"il corpo delle donne" e` stato un fenomeno dirompente: il documentario e il libro hanno mostrato a milioni di persone quanto in italia un certo tipo di tv fosse diventato pervasivo e nocivo, e davvero non piu` tollerabile. ma dalla denuncia occorre passare all`azione e lorella zanardo con questo libro racconta come si puo` concretamente lavorare per cambiare i media. e con i media, la societa`. innanzitutto i giovani: sono loro che possono inventarsi il futuro, senza chiedere il permesso alle generazioni che hanno costruito il mondo cosi` com`e`. in centinaia di incontri nelle scuole, zanardo ha conosciuto tantissime ragazze e ragazzi, e proprio dai loro pensieri e dalle loro domande nasce la sua riflessione sul sistema dei media in italia. reclamando una vera e propria ecologia della mediasfera, l`autrice smonta il mito dell`audience, cerca di andare oltre la sterile diatriba sulla "qualita`" televisiva, indaga le responsabilita`, analizza le possibilita` del servizio pubblico e mette al centro del gioco il cittadino spettatore. e con il percorso per il consumo attivo della tv "nuovi occhi per i media", scritto insieme a cesare cantu`, fornisce uno strumento chiaro e accessibile per tutti coloro che non vogliono subire piu` il marketing televisivo, ma intendono riappropriarsi della loro capacita` di comprendere, discriminare, criticare. perche` sono i cittadini consapevoli, pronti a rivendicare i propri diritti che possono cambiare la tv, i media e la societa` tutta.
moltissime ricerche scientifiche ed epidemiologiche segnalano che nel corso degli ultimi trent`anni il tasso di incidenza dei tumori e` aumentato del 40 per cento in paesi come gli stati uniti, la norvegia e la svezia. sempre in questo lasso di tempo la progressione delle leucemie e dei tumori cerebrali tra i bambini e` stato del 2 per cento annuo. come spiegare questa epidemia inquietante, che colpisce soprattutto i paesi "sviluppati"? alla domanda risponde marie-monique robin in questo libro choc, frutto di un`inchiesta condotta per due anni tra america del nord, asia ed europa (anche in italia). nell`appoggiarsi su numerosi studi scientifici, ma anche sulle testimonianze dei ricercatori e dei rappresentanti delle agenzie di regolamentazione, l`autrice dimostra che la causa principale di questa vera e propria epidemia e` di tipo ambientale. in particolare per la presenza di decine di molecole chimiche che hanno invaso il nostro ambito quotidiano e l`alimentazione dalla fine della seconda guerra mondiale. per questo, l`autrice ripercorre l`intera catena produttiva del cibo: dall`utilizzo dei pesticidi nei campi fino all`impiego di additivi e plastiche per uso alimentare nei nostri piatti. nel fare cio` mette a nudo il sistema di valutazione e omologazione dei prodotti chimici, attraverso gli esempi emblematici dei pesticidi, dell`aspartame e del bisfenolo a. e infine descrive le pressioni e le manipolazioni messe in atto dall`industria chimica per mantenere sul mercato prodotti altamente tossici.
e possibile guardare alla depressione, anziche` come a un mostro che ci terrorizza e ci annienta, come a una dimensione emotiva tra le tante, che puo` concorrere al benessere e alla stabilita` personale non meno di quegli stati d`animo che consideriamo di segno positivo, come la gioia e la speranza. e bene convincersi che non si guarisce dal "mal di vivere" perche` e` parte integrante, ed essenziale, della nostra esperienza affettiva. a seguito di una crisi depressiva non e` insolito che si verifichi un sorprendente miglioramento della qualita` della nostra esistenza, perche` e` possibile trasformare i momenti di disperazione e di angoscia in opportunita` di recupero, uscendone fortificati, piu` lucidi e resistenti. depressione e ansia non sono incontrollabili, come tendiamo a credere. al contrario, con adeguate strategie vincenti, si possono affrontare in modo vantaggioso. dunque conviene sperimentare, mettendo in campo la nostra creativita` per trovare "protocolli di cura" personalizzati, continuando a comprometterci energicamente con la vita anche in condizioni di emergenza. le donne, che piu` frequentemente degli uomini si trovano a fare i conti con la depressione, anche per ragioni culturalmente fondate, sanno essere capaci di operare in se stesse e nella loro vita grandi cambiamenti, trasformando un oscuro malessere in una formidabile occasione di riscatto.
