Registrato dal vivo dal programma radiofonico Folkscene nel 1998 e nel 2000 con cover strepitose di Mississippi John Hurt e Charlie Poole.
Il nuovo lavoro di Peter Case, uno dei migliori cantautori americani, è un disco, prima di tutto, molto particolare. Un album di ispirazione blues, con anche influenze jazzate e riflessioni folk. Per la prima volta Peter pubblica un brano solo strumentale, 4 D, ma è il resto del disco che mostra l'autore su nuove vie compositive, in cui l'influenza blues la fa da padrone. Disco ben costruito, ma essenziale nei suoni ( oltre a Peter in studio abbiamo solo due musicisti: Johnny Flaugher e Chris Joyner ), Doctor Moan è sicuramente diverso da tutto quanto Peter aveva fatto in passato. Reperibilità molto difficoltosa. Vinile stampa Usa, 180 grammi. LIMITED EDITION: TRANSLUCENT ORANGE VINYL. Copertina apribile.
Bello, quanto imaspettato, il nuovo disco solista di Peter Case è una sorpresa, sotto ogni punto di vista. Infafti l'album, come dice il titolo stesso, è una sorta di trasmissione radio notturna, mandata in onda da un oscuro motel, sperduto nel deserto del west, con l'autore che mischia la propria musica con le sue radici, con la sua storia di ascoltatore e di musicista. Infatti, non poteva mancare, c'è un omaggio a Dylan ( con la ripresa del classico This Wheel's on Fire ma anche della recente Early Roman Kings ), ma anche memorie blues con brani di grandi quali Sleepy John Estes ( Oh the Morning/President Kennedy ),Mance Lipscomb (Charlie James ) e Memphis Minnie (Bumble Bee). Finalmente disponibile l'edizione in vinile, 180 grammi, made in Usa.
Bel ritorno, dopo un periodo di silenzio, per Peter Case, In veste di folksinger, con brani influenzati anche dal blues, si presenta in forma succinta.
Uno dei dischi più belli di Case, il suo cocktail di tradizione e moderno funziona molto bene. Edizione in digipack.
Uno dei dischi più belli di Case.
Il nuovo lavoro di Peter Case, uno dei migliori cantautori americani, è un disco, prima di tutto, molto particolare. Un album di ispirazione blues, con anche influenze jazzate e riflessioni folk. Per la prima volta Peter pubblica un brano solo strumentale, 4 D, ma è il resto del disco che mostra l'autore su nuove vie compositive, in cui l'influenza blues la fa da padrone. Disco ben costruito, ma essenziale nei suoni ( oltre a Peter in studio abbiamo solo due musicisti: Johnny Flaugher e Chris Joyner ), Doctor Moan è sicuramente diverso da tutto quanto Peter aveva fatto in passato. Reperibilità molto difficoltosa.
Bello, quanto imaspettato, il nuovo disco solista di Peter Case è una sorpresa, sotto ogni punto di vista. Infafti l'album, come dice il titolo stesso, è una sorta di trasmissione radio notturna, mandata in onda da un oscuro motel, sperduto nel deserto del west, con l'autore che mischia la propria musica con le sue radici, con la sua storia di ascoltatore e di musicista. Infatti, non poteva mancare, c'è un omaggio a Dylan ( con la ripresa del classico This Wheel's on Fire ma anche della recente Early Roman Kings ), ma anche memorie blues con brani di grandi quali Sleepy John Estes ( Oh the Morning/President Kennedy ),Mance Lipscomb (Charlie James ) e Memphis Minnie (Bumble Bee).
Lo splendido debut album di Peter Case, il suo primo disco come solista, dopo l'esperienza nei Plimsouls. Prodotto da T-Bone Burnett, in coppia con Mitchell froom, il disco viene rieditio in edizione digipack e con 7 canzoni aggiunte. L'album, che contiene classici come Old Blue Car, Steel strings, Echo Wars, Pair of Brown Eyes. presenta anche Steel Strings e I Shook His Hand in versione acustica, le inedite Trusted Friend, North Coast Blues e Toughest Gang in Town. Ci sono anche due missaggi alternati: Horse & Crow e More Than Curious. Edizione Usa, in digipack
Era da parecchio che Peter Case non faceva un disco come solista. Minimo cinque anni, se non di più. Il vecchio hippy, almeno così si presenta guardando la foto di copertina, torna alle sue radici, alla musica che lo ha portato alla notorietà. Rock, con intuizioni roots, ballate classiche ed un suono guitar oriented che tiene a battesimo le sue composizioni. La produzione esperta di Sheldon Gomberg riveste molto bene le canzoni di Case, Canzoni che hanno titoli come Pelican Bay, Waiting on A Plane, New Mexico, HWY 62, If I Go Crazy e Long Time Gone..
Outtakes, demos, inediti, rarità e brani dal vivo. 12 canzoni, tratte dagli archivi personali di Peter Case, con brani suoi ma anche covers di Dylan, Stones, Led Zeppelin, Escovedo ed altri.
All'inizio del 2009 Peter Case si è ammalato e si è trovato povero e senza assicurazione medica. Sono intervenuti degli amici ( T-Bone Burnett, Joe Henry, Richard Thompson etc ) ed hanno organizzato un benefit per raccogliere soldi. Poi Peter è guarito ed ha ritrovato grinta e voglia. Wig! è un disco folk blues, rauco ed elettrico, registrato in soli tre giorni con una formazione a trio. Back to life again.
Il meglio del periodo Vanguard, anni ottanta e novanta. Cantautore vero, Case non ha mai avuto la fortuna che si sarebbe meritato. Digipack, remaster 2007.
Cantautore longevo, Case ha ancora voglia di musica vera, e si inventa una serie di canzoni sempre in bilico tra folk e blues. Un disco elettrico, positivo, suonato in modo vibrante e cantato con molta misura.
Antologia sulla carriera, periodo Vanguard, con tre brani nuovi di zecca. 16 canzoni.