Le canzoni della Prima Guerra Mondiale rivisitate da un grande autore.
Edito originariamente nel 2005, viene ripubblicato in contemporanea a Il testamento del Capitano, il nuovo disco del cantautore veronese. Quel Lungo Treno è il primo album dedicato alle canzoni della grande guerra, un lavoro affascinante dove Bubola ripropone classici del periodo. Un disco coraggioso, lontano da ogni idea modaiola. Infatti Massimo unisce le nostre tradizioni con suoni molto Americani, creando così un disco che esce da ogni catalogazione.
Dopo circa quattro anni di silenzio, Bubola torna con un disco maturo, intenso, molto sentito. Ci sono canzoni di grande spessore, come quella che dà il titolo al disco, oppure Hanno Sparato a un Angelo, Paese Finto, Cantare e Portare La Voce.Ma anche un paio di blues contemporanei, duri e grintosi, come Analogico e Digitale e Tasse Sui sogni. A livello di scrittura, Bubola rimane uno dei migliori in Italia. Una ventata di aria fresca per la nostra musica.
Massimo Bubola & Circolo Sociale del Liscio interpretano i classici del Lisco, con una vena folk inserita nelle canzoni. Un'idea originale, brani come Romagna Mia, Un Bès en Bicicleta ma anche Son Passator Cortese ed Il Cielo D'Irlanda riveduti ( e corretti) secondo i dettami del Lisco, con la fisarmonica in grande evidenza. Ma Bubola non perde la sua classe ed il dischetto, 6 canzoni, è decisamente intrigante.
Un disco splendido, dove le tradizioni della nostra terra si incontrano, in modo perfettamente riuscito, coi suoni d'oltre oceano. I canti della grande guerra ( capitolo secondo), riletti con una musicalità personale, anche gioiosa, creativa e coinvolgente, con le tematiche tragiche del periodo che assumono qui una valenza diversa.Il Testamento del Capitano è un disco splendido, tutto da scoprire: niente di risaputo, anzi, una vera sorpresa. E poi, oltre ad alcuni classici del periodo ( Ta Pum, La Tradotta, Il Testamento del Capitano ), ci sono anche quattro canzoni nuove.
Massimo Bubola rilegge le canzoni che ha scritto assieme a Fabrizio De Andrè. Un evento, indubbiamente. Ma non le rifà pari pari.,ma si inventa arrangiamenti originali che regalano un sapore innovativo all'operazione. Bella la confezione, in carta speciale, con tutti i testi.