venezuela: uno dei posti al mondo dove vivere e` piu` difficile, tra crimine e poverta`. tre membri della popolazione urbana su dieci vivono nei barrios, baraccopoli dove manca tutto. eppure nel paese, oggi, sono 350 mila i bambini e ragazzi a rischio che attraverso la musica trovano un senso alla vita, un riscatto sociale, spesso una professione. a volte, diventano essi stessi star internazionali, come e` accaduto a gustavo dudamel, diego matheuz, edicson ruiz. e il miracolo del sistema, creato da jose` antonio abreu nel 1975 a caracas, e da li` esteso a ogni angolo del venezuela e poi a tutto il mondo. nel 2012 sono 285 le scuole di musica sparse per il paese latinoamericano; si comincia a giocare con le note gia` a due anni, e poi ci sono i corsi nelle carceri e le iniziative dirette ai portatori di handicap. soprattutto, ci sono infinite orchestre, cori, gruppi, per imparare a suonare ma anche per crescere. grazie a generosi sostegni soprattutto pubblici, il sistema puo` contare su una rete capillare di orchestre per bambini e giovani, in cui l`educazione musicale e` completamente gratuita (compresi strumenti, spartiti e, se necessario, cibo e vestiti). e sta diventando un modello non solo per i paesi in via di sviluppo. claudio abbado (che firma la prefazione) ha annunciato che intende portare in italia il "sistema". questo libro racconta la storia di jose` antonio abreu, ma anche di un modello artistico, educativo e sociale valido a tutte le latitudini: la storia di un`utopia realizzata.
paolo fresu ha compiuto cinquant`anni nel 2011. c`era una festa da organizzare e tanti amici da invitare: musicisti, scrittori, uomini di teatro, ma anche amici, concittadini, conterranei. evidentemente, un solo party non bastava. forse per questo e` nato l`incredibile progetto dei "!50 anni suonati": cinquanta concerti in cinquanta diversi luoghi della sardegna in cinquanta giorni consecutivi coinvolgendo negli spettacoli amici e artisti da tutto il mondo, da stefano bollani a ornella vanoni, da uri caine a omar sosa, da ludovico einaudi a sheila jordan. in quasi due mesi di musica, spostamenti, sorprese, emozioni, paolo fresu e` andato alla riscoperta della sua amatissima isola, della sua gente, delle sue bellezze, degli angoli nascosti e di quelli celeberrimi. ha suonato in piazze di paese, miniere abbandonate, spiagge incantevoli, siti archeologici, centrali eoliche, teatri, stazioni ferroviarie. e ha tenuto degli appunti di viaggio, scrivendo di notte dopo i concerti o durante gli spostamenti tra una tappa e l`altra. il risultato e` questo libro, il racconto di un tour eccezionale, ma anche una grandiosa guida della sardegna in cinquanta concerti e innumerevoli storie. un itinerario completo di suggerimenti per mangiare e bere bene, indicazioni di luoghi poco o per niente battuti, approfondimenti sulla storia e le tradizioni di una terra straordinaria, e le testimonianze di alcuni compagni di viaggio (come lella costa, paola turci, ascanio celestini, flavio soriga).
questa e` la grande storia mai raccontata della globalizzazione. i paradisi fiscali sono infatti la faccia meno conosciuta, ma piu` centrale, della rete finanziaria mondiale: solo per fare un esempio, piu` di meta` del commercio mondiale e gran parte di mutui e prestiti passano per questi luoghi, almeno "nominalmente". ogni grande corporation vi svolge continuamente attivita` di routine e i suoi piu` grandi utilizzatori non sono certo terroristi, mafiosi o celebrita`, ma banche. i paradisi fiscali hanno a che fare di norma con l`evasione: dalle leggi, dai creditori, dalle tasse, in sintesi da ogni controllo e verifica democratica; e hanno avuto un ruolo decisivo in tutti i maggiori eventi economici contemporanei, compresa la crisi attuale esplosa nel 2008, fungendo spesso da base per le lobby che hanno spinto a rimuovere i regolamenti finanziari preesistenti e a tagliare le tasse per i piu` ricchi in tutto il mondo. gli hedge fund, goldman sachs, citigroup si muovono continuamente dentro e fuori dal mondo offshore, cosi` come dietro gli scandali di enron, parmalat, lehman brothers, aig si celano i paradisi fiscali. anche la crescita delle corporation e l`esplosione del debito nelle economie piu` avanzate a partire dagli anni settanta e` sostanzialmente una storia che ha a che fare con l`offshore. certo, esistono anche altre cause utili a spiegare i fenomeni, ma senza la comprensione di questo universo di interessi non si puo` capire appieno la storia e l`economia del mondo moderno.
