"la principessa degli specchi" e` una tecnica grafico-proiettiva di approccio psicoanimatorio e bioenergetico al corpo, composta da immagini-stimolo da scegliere e completare e fiabe da inventare e agire creativamente. e una tecnica in cui grafismo, narrazione ed espressione corporea si fondono per dare origine ad un processo di consapevolezza che integra mente, corpo, emozioni ed immaginario. e il disegno, la fiabazione e l`azione creativa divengono strumenti di conoscenza di se` e dei propri vissuti. la tecnica si sviluppa attraverso le cinque fasi che caratterizzano l`operativita` psicoanimatoria della prova (ricerca, decodifica, elaborazione creativa, progetto, feedback). prende spunto da una fiaba-stimolo che racconta di una giovane principessa che, non riuscendo a specchiarsi piena-mente nei 1.100 specchi a mezzo busto del suo castello, chiede aiuto a una serie di personaggi. chi utilizza la tecnica viene invitato a prendere consapevolezza della percezione del proprio corpo e a disegnare se stesso. dovra` scegliere, poi, tra due diversi tipi di grafica ("semplice", cioe` con pochi tratti definiti, e "strutturata", ossia con molti particolari che arricchiscono le figure), alcuni dei 13 personaggi a mezzo busto, disegnati frontalmente e di spalle, che costituiscono la proposta archetipicamente proiettiva della prova e completarli nelle parti mancanti. saranno proprio la scelta dei personaggi, la modalita` con cui questi verranno graficamente "completati" e la storia familiare che intorno a loro verra` ideata, a far emergere sia il rapporto con le parti basse e radicanti del corpo (i piedi, le gambe, l`area genitale-sfinterica, l`addome) sia i vissuti e le dinamiche relazionali che costituiscono le proprie "radici" individuali, familiari e sociali. il volume offre non solo un inquadramento teorico della tecnica ma propone anche svariati esempi dei possibili ambiti di utilizzo: da quelli individuali a quelli collettivi, da quelli con bambini e adolescenti a quelli |