

Attore, cabarettista, scrittore. Arguto, sadico, farsesco. Le sue macchiette tragicomiche hanno letteralmente ribaltato il concetto di intrattenimento televisivo; la sua comicità non è tranquillizzante; la feroce satira di costume con cui sbeffeggia la quotidianità scatena una risata liberatoria dal sapore amaro. Una maschera moderna, l'unica davvero originale degli ultimi decenni, intrisa di invenzioni surreali e iperboli ormai entrate nel linguaggio comune. Nel Dvd, diretto da Gianni Ubaldo Canale,il meglio dalle apparizioni televisive di Paolo Villaggio: dai memorabili sketch dell'aggressivo e sadico professor Kranz "tetesco di Germania", alle indimenticabili scenette del vile e strisciante Giandomenico Fracchia, alle interviste in cui parla di sé. Con la "partecipazione straordinaria" del servile, disperato e fumettistico ragionier Ugo Fantozzi.

un dizionario di bioetica che non vuole essere solo uno strumento informativo ma un modo e un pretesto per interrogarci sul futuro, per riflettere sulle promesse - per qualcuno le minacce - del progresso biotecnologico. questo dizionario - che ha dato vita a uno spettacolo teatrale per la regia di luca ronconi - e` costituito da una quarantina di voci sulle quali si fonda l`attuale dibattito scientifico intorno alle origini, ai modi e al fine della vita; voci scritte da filosofi, scienziati, giornalisti, sia italiani che stranieri.


il novecento e` stato il secolo in cui il culto della fanciullezza si e` radicalizzato: gli adulti sono stati indotti a conservare la propria giovinezza, a "pensare giovane", il fanciullo e` stato imposto come paradigma di un essere ideale e l`immaturita` e` diventata la malattia estrema del mondo occidentale. da "peter pan" a "lolita", dal "giovane holden" a "il sorpasso" e a fellini, un`analisi della decadenza del mondo occidentale dominato dal mito dannoso del ritorno all`innocenza infantile. un mondo racchiuso nell`immagine dell`ultima scena di "full metal jacket", nel plotone di marines che, dopo l`ennesimo massacro, torna alla base cantando l`inno di topolino. un`immagine paradossale, ma fino a un certo punto.



Einaudi collezione teatro n°54.

in inghilterra, secondo philip larkin, "i rapporti sessuali incominciarono nel millenovecentosessantatre", "tra la fine del bando a "lady chatterley" e il primo ellepi dei beatles". la giovane coppia protagonista del nuovo romanzo di lan mcewan patisce invece gli ultimi fuochi di un clima diffuso di repressione sessuale. la prima notte di nozze, e prima esperienza sessuale per entrambi, scocca infatti alla vigilia di quell`"annus mirabilis". tutto avviene in appena due ore, in un antiquato hotel vicino alla celebre spiaggia di ciottoli di chesil beach. i due sposi stanno cenando in camera, ma gia` pensano a quello che accadra` piu` tardi. edward e` un ragazzo di provincia laureato in storia, indeciso se continuare la carriera accademica o lavorare nell`azienda del padre della sposa. finalmente fara` l`amore con florence: e` piuttosto nervoso e sa, per sentito dire, che deve cercare di controllarsi per non concludere troppo in fretta. florence prova una profonda repulsione per il sesso, un misto di opprimente solitudine e vergogna; ma e` ben attenta a mantenere le apparenze di un matrimonio felice e perfetto, ansiosa di non deludere edward. ma quello che succedera` di li` a poco segnera` per sempre il destino di entrambi.








. paolo cognetti. dal larice , alla quercia con la sua forza araldica, al faggio , al tasso simbolo della morte e dell`eternita`: rigoni stern sceglie venti alberi a lui particolarmente cari e li , dandone le caratteristiche botaniche e ambientali, illustrandone la storia e le ricchezze, spiegando gli influssi che hanno avuto nella cultura popolare e nella letteratura, e animando il suo arboreto con le proprie esperienze di uomo di montagna, i ricordi, la nostalgia di . la descrizione si intreccia cosi alle riflessioni personali dello scrittore che vede una consonanza di vicende e di destini tra gli uomini e gli alberi, chiusi nella parabola eterna di nascita e morte, gioia e sofferenza, destinati magari a vivere a lungo, ma comunque condannati a sparire, a essere sostituiti. cronologia della vita e delle opere a cura di giuseppe mendicino.

Il nuovo lavoro di Peter Case, uno dei migliori cantautori americani, è un disco, prima di tutto, molto particolare. Un album di ispirazione blues, con anche influenze jazzate e riflessioni folk. Per la prima volta Peter pubblica un brano solo strumentale, 4 D, ma è il resto del disco che mostra l'autore su nuove vie compositive, in cui l'influenza blues la fa da padrone. Disco ben costruito, ma essenziale nei suoni ( oltre a Peter in studio abbiamo solo due musicisti: Johnny Flaugher e Chris Joyner ), Doctor Moan è sicuramente diverso da tutto quanto Peter aveva fatto in passato. Reperibilità molto difficoltosa. Vinile stampa Usa, 180 grammi. LIMITED EDITION: TRANSLUCENT ORANGE VINYL. Copertina apribile.

