i taccuini illustrati di un premio nobel.
1901. la peste dilaga sull`isola di mingher e l`uomo chiamato a fermarla viene ucciso in circostanze misteriose. nel destino di quella piccola isola e dei suoi abitanti orhan pamuk ha ricreato un mondo, parlando al nostro presente con una forza e un`intensita` che sono quelle della grande letteratura. nell`aprile del 1901 un piroscafo si avvicina silenzioso all`isola di mingher,
investita da una tormenta di neve, la citta` e` un miscuglio di etnie e fazioni politiche. ci sono turchi, curdi, georgiani, nazionalisti laici e integralisti religiosi. c`e` la polizia segreta, c`e` l`esercito e ci sono i terroristi islamici. ka inizia la sua indagine, mentre la neve continua a cadere e le strade vengono chiuse. kars e` isolata. in citta`, ka rivede dopo diversi anni ipek, una compagna di universita` molto bella. ka se ne innamora e sogna di portarla con se` in germania. per realizzare questo sogno, fara` di tutto. la situazione precipita quando una compagnia di teatro mette in scena un dramma degli anni venti, scritto in sostegno della laicita` dello stato fondato da atatu`rk, dove una donna, coraggiosamente, brucia il chador in pubblico. durante lo spettacolo alcuni giovani del liceo religioso inscenano una protesta. e la serata finisce nel sangue. ka viene coinvolto suo malgrado. e uno spettatore imparziale, ma molto confuso. non sa nemmeno rispondere alla domanda: credi in dio? sostiene che a kars ha ritrovato allah, ma poi l`unica cosa che gli interessa e` la ricerca, molto occidentale, della felicita`. il dilemma di ka ruota intorno al confronto tra occidente e islam.
con piu` di 70 prose - e una storia - pamuk mette in scena nelle pagine di questo libro un singolare autoritratto intellettuale costruito con sequenze di frammenti autobiografici, pensieri e "momenti d`essere". al centro mette la sua citta` e la sua attivita` preferita (oltre a quella quasi compulsiva di leggere e scrivere): "guardare fuori dalla finestra", perche` le finestre di istanbul contengono tutte le storie della citta` - un gesto che da` il titolo al racconto che chiude il volume. lo scrittore turco riunisce in un continuum narrativo situazioni, idee e immagini che quasi inspiegabilmente non sono mai confluite nei suoi romanzi.
con piu` di 70 prose - e una storia - pamuk mette in scena nelle pagine di questo libro un singolare autoritratto intellettuale costruito con sequenze di frammenti autobiografici, pensieri e "momenti d`essere". al centro mette la sua citta` e la sua attivita` preferita (oltre a quella quasi compulsiva di leggere e scrivere): "guardare fuori dalla finestra", perche` le finestre di istanbul contengono tutte le storie della citta` - un gesto che da` il titolo al racconto che chiude il volume. lo scrittore turco riunisce in un continuum narrativo situazioni, idee e immagini che quasi inspiegabilmente non sono mai confluite nei suoi romanzi.
cem e` solo un umile apprendista costruttore di pozzi quando incontra la donna che cambiera` il corso della sua esistenza. e bellissima, ha i capelli rossi come le fiamme e il fascino irresistibile dell`attrice che sul palco sa trasformarsi nell`eroina sensuale e perduta dei poemi. iniziera` a spiarla mentre e` in scena, nella casa dove vive col marito, per strada. fino a quando l`ossessione erotica per questa donna piu` grande di lui si trasformera` in un`unica, folle, indimenticabile notte di sesso. non sa che da quel giorno anche la sua vita seguira` la traiettoria fatale e misteriosa delle tragedie cantate dai poeti.
istanbul e` una malinconia condivisa. un gioco di specchi. un labirinto di strade osservate dalla finestra in una sera d`inverno. istanbul e` un sogno dentro un sogno popolato di viaggiatori, poeti, mercanti, gatti, pittori, venditori ambulanti. istanbul e` orhan pamuk, che negli anni ne e` diventato il cantore piu` amato e conosciuto. "istanbul" e` un libro, ora arricchito da piu` di duecento nuove fotografie, che pamuk ha scritto per raccontare i luoghi in cui e` nato e vissuto: un
cem era un liceale nella istanbul di meta` anni ottanta come tanti altri quando suo padre farmacista viene arrestato dal governo e torturato dalla polizia a causa delle sue frequentazioni politiche. non fara` mai piu` ritorno a casa. per aiutare la madre cem andra` a lavorare in una libreria: e` qui, tra i romanzi e gli scrittori che vengono a trovare il padrone della libreria, che cem iniziera` a sognare di diventare uno scrittore. rimarra` sempre con questo desiderio, con questa fame di storie, anche se la vita ha in serbo altro per lui: quando la libreria chiude, cem diventa l`apprendista di mastro mahmut, un costruttore di pozzi. tra maestro e allievo si stabilisce un legame profondo, e il ragazzo sente di aver trovato in mahmut quel padre che da lungo tempo ha perso. mahmut e la sua ditta hanno un nuovo incarico: scavare un pozzo in un paese nei dintorni di istanbul. ed e` li che cem incontrera` l`attrice dai capelli rossi. iniziera` a spiarla mentre e` in scena, indifferente alla tragedia a cui sta assistendo, concentrato solo su di lei, e poi nella casa dove vive col marito, per strada. fino a quando l`ossessione erotica per questa donna piu` grande di lui si trasformera` in un`unica, folle, indimenticabile notte di sesso. cem non potrebbe essere piu` felice: non sa che la sua vita cambiera` per sempre e che il destino ha gia` iniziato a tessere la sua complicata, crudelissima, imprevedibile trama. con la storia di cem, personale e universale allo stesso tempo, orhan pamuk interroga i fondamenti letterari della civilta` occidentale e orientale, intrecciando l`edipo re di sofocle con il rostam e sohrab di ferdowsi per scrivere il suo romanzo piu` sorprendente e fulminante.
