
venne il tempo in cui zeus per vendicarsi degli uomini decise di far loro dono di un male meraviglioso a vedersi ma di cui non avrebbero potuto piu` liberarsi. chiama efesto e gli ordina di fabbricare un manichino con le sembianze di una dea cui dona seduzione, bellezza e voce umana ma nello stesso tempo anche "un`indole cagnesca" e spirito bugiardo. bella a vedersi, ma perfida, la sua apparenza esteriore e` il contrario della sua intima realta`. viene chiamata pandora: perche` e` il dono che tutti gli dei vogliono fare agli umani. pandora e` l`antenata di tutte le donne. insieme a lei manda sulla terra un vaso chiuso, e quando le ordina di aprirlo ne escono tutti i mali fino ad allora sconosciuti e che da allora non lasceranno piu` il mondo degli uomini. da quel momento esistera` la fatica, la sofferenza, il dolore, la morte. con pandora ha inizio la condizione umana. ma nello stesso tempo sara` proprio pandora la prima donna a portare nel suo ventre la vita. la speranza per l`uomo. con dieci tavole di valente taddei.

quando i greci hanno rappresentato gli dei in forma umana, hanno svincolato il mito dai simboli del rituale religioso e lo hanno trasformato in immagine. secondo vernant questa evoluzione corrisponde alla nascita dell`arte in senso moderno. raffigurando i defunti e le divinita` si suole esorcizzare, rendere presente e visibile cio` che e` altrove: questo e` il paradosso e al tempo stesso il ruolo dell`immagine. il volume vuole precisare le condizioni, le modalita` e gli effetti di un cambiamento cosi` decisivo.