(gustaw herling). sam dent e` una cittadina di seconde case, sulle montagne dello stato di new york, che si anima solo durante le vacanze. tutte le mattine, da vent`anni, dolores passa a prendere i ragazzi con il suo vecchio scuolabus. ma un giorno di gelo e di neve l`automezzo precipita in una scarpata. muoiono quattordici ragazzi, lei si salva. il romanzo racconta la storia corale di questa sorta di day after: c`e` chi cerca di rimuovere l`accaduto, chi cambia citta`, chi si perde nella droga, chi trova un rifugio nella fede. finche` una ragazzina di quattordici anni svelera` un terribile segreto che rompera` un equilibrio fatto di ipocrisia e silenzi. russell banks presta la voce ai protagonisti e alle comparse della vicenda sino a entrare dentro il dramma personale e collettivo di una societa` che, come ha detto lo stesso autore in un`intervista, .

la primavera e` arrivata a three pines con la sua vitalita` e le sue promesse. ma insieme a essa, nel tranquillo villaggio tra i boschi, compaiono due estranei dal passato doloroso, e una lettera che racconta un oscuro, antico segreto. a three pines l`inizio della bella stagione e` un`occasione per celebrare la vita. e mentre il piccolo paese canadese si prepara a godersi un momento di festa, armand gamache e jean-guy beauvoir sono allertati dalla comparsa di due ragazzi, fratello e sorella, la cui madre era stata uccisa brutalmente molti anni prima. inoltre, una lettera vergata con mano tremante conduce gli abitanti di three pines a un tesoro nascosto: sopra a una libreria viene scoperta una stanza segreta, murata da decenni, che custodisce una collezione di antichita` e curiosita` senza uguali. ben presto, pero`, gamache capisce che non si tratta di una semplice raccolta di strani oggetti, e che nulla vi si trova per caso. quello che ha davanti e` un messaggio. e una minaccia, che sara` suo dovere provare a sventare.

. . gli hanno dato del ma, forse perche` finora non e` stato sostituito da nulla di apparentemente durevole o significativo, il novecento non accenna a tramontare. e stato uno sconcertante contenitore di conflitti (anche mondiali), di ideologie (anche mostruose), di idee (anche geniali), di impegno (anche estremo). e dell`impegno di rossana rossanda - voce scomoda, abrasiva, coerente e appassionata del panorama politico e giornalistico italiano nessuno puo` dubitare. ma, tra le pagine di questo libro, a emergere sono piuttosto il coinvolgimento e l`appartenenza a quel secolo contraddittorio e irripetibile che ha creduto nella memoria: forse sbagliando per l`ennesima volta, ma speriamo di no. ricordare, mentre escono di scena, personaggi noti a tutti e amici cari noti soprattutto a lei sottolinea, in rossanda, il talento da "autobiografa" del novecento. nell`ampia scelta di necrologi (oltre la meta` del totale) proposta da franco moretti, saranno ancora in molti a riconoscere figure celebri della politica, dell`arte, della cultura (da pablo picasso a herbert marcuse, da enrico berlinguer a natalia ginzburg). altre no, non piu`. o non ancora. perche` con i morti, dei morti, si deve parlare eccome. i morti ci appartengono, con tutto cio` che della nostra vita gia` sanno e possono insegnarci, anche a cambiare o a trovare.

questo volume riflette la fase creativa, compresa tra "il mondo magico" (1948) e "morte e pianto rituale" (1958), nella quale ernesto de martino lavora a consolidare il proprio sistema di pensiero, fondato sulle nozioni-chiave di presenza umana nel mondo e di reintegrazione della crisi esistenziale. i saggi qui raccolti testimoniano dell?intenso fervore speculativo che si riverbera anche nelle opere scaturite dalle indagini etnografiche condotte nel medesimo lasso di tempo. in questa cornice risulta pregnante, in particolare, il vasto insieme di inediti, che consentono al lettore di penetrare nell?atelier dello studioso, che ando interrogandosi lungo l?arco della sua vita su alcune idee guida che sostanziano, pur da diverse angolature e per improvvise illuminazioni, tutta la sua opera. nel corpus affiorano i lineamenti di una teoria generale della religione d?impronta laica, pervasa da una forte tensione umanistica. e plausibile riconoscere in esso gli scritti preparatori di un saggio rimasto incompiuto, animato dall?intento di penetrare la funzione e il senso profondo di ogni fenomeno religioso. per de martino "tutte le religioni nascono dalla esperienza della presenza che non si mantiene davanti alla storia (che si angoscia della storia) e costituiscono un modo culturale di permettersi la storia attraverso la mediazione della destorificazione". la destorificazione religiosa tende a occultare alla coscienza i momenti piu rischiosi dell?esistenza, stendendovi sopra il velo protettivo intessuto di miti e di riti risolutori: e questo allo scopo di mantenere in vita la presenza, difendendola dall?urto devastante di situazioni gravide di crisi. allo storico delle religioni spetta il delicato compito di disvelare il dramma umano sotteso alla trasfigurazione simbolica.