
come prima cosa, federico ha un corpo. esagerato, ingestibile, deriso a scuola e compatito in famiglia. un corpo di vent`anni e centocinquanta chili, nato con una fame ancestrale. di cibo e di altro. finche` quell`appetito incontra lo sguardo di giulia: ecco che fede sara` costretto, letteralmente, a sottomettersi a una nuova forma di piacere. "il paradosso della sopravvivenza" e` un romanzo sullo spazio che occupiamo ogni giorno, quasi senza badarci. e insieme una riflessione sotterranea sul potere che lo sguardo altrui esercita sulle nostre scelte. soprattutto, e` la storia di un corpo ingombrante in un mondo ingombrante, a cui corrispondono desideri ingombranti. lui si chiama federico furlan, detto fede, ma per tutti a pratonovo e` soltanto

enrico carella, tra le 20.40 e le 20.45 del 29 gennaio 1996, con la complicita` del cugino e dipendente massimiliano marchetti, appicca il fuoco alla fenice di venezia. carella era il titolare di una piccola ditta che aveva ottenuto il subappalto per alcuni lavori elettrici nel restauro della fenice (il capocantiere dell`azienda appaltatrice era suo padre). carella (d`ora in poi il cugino padrone,