un ragazzo ama una ragazza. tutte le storie, anche quelle piu` complicate, nascono da questa semplice, universale premessa. mevlut e rayiha si sono incontrati una sola volta: i loro sguardi si sono incrociati per pochi secondi al matrimonio di un parente a istanbul. per tre anni mevlut le scrive appassionate lettere d`amore finche` un giorno decidono di fuggire insieme. ma quando finalmente l`ha strappata alla casa paterna e puo` rivederla in faccia, mevlut capisce in quale guaio si e` cacciato... quella non e` la ragazza a cui ha creduto di scrivere per tutti quegli anni, non e` la ragazza di cui si e` innamorato a prima vista! chi lo ha ingannato? e come si comportera` ora il nostro eroe? con "la stranezza che ho nella testa" pamuk ha scritto un romanzo rutilante, in cui le piccole storie di uomini e donne comuni hanno la forza irresistibile di ogni destino umano.
un ragazzo ama una ragazza. tutte le storie, anche quelle piu` complicate, nascono da questa semplice, universale premessa. mevlut l`ha incontrata una sola volta: i loro sguardi si sono incrociati di sfuggita al matrimonio di un parente a istanbul. eppure e` bastato quell`attimo di perfezione e felicita` a farlo innamorare. suleyman, il cugino, gli ha detto che delle tre figlie di abdurrahman, quella che ha visto mevlut, quella di cui si e` innamorato, e` senz`altro rayiha. da allora non l`ha piu` rivista ma, per tre anni, mevlut le scrive le lettere piu` appassionate che il suo cuore riesce a creare. finche` un giorno capisce che l`unico modo di coronare il suo sogno e` scappare con rayiha, di fatto rapendola dalla casa paterna in cui e` rinchiusa. cosi`, una notte di tempesta, mentre suleyman aspetta con un furgone in una strada poco lontana, mevlut e la sua amata si riuniscono. nulla potra` andare storto ora, nulla potra` piu` dividerli, pensa lui. poi un lampo illumina la scena e rivela il volto di rayiha: quella non e` la ragazza a cui mevlut ha creduto di scrivere per tutto quel tempo, non e` la ragazza di cui si e` innamorato a prima vista tre anni prima! chi ha ingannato mevlut? e come si comportera` ora il nostro eroe?
entrato in un negozio per comprare una borsa alla fidanzata, kemal basmaci, trentenne rampollo di una famiglia altolocata di istanbul, si imbatte in una commessa di straordinaria bellezza: la diciottenne fusun, sua lontana cugina. fra i due ha ben presto inizio un rapporto anche eroticamente molto intenso. kemal tuttavia non si decide a lasciare sibel, la fidanzata: per quanto di mentalita` aperta e moderna, in lui sono comunque radicati i valori tradizionali (e anche un certo opportunismo). cosi` si fidanza e perde tutto: sconvolta dal suo comportamento, fusun scompare, mentre kemal, preda di una passione che non gli da` tregua, trascura gli affari e alla fine scioglie il fidanzamento. quando, dopo atroci patimenti, i due amanti si ritrovano, nella vita di fusun tutto e` cambiato. kemal pero` non si da` per vinto. in assoluta castita`, continua a frequentarla per otto lunghi anni, durante i quali via via raccoglie un`infinita` di oggetti che la riguardano: cagnolini di porcellana, apriscatole, righelli, orecchini... poterli guardare, assaggiare, toccare e` spesso la sua unica fonte di conforto. e quando la sua esistenza subisce una nuova dolorosa svolta, quegli stessi oggetti confluiranno nel museo dell`innocenza, destinato a rendere testimonianza del suo amore per fusun nei secoli futuri. la storia di un`incontenibile passione, ma allo stesso tempo uno sguardo ora severo, ora ironico, ma certamente non privo di profondo affetto sulla istanbul di quegli anni e sulla sua contraddittoria borghesia.
