Robert Ellis, texano purosangue, ha già diversi dischi al suo attivo, tra i quali citiamo l'omonimo Robert Ellis e The Lights From Chemical Plant. Questa volta però ha voluto fare le cose in modo differente. Ha scritto ed interpretato una serie di canzoni, basandole sul suono del piano e della sua band. Un disco ricco di ritmo, inventiva, melodie forti, sonorità decise. Ellis passa dal rock al rock and roll, dal country a svisate blues, il tutto nel più puro spirito texano. Rock and roll is here to stay.
Dopo due dischi cult come Photographs e The Lights From Chemical Plant, Robert Ellis mischia ancora meglio le carte e scende verso un suono più roots oriented, ma con anche canzoni rock, soul e persino bluegrass. Un disco dedicato alla musica delle radici, a trecento sessanta gradi, con riferimenti al suono di Dave Cobb, ma anche alla grande tradizione cantautorale a stelle e strisce. Robert Ellis è un disco vero, ben costruito, ottimamente suonato, con una serie di canzoni che faranno la gioia di chi ama questo suono.
Texano, Ellis è al suo secondo lavoro, dopo che il disco d'esordio, Photographs, è stato a lungo celebrato dalla stampa Usa. Prodotto da Jacquire King, questo nuovo disco continua il suo viaggio attraverso il folk e le sue contaminazioni rock.Più variegato rispetto al disco d'esordio, Chemical Plant presenta un suono decisamente meno country e più folk rock oriented, con contaminazioni che arrivano da Paul Simon ed altri artisti che hanno creato il genere.
Robert Ellis, texano purosangue, ha già diversi dischi al suo attivo, tra i quali citiamo l'omonimo Robert Ellis e The Lights From Chemical Plant. Questa volta però ha voluto fare le cose in modo differente. Ha scritto ed interpretato una serie di canzoni, basandole sul suono del piano e della sua band. Un disco ricco di ritmo, inventiva, melodie forti, sonorità decise. Ellis passa dal rock al rock and roll, dal country a svisate blues, il tutto nel più puro spirito texano. Rock and roll is here to stay. New West Usa, vinile 180 grammi, copertina apribile.
Il New York Times, recensendo questo disco del texano Robert Ellis lo ha definito: ugualmente ispirato da Jackson Browne e George Jones. Una definizione giusta che mostra che Ellis scrive folk songs con il piglio classico di Browne, ma anche canzoni country che potrebbero diventare degli standards del genere, con bene impresse in testa le linee melodiche care a gente come George Jones ma anche Dwight Yoakam.