autore

John Moreland è un Okie, cioè arriva dall'Oklahoma, terra che ha dato natali a musicisti illustri. Fa del rock venato di blues, ha una bella voce ed è un chitarrista di vaglia. Di recente ha girato con Jason Isbell ed ha inserito elementi southern rock nella sua musica. Come dimostra questo nuovo lavoro, inciso nel periodo della pandemia, nel suo studio di regsuitrazione. Moreland si fa aiutare da sua moglie, Pearl Rachinsky, e regala un disco nitido e pulito, degno della sua migliore produzione. Vinile stampa Usa, 180 grammi. Copertina apribile.

John Moreland è un cantautore, un musicista roots, che mischia la canzone d'autore con il suono americana, modernizzado talvolta gli arrangiamenti. Scrittore di vaglia, ha dalla sua album come LP5, Big Bad Luv e High on Tulsa Heat, che hanno riscosso parecchi consensi ed anche un buon successo. Birds on the Ceiling mette a confronto la sua voce roca e profonda con una serie di canzoni tra rock, blues e radici, echi springsteeniani e toccanti melodie.

Come dice il titolo, questo è il quinto disco di John Moreland: autore, rocker, roots musician, originario di Tulsa, Oklahoma. Moreland, che in patria è molto cultizzato, è un musicista emergente. LP5 è stato registrato a Denton, Texas, con la produzione di Matt Pence. Il suono è più diretto, anche più rock e decisamente meno intimista dei lavori precedenti. Come se Moreland avesse deciso di aprire i suoi orizzonti e diventare più rocker che singer songwriter.

Quarto albuum da solista dell'acclamato singer songwriter dell'Oklahoma. Moreland scrive ballate in sintonia con la grande tradizione del suono americana, tra melodia e tradizione. Le sue canzoni, solide e ben costruite, sono racconti, storie di confine, ballate sulla frontiera, racconti sulle terre che si allargano a perdita d'occhio. Mixato da Tchad Blake (The Black Keys, Tom Waits, Sheryl Crow). Big bad Luv conferma la forza e la grande onestà di un autore profondamente legato alla sua terra.

John Moreland è un Okie, cioè arriva dall'Oklahoma, terra che ha dato natali a musicisti illustri. Fa del rock venato di blues, ha una bella voce ed è un chitarrista di vaglia. Di recente ha girato con Jason Isbell ed ha inserito elementi southern rock nella sua musica. Come dimostra questo nuovo lavoro, inciso nel periodo della pandemia, nel suo studio di regsuitrazione. Moreland si fa aiutare da sua moglie, Pearl Rachinsky, e regala un disco nitido e pulito, degno della sua migliore produzione.

Terzo disco, fatto con l'aiuto dei fans ( crowfunding). Per fortuna, visto che John Moreland, from Tulsa, è uno che ci sa fare. Rock, venato di blues, con influenze roots. Bella voce, canzoni solide, strumentazione parca ma piena di anima. Moreland è sul pezzo e, come aveva già dimostrato nel precedente In The Throes, è uno che ci sa fare, e come. Americana, con un pò di radici blues, poco country ma tanta anima.

John Moreland è un Okie, cioè arriva dall'Oklahoma, terra che ha dato natali a musicisti illustri. Fa del rock venato di blues, ha una bella voce ed un chitarrista di vaglia. Di recente ha girato con Jason Isbell ed ha inserito elementi southern rock nella sua musica. Come dimostra questo nuovo lavoro, dove blues e rock, canzone d'autore e boogie del sud si mischiano bellamente. Reperibilità scarsa, bella edizione in digipack.

Esordio per John Moreland & The Black Gold Band. La band dell'Oklahoma ripende lo spirito ed il suono della E Street Band e del suo leader, in un disco sano e diretto, dove le chitarre dettano legge e le canzoni sono piene di riferimenti classici.