il libro e` il risultato di una inchiesta dentro il cattolicesimo italiano; non pero` quello dei palazzi apostolici, degli intrighi curiali e delle sacre stanze ma quello, molto meno noto e celebrato, della "base", delle parrocchie e degli oratori. tre immagini emergono dal libro. la prima e` quella di un "banco vuoto", ovvero di un paese sempre piu` secolarizzato, in costante allontanamento da quella che e` stata per secoli la "sua" chiesa. marzano racconta la secolarizzazione italiana prima di tutto ridimensionando i dati piu` diffusi sulla pratica religiosa. la seconda immagine e` quella del "fortino assediato". e in questo modo che la gerarchia cattolica vede la chiesa: un`istituzione assediata da ogni lato e intenzionata a resistere a tutti i costi, a non cambiare. la terza immagine e` quella del "piccolo porto sicuro", quello rappresentato dai movimenti ecclesiali, dalle nuove sette cattoliche, la grande novita` della chiesa italiana negli ultimi anni. marzano ha scelto di descriverne in profondita` una delle piu` potenti e attive: i neocatecumenali. il racconto dei molti mesi di partecipazione alla vita del gruppo e` affiancato da quello, spesso drammatico, di alcuni fuoriusciti dall`organizzazione. in mezzo, in preda all`afasia e stritolati dall`immobilismo che ha colpito la grande istituzione nell`impatto con la modernita`, ci sono il clero, le parrocchie, il laicato "normale": un patrimonio umano, culturale e spirituale destinato a un`estinzione forse lenta ma certo inesorabile.
a paolo borsellino piaceva citare liberamente dal giulio cesare di shakespeare una frase secondo cui "e` bello morire per cio` in cui si crede. chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola". e un paradosso terribile che questi vent`anni abbiano condannato proprio lui a morire molte volte, ucciso in innumerevoli versioni da colpevoli sempre diversi. e stato lo stato, lo stato mafia, la mafia stato; il doppio stato. e stato berlusconi, o perlomeno dell`utri. sono stati i servizi. deviati. no, quelli ufficiali. sono stati ciancimino e provenzano. il fatto e` che l`omicidio di borsellino e` ormai diventato uno di quei buchi neri della storia italiana, in cui come in un gorgo si annodano e si raccolgono tutti i misteri, i protagonisti, le inconfessabili verita` di un momento storico e di un paese che ha sempre avuto molto da nascondere, in primo luogo a se stesso. "tale e` stato il destino del nostro eroe; e l`italia non e` un paese per eroi. la ricerca della verita` sul suo assassinio implicava un contributo di onesta`, che e` stata soffocata. difficile che si possa recuperare il tempo perduto, perche` ormai quella stessa ricerca della verita` e` strettamente connessa con la ricerca delle ragioni della disonesta` di chi doveva cercarla. e dunque, diventa un`impresa quasi impossibile." ma quello che e` possibile fare e` scavare nel mosaico sepolto, separare le tessere vere da quelle false, ripulire, rimetterle in ordine e raccontarle.
vandana shiva e` diventata una delle piu` importanti testimonial delle lotte per la difesa dell`ecosistema, contro il saccheggio delle risorse naturali che le grandi corporation da tempo perseguono, senza alcun rispetto per le popolazioni ne` per i luoghi. e una logica drammatica che sta facendo precipitare il nostro pianeta verso una situazione di non ritorno, contro cui si oppone il sapere antico, connesso con la natura e il suo ciclo, delle popolazioni indigene. l`aggressiva politica delle corporation negli ultimi anni ha fatto un salto di qualita`. le multinazionali sempre piu` ricorrono all`uso strutturato della forza, trasformando in senso regressivo i paesi in veri e propri stati militarizzati corporativi come testimoniano quanto sta accadendo nelle zone tribali indiane e l`arresto di numerosi ambientalisti e difensori dei diritti umani. contro questo, in tutto il mondo si sta formando un`altra consapevolezza che pone al centro i diritti di madre terra. in pieno caos, con coraggio e tanto amore, la gente comune, dal basso, sta costruendo una nuova visione del pianeta. questo libro fa il punto proprio sullo scontro in atto tra le due opposte concezioni del mondo.
