
"questo libro ha a che fare con la linguistica come io assomiglio a un orso bianco o se preferite nero. non ho nessuna intenzione di sciorinarvi un?opera corretta, metodica, e men che meno colta, accademica, incomprensibile ai piu e infine del tutto inutile a chi sfaccenda pieno di cazzi suoi col tempo che vola. d?altronde non ho neanche voglia di mortificare una scienza (arte?) meravigliosa riducendo tutto all?osso e tirar fuori un "bigino" per deficienti. l?intento e un altro: e quello di farvi innamorare. avete letto bene! farvi innamorare della parola. penserete "questo e matto". scommettiamo? sono i miei ottant?anni d?amore, raccolti da decine e decine di fogli sparsi qua e la nel tempo, stipati in block-notes, quaderni, schemi per lezioni, sghiribizzi personali, letture sottolineate, ricerche notturne, confronti, domande infinite, scoperte mai immaginate da altri, un gioco famelico a sapere e chiarire, un?ubriacatura di luci intermittenti, ipnotiche, fatali, perche piu ci entravo in quelle parole, piu sentivo una foga irrefrenabile a entrarci, e capivo, comprendevo a pieno la "vera" essenza di tutto, la corposita, la fisicita di quelli che pensiamo solo suoni e invece sono codici risolti perche perfette in noi si rivelino le emozioni, le commozioni nostre e degli altri; le parole sono un groviglio logico di foni, suoni che specchiano l?uomo. questa era la mia felicita."

ci si dava appuntamento in un parco, ci si metteva sparsi, chi in piedi, chi sdraiato e chi in braccio a qualcun altro, dopodiche` s`iniziava.