"istanbul come malinconia condivisa, istanbul come doppio, istanbul come immagini in bianco e nero di edifici sbriciolati e di minareti fantasma, istanbul come labirinto di strade osservate da alte finestre e balconi, istanbul come invenzione degli stranieri, istanbul come luogo di primi amori e ultimi riti: alla fine tutti questi tentativi di una definizione diventano istanbul come autoritratto, istanbul come pamuk". (alberto manguel, "the washington post"). una delle piu` affascinanti citta` del mondo raccontata con la passione enciclopedica del collezionista, l`amore del figlio, il lirismo intenso del poeta.
entrato in un negozio per comprare una borsa alla fidanzata, kemal basmaci, trentenne rampollo di una famiglia altolocata di istanbul, si imbatte in una commessa di straordinaria bellezza: la diciottenne fusun, sua lontana cugina. fra i due ha ben presto inizio un rapporto anche eroticamente molto intenso. kemal tuttavia non si decide a lasciare sibel, la fidanzata: per quanto di mentalita` aperta e moderna, in lui sono comunque radicati i valori tradizionali (e anche un certo opportunismo). cosi` si fidanza e perde tutto: sconvolta dal suo comportamento, fusun scompare, mentre kemal, preda di una passione che non gli da` tregua, trascura gli affari e alla fine scioglie il fidanzamento. quando, dopo atroci patimenti, i due amanti si ritrovano, nella vita di fusun tutto e` cambiato. kemal pero` non si da` per vinto. in assoluta castita`, continua a frequentarla per otto lunghi anni, durante i quali via via raccoglie un`infinita` di oggetti che la riguardano: cagnolini di porcellana, apriscatole, righelli, orecchini... poterli guardare, assaggiare, toccare e` spesso la sua unica fonte di conforto. e quando la sua esistenza subisce una nuova dolorosa svolta, quegli stessi oggetti confluiranno nel museo dell`innocenza, destinato a rendere testimonianza del suo amore per fusun nei secoli futuri. la storia di un`incontenibile passione, ma allo stesso tempo uno sguardo ora severo, ora ironico, ma certamente non privo di profondo affetto sulla istanbul di quegli anni e sulla sua contraddittoria borghesia.
"il museo dell`innocenza" narrava l`ossessione amorosa di kemal per la giovane fusun. ma e` un amore destinato all`infelicita`, cosi` kemal, per placare il suo desiderio verso la ragazza che non puo` avere, inizia a raccogliere ogni oggetto che gliela ricordi: a cominciare ovviamente dall`orecchino che lei perse la prima volta che fecero l`amore insieme, "il momento piu` felice della mia vita". proprio per riconquistare quell`attimo perduto nel tempo, kemal accumula oggetto dopo oggetto con una compulsivita` che agli occhi del mondo non puo` che apparire follia. giunto al termine della vita, kemal chiedera` all`amico scrittore orhan pamuk di costruire un museo che raccolga queste memorie: il museo dell`innocenza. e lo scrittore l`ha fatto, progettando e inaugurando a istanbul - nel vecchio palazzo dove "abitava" fusun - il museo di cui questo libro e` il catalogo. "l`innocenza degli oggetti" e` un testo completamente illustrato che restituisce tutta la magia di quel luogo, uno spazio incantato dove i confini tra realta` e immaginazione sono labili come in un romanzo di pamuk.
nel discorso tenuto nel 2006 davanti all`accademia svedese in occasione del nobel per la letteratura, orhan pamuk ricorda un episodio avvenuto molti anni prima: "pieno di trepidazione avevo consegnato a mio padre il dattiloscritto del mio primo romanzo perche` lo leggesse e mi desse un parere". era il 1974 e pamuk aveva solo ventidue anni quando decise che sarebbe diventato uno scrittore e si chiuse in una stanza per portare a termine il suo primo romanzo: "il signor cevdet e i suoi figli", un`ambiziosa saga che attraverso la storia intima di una famiglia di istanbul ripercorre un secolo di storia turca. tutti i personaggi dei libri di pamuk sono alla ricerca disperata di un`identita`. a cominciare ovviamente dal fondatore della dinastia cevdet, umile bottegaio della istanbul di inizio secolo che tenta di imporsi come commerciante musulmano in una citta` che limitava il commercio alle minoranze etniche e religiose; per passare ai suoi figli e ai loro amici, esempi di una generazione spaesata, ostinatamente in cerca di uno scopo per vivere in un paese sospeso tra residui della tradizione e un`occidentalizzazione allo stesso tempo agognata e imposta dall`alto; fino ad ahmet, l`ultimo nipote, che negli anni settanta partecipa, riluttante, ai movimenti studenteschi. quando il padre di pamuk lesse il manoscritto del figlio ne fu ammirato: "pronuncio` parole che mi apparvero esagerate per esprimere la fiducia che riponeva in me e nel mio romanzo: mi disse che un giorno avrei vinto il nobel".
istanbul, 1591. tra i miniaturisti e illustratori al lavoro nel palazzo del sultano si nasconde un feroce assassino. per smascherarlo nero e` disposto a tutto, anche a rischiare la vita. perche` se fallisce, per lui non ci sara` futuro con la bella sekure, non ci sara` l`amore che ha sognato per dodici anni.