trappole insite nell`industria musicale e nella cultura del successo.
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"ormai non ti scappo": fu cosi` che manlio mi saluto` a fine serata, qualche ora dopo che ci eravamo conosciuti. e anche se ero gia` cotto di lui, questa sua uscita non me l`aspettavo proprio. nella mia testa frullava di tutto: e adesso che faccio, lo bacio?" roma, giugno 1996, lo struscio del venerdi` sera. camuffato all`interno di un`uscita di gruppo, c`e` un appuntamento combinato. i due ragazzi si sorridono, si piacciono. ma se a vent`anni la passione puo` esplodere facilmente, poi pero` passa con altrettanta rapidita`: la storia tra claudio e manlio non sopravvive neanche all`estate. eppure nell`istante in cui si dicono "restiamo amici" comincia a nascere tra loro qualcosa che li cogliera` di sorpresa: l`amore di una vita. dal primo appuntamento alle pause di riflessione, passando per le notti abbracciati, i tradimenti, la gelosia: potrebbe essere la storia di tanti altri ventenni, ma nel 1996 le giovani coppie omosessuali che vivono il loro rapporto alla luce del sole sono poche. "non c`erano modelli da indicare ai nostri genitori per spiegargli: ecco, io sono come loro. gli unici modelli di riferimento che avevamo eravamo noi stessi: bisognava convincere tutti che la nostra vita sentimentale sarebbe stata uguale a quella degli altri, e prima ancora dovevamo convincercene da soli." "e il cuore salta un battito" e` l`istantanea di quel momento magico, tra i venti e i trent`anni, in cui si vive in bali`a delle emozioni ma, al tempo stesso, senza rendersene conto, si gettano le basi della vita.
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aspirante poeta, ivan e` diventato famoso per aver scritto "la resurrezione della carne", una serie tv sugli zombi. la sua vita, nonostante "il successo", e` una calma piatta. vive passivamente, si lamenta del mondo con cinismo e arguzia. conosce giovanna, se ne innamora, e presto hanno un figlio. ma un evento tragico e imprevisto cambia fatalmente il corso delle cose. la felicita` vera, completa, appena trovata, e` spazzata via in un colpo solo e ivan si ritrova molto simile ai non morti della sua serie televisiva: "chi e` stato morso dai resuscitati diventa come loro. agisce in automatico per il raggiungimento di un unico osceno obiettivo". la ricerca della verita` sulla tragedia che gli ha sconvolto la vita lo guidera` come un`ossessione, portandolo negli ambienti piu` alla moda della citta`. quello che scoprira`, con un catartico colpo di scena, gli aprira` una nuova consapevolezza su di se` e sul mondo. sul bene e sul male.