
gio coppola ha cinquant`anni, per lavoro legge delle poco affidabili previsioni meteo e ha una vita sentimentale che assomiglia a una giostra. ma la vera rivoluzione arriva quando l`ex moglie parte per lavorare un anno all`estero e lui si ritrova, dopo tanto tempo, a vivere con suo figlio: duccio, nove anni, un concentrato di domande scomode e innocente saggezza. con lui, gio ha sempre avuto un rapporto che definisce minimalista, ma adesso, tra risvegli caotici, pranzi improvvisati e compiti di matematica che sfidano la logica, scopre il bello - e il difficile - di essere un padre a tempo pieno. ma non e solo, intorno a lui si muove un cast di personaggi straordinari e strampalati: sua madre, sempre pronta a dispensare consigli non richiesti, e il padre, che parla poco ma, quando lo fa, lascia il segno. la sorella minore lulu, con due matrimoni falliti alle spalle e un adolescente da crescere, che si e rifugiata in casa con la sua gatta mafalda, amante dei talent show. e poi c`e paco meraviglia, l`amico di sempre, ottimista irriducibile e padre modello, innamorato della vita e delle persone, in perpetua ricerca dell`amore puro ed eterno, convinto che i genitori compiano gesti eroici ogni giorno. "ti telefono stasera" e l`ironico e tenero racconto di una famiglia attualissima - con le sue complicazioni, il caos e l`invincibile voglia di far prevalere la fantasia - e di un rapporto tra padre e figlio di cui lorenzo marone illumina con sguardo partecipe fragilita e slanci temerari, paure e desideri. e attraverso la bellezza dell`imperfezione restituisce un nuovo, profondo significato all`essere padre oggi. perche, forse, crescere un figlio e la piu grande avventura di tutte. pensavo: forse vivere e questo, un gesto ogni tanto, che ferma il tempo, un istante di affetto, un pomeriggio che nessuno raccontera, ma che resta inciso da qualche parte.

le confessioni comiche, poetiche, paradossali di un . che prende in giro se` stesso mettendo in scena quello che, da molie`re a woody allen, e` sempre stato il piu` irresistibile dei personaggi tragici. per un ipocondriaco che vuole smettere di tormentare chi gli sta accanto con le proprie ossessioni, trovare una valvola di sfogo e` una questione vitale. ma come si impara ad affrontare la paura da soli? forse raccontandosi. e quello che fa lorenzo marone, con una voce che all`ansia preferisce lo stupore e il divertimento. scorrendo l`inventario delle sue fobie ognuno puo` incontrare un pezzo di se` e partecipare all`affannosa, autoironica ricerca di una via di fuga in discipline e pratiche disparate: dalla medicina alla fisica all`astronomia, dalla psicologia alla religione, dai tarocchi all`astrologia. alla fine, se esorcizzare del tutto l`angoscia resta un miraggio, possiamo comunque reagire alla fragilita` ammettendola. e magari accogliere, con un po` di leggerezza, le imperfezioni che ci rendono unici.

la vita di andrea scotto e` tutto fuorche` perfetta, specie quando c`e` di mezzo la famiglia. quarantenne single e ancora ostinatamente immaturo, andrea ha sempre preferito tenersi alla larga dai parenti: dal padre libero scotto, ex comandante di navi, procidano, trasferitosi a napoli con i figli dopo la morte della moglie, e dalla sorella marina, sposata, con due figlie e con un chiaro problema di ansia da controllo. quando pero` marina e` costretta a partire lasciando il padre gravemente malato, tocca ad andrea prendere il timone. e l`inizio di un fine settimana rocambolesco, in cui il divieto di fumare imposto da marina e` solo una delle tante regole che vengono infrante. tallonato da cane pazzo tannen, un bassotto terribile che ringhia anche quando dorme, costretto a stare dietro a un padre ottantenne che non ha affatto intenzione di farsi trattare da infermo, andrea sbarca a procida e torna dopo anni sui luoghi dell`infanzia, sulla spiaggia nera vulcanica che ha fatto da sfondo alle sue prime gioie e delusioni d`amore e tra le case colorate della corricella scrostate dalla salsedine. e in quei contrasti, in quell`imperfetta perfezione che riporta a galla ferite non rimarginate ma anche ricordi di infinita dolcezza, cullato dalla brezza che profuma di limoni, capperi e ginestre o dal brontolio familiare della vecchia diane gialla della madre, andrea trovera` il suo equilibrio.