qualcuno l`ha paragonata a un campo di battaglia. e la maternita` delle donne che lavorano e vorrebbero continuare a farlo senza subire stress e umiliazioni anche quando scelgono di mettere al mondo un bambino. invece, in italia come in nessun altro paese europeo, lavoro e maternita` rischiano di diventare parole inconciliabili. molte che avevano un rapporto di lavoro fisso, tornando in ufficio o in fabbrica, vengono messe nell`angolo e a volte mobbizzate, per spingerle a dimettersi. almeno una giovane mamma su cinque lascia il posto e in molti casi non lo ritrovera`. e ancora peggio fra le precarie, le ragazze dei contratti a termine o a progetto, che per non essere mandate via nascondono il pancione come una colpa e spesso rinunciano alla maternita` perche` non possono contare su uno stipendio stabile ne` su un posto all`asilo nido, spesso irraggiungibile. chiara valentini racconta per la prima volta nel suo complesso questa realta` dura e preoccupante, dando la parola da una parte all`altra d`italia a manager e donne delle pulizie, a pubblicitarie e a operatrici dei call center. ma anche fra le mamme lavoratrici qualcosa si muove. dai siti, dai blog e da nuove associazioni e movimenti chiedono rispetto e diritti, compreso quello della maternita` universale. e cominciano a portare in tribunale aziende e amministrazioni pubbliche che le discriminano perche` madri. prefazione di susanna camusso.
nessuno sa fin dove arrivera` la protesta di occupy wall street. ma una cosa e` certa: si e` ormai innescato il piu` importante movimento progressista in america dagli anni sessanta. questo libro e` la storia di un inizio. la stesura del testo e` il risultato della collaborazione di circa una sessantina di persone (studenti e insegnanti, scrittori e artisti, donne, uomini, persone di colore, bianche, anziane, giovani). molti di loro sono partecipanti attivi del movimento e tutti lo sostengono. si sono dati il nome collettivo di "scrittori per il 99%".
forse in questi anni ci siamo abituati: cose che dovrebbero farci indignare passano sotto silenzio, discorsi che non si dovrebbero sopportare diventano moneta corrente, idee come minimo discutibili vengono invece comunemente accettate. giorgio bocca pero` non si e` mai arreso, e in questo pamphlet alza la voce per denunciare le scorciatoie del pensiero unico, che certo non scomparira` con un cambio di governo e a cui si deve rispondere con un sonoro e liberatorio: "grazie, no!". e se e` ormai quasi un`abitudine anche l`indignazione, anche il cinico e soddisfatto luogo comune secondo cui l`italia e` ormai perduta, vittima delle sue ataviche tare e dei suoi vizi inestirpabili, bocca ci ricorda, con l`autorita` del testimone e la vividezza del grande cronista, che gia` altre volte (ultima la guerra partigiana, cosi` vicina e cosi` preziosa) l`italia fu sul punto di soccombere, ma gli italiani hanno saputo trovare in loro stessi la forza di salvarsi.
la milano di gadda, strehler, testori, la milano di raffaele mattioli che finanzia il censimento del patrimonio artistico della citta`, la milano delle eccellenze internazionali della cultura oggi non esiste piu`. quella milano e` solo un cumulo di rovine: le poche occasioni all`altezza dello splendore del passato si stagliano su un panorama desolante. dalla favola di brera - in attesa da quattro decenni di diventare "grande" - alla disperante parabola di palazzo reale, dal pac al cimac, al casva, fino al museo del novecento, giovanni agosti ripercorre con lucida e veemente passione civile trent`anni di decadenza: luoghi, istituzioni, personaggi e, soprattutto, crimini e misfatti di una cultura milanese che e` lo specchio perfetto della cultura nazionale. "i nomi dei responsabili della situazione in cui ci troviamo io li so: spesso ne stilo gli elenchi, meccanicamente: qualcuno e` morto e qualcuno e` vivo, qualcuno ha agito male consapevolmente e qualcuno no; e c`e` anche chi si e` ravveduto in corso d`opera e ha cambiato cavallo. le ragioni, si vedra`, sono molto varie: la brama di arricchirsi a tutti i costi, la smania di potere, l`assenza di senso di responsabilita` civile, la mancanza di qualita` intrinseche unita alla vanita` o, semplicemente, il desiderio di dare visibilita` scientifica alla propria amante del momento." un pamphlet e una riflessione sui valori morali e culturali che dovrebbero guidare il cambiamento.
