d. w. winnicott sviluppo` tra il 1964 e il 1968 un tipo di intervento applicabile nel primo colloquio con bambini come strumento diagnostico-terapeutico, e lo chiamo` squiggle game, ossia il `gioco dello scarabocchio`. egli lo presentava al bambino semplicemente cosi`: "io chiudo gli occhi e faccio uno scarabocchio sul foglio; tu ci disegni sopra e lo fai diventare cio` che vuoi. poi tu fai un tuo scarabocchio su un altro foglio e io lo faccio diventare cio` che voglio". e essenziale comprendere che questa non e` mai stata considerata da winnicott una `tecnica`, ma solo un modo per entrare in rapporto col piccolo paziente, per creare un colloquio con lui. per winnicott la psicoterapia stessa e` qualcosa che ha a che fare con due persone che giocano insieme, e il gioco dello scarabocchio serve, appunto, a creare uno spazio in cui possa esprimersi il potenziale ludico della mente infantile. quando cio` avviene, il bambino si apre interamente e crea col terapeuta una relazione densa, piena e fiduciosa che e` molto raro poter raggiungere con altri mezzi in un primo contatto. dopo un`ampia rassegna del lavoro di ricerca che a partire da winnicott e` stato elaborato sul gioco dello scarabocchio, l`autore presenta in grande dettaglio quattordici casi di intervento con bambini e adolescenti, quasi tutti riportati integralmente, con i disegni annessi e i punti salienti del colloquio che si e` instaurato tra terapeuta e paziente a proposito dei disegni stessi. |