

la saga comica e poetica di scatorchio, che per fare dispetto al suo rivale in amore aiuta il sindaco a trasformare il paese in una discarica di rifiuti. un libro originale e commovente, scritto in una lingua sapientemente primitiva che da` voce allo scacco creaturale di fronte ai guasti dell`universo.

e notte, l`orfanotrofio e` immerso nel sonno. tutte le ragazze dormono, tranne una. si chiama cecilia, ha sedici anni. di giorno suona il violino in chiesa, dietro la fitta grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. di notte si sente perduta nel buio fondale della solitudine piu` assoluta. ogni notte cecilia si alza di nascosto e raggiunge il suo posto segreto: scrive alla persona piu` intima e piu` lontana, la madre che l`ha abbandonata. la musica per lei e` un`abitudine come tante, un opaco ripetersi di note. dall`alto del poggiolo sospeso in cui si trova relegata a suonare, pensa "io non sono affatto sicura che la musica si innalzi, che si elevi. io credo che la musica cada. noi la versiamo sulle teste di chi viene ad ascoltarci". cosi` passa la vita all`ospedale della pieta` di venezia, dove le giovani orfane scoprono le sconfinate possibilita` dell`arte eppure vivono rinchiuse, strette entro i limiti del decoro e della rigida suddivisione dei ruoli. ma un giorno le cose cominciano a cambiare, prima impercettibilmente, poi con forza sempre piu` incontenibile, quando arriva un nuovo compositore e insegnante di violino. e un giovane sacerdote, ha il naso grosso e i capelli colore del rame. si chiama antonio vivaldi. grazie al rapporto conflittuale con la sua musica, cecilia trovera` una sua strada nella vita, compiendo un gesto inaspettato di autonomia e insubordinazione.

la saga comica e poetica di scatorchio, che per fare dispetto al suo rivale in amore aiuta il sindaco a trasformare il paese in una discarica di rifiuti. un libro originale e commovente, scritto in una lingua sapientemente primitiva che da` voce allo scacco creaturale di fronte ai guasti dell`universo.

la bocca, i piedi, la schiena, le orecchie, le unghie, la barba... ogni parte del corpo sembra vivere di vita propria in una serie di aforismi, frasi, apologhi e annotazioni. ogni parte del corpo, da singolare, diventa plurima attraverso l`esplosione metaforica che la descrive. sono testi che evocano le piu` attuali sperimentazioni estetiche del post-umano. ma piu` che il fascino dell`inorganico, scarpa persegue il tema della disseminazione dell`io e del suo superamento. attraverso il corpo atomizzato passa il mondo intero. passa tutto cio` che e` raggiungibile dai sensi e dalla coscienza. anche, o soprattutto, la morte intorno alla quale ruotano, alla fin fine, molti racconti.

una raccolta di dodici racconti ("abitavo a due passi da un negozio di cravatte", "sono uscito dal riformatorio", "mi tolgo subito le mutande cosi` facciamo prima"...) sui rapporti fra uomini e donne: dodici "perizie di parte sui rapporti fra maschi e femmine", in cui ogni personaggio esprime una visione molto faziosa delle sue relazioni di coppia.