ecco l`atteso seguito di "kitchen confidential". dieci anni dopo la pubblicazione del libro in cui venivano rimarcate le idiosincrasie e i pericoli che si nascondevano nell`andare a cena fuori, molte cose sono cambiate nella sottocultura degli chef. con il suo stile sempre graffiante, bourdain mostra quello che si cela nelle cucine, racconta l`attuale pessimo stato della ristorazione, e infine descrive alcuni dei grandi nomi del mondo culinario: david chang, la giovane superstar che ha radicalizzato in questi ultimi anni il paesaggio della cucina (unendo a quello europeo il gusto asiatico), e la tanto venerata alice waters, la cuoca californiana che e` riuscita a far seminare un orto nella casa bianca a michelle obama. il riflesso della crisi economica sul mercato e sugli obiettivi dei grandi cuochi diventa occasione per una valutazione attenta dell`industria culinaria, tra cui l`hamburger e la cultura alimentare che lo sostiene, la pessima qualita` della carne e le sue conseguenze sulla salute umana. la conclusione a cui giunge bourdain e` pertanto "meno carne ma carne migliore", ma pur sempre condita dal suo inarrivabile sarcasmo acido.
di giorgio bocca sono note la vena polemica e la mordace ironia che puntellano con forza i suoi settimanali commenti sulla situazione politica. per l`antiitaliano per eccellenza del giornalismo nostrano e` persino facile mettere alla berlina i tanti protagonisti delle vicende nazionali, quando si ha alle spalle una conoscenza storica degli eventi di prima mano, come per certi versi testimoniano i tanti libri scritti sulla resistenza o sui protagonisti del primo dopoguerra, come la sua biografia su togliatti. in questo libro-antologia e` raccolto in modo organico e sistematico il meglio della sua produzione "storica", articoli che a suo tempo hanno rivoluzionato lo stesso modo di fare inchiesta e quindi il giornalismo italiano, quando bocca si mischiava ai pendolari che al mattino presto si recavano al lavoro nel triangolo industriale o descriveva gli abbacinanti fasti del miracolo italiano. dalla caduta del fascismo alla resistenza, dall`eredita` della dittatura al boom economico degli anni sessanta, dal sessantotto al fattore k., dagli anni di piombo alla fine del fordismo, dalle mafie al leghismo e all`ascesa del berlusconismo: tutti i grandi temi storici e civili che hanno contrassegnato la storia nazionale dal secondo dopoguerra sono qui al centro di un libro straordinario, specchio di antichi mali e al contempo di caduche virtu`.
oltre a essere uno dei piu` importanti scrittori del nostro tempo, jose` saramago e` stato un acuto osservatore della realta`. iscrittosi clandestinamente al partito comunista nel 1969, durante la dittatura di salazar, non ha mai abbandonato l`impegno politico, considerando la propria condizione di scrittore inscindibile dalla coscienza di cittadino. e noto anche per le sue posizioni marcatamente anticlericali, che lo hanno posto al centro di aspre polemiche in patria tanto da indurlo a trasferirsi alle canarie. sempre attento alle novita` e interessato al confronto e al dialogo con il suo pubblico, non si e` fatto cogliere impreparato dall`avvento del digitale e a quasi novant`anni ha aperto un blog, su cui scriveva di tutto: dalle riflessioni sul futuro del pianeta ai propositi per il nuovo millennio, da temi "globali" come la questione degli indios al panico da pandemia per la cosiddetta influenza "suina", dal razzismo nella francia di sarkozy alla tragedia dell`aquila, dai centri commerciali quali nuove cattedrali del consumismo al laicismo come unica arma nei confronti delle ingerenze della chiesa cattolica nel nostro vivere quotidiano. tratta di cio` che lo indigna, ma anche di cio` che ama e rispetta. non puo` mancare poi berlusconi, una questione che viene affrontata come una vera deriva sociale e politica del nostro paese. questo e` l`ultimo quaderno che saramago ha scritto prima di morire e di lasciare un vuoto incolmabile nel panorama culturale mondiale.