![Credere_Distruggere_Gli_Intellettuali_Delle_Ss_-Ingrao_Christian](cops/big/9788806208844g.jpg?tit=Credere_Distruggere_Gli_Intellettuali_Delle_Ss_-Ingrao_Christian&r=50)
il nazismo, in germania, non fu soltanto un movimento guidato da folli in preda a deliri di onnipotenza. fu anche una poderosa macchina burocratica che, in quanto tale, doveva servirsi degli uomini piu` preparati. per questo, il reich aveva scelto proprio chi aveva ricevuto un`educazione d`eccellenza. giuristi, dottorandi in economia o in storia, giovani laureati in blasonate universita` - come quella di heidelberg e di jena - costituirono un`e`lite di intellettuali che, pur non rientrando nella cerchia degli uomini piu` fidati di hitler, svolse un ruolo fondamentale nello sterminio degli ebrei, operando sia dal punto di vista teorico che come apparato di esercizio quotidiano del potere. ma cosa li spinse a mettersi a servizio del nazismo? l`originale, e controversa, tesi di ingrao e` che la generazione di tedeschi, ancora bambini nel primo dopoguerra, non ha mai "elaborato il lutto" della sconfitta. tanto piu` quelli provenienti da aree di confine che subirono occupazione ed espropri, come raccontano le travagliate biografie dei tanti intellettuali delle ss raccolte nel libro. il messaggio nazista rappresento` il transfert di una rivincita anche ideale, un sogno di perfezione che portava a termine il progetto che la prima guerra mondiale aveva interrotto: un invincibile "grande reich millenario".