C'è una distesa di luce aperta e diffusa, la brezza e` mite, lo sguardo si dilata nello spazio sull`ampia curva tirrenica. Ci capitarono in molti, forse per caso, forse ospiti occasionali che dovevano restare una sera e si fermavano un`estate intera: dal tempo in cui gli artisti si accorsero che per essere bello un paesaggio doveva mostrare anche l`anima, dalle cinque terre a bocca di magra sono passati centinaia e centinaia di pittori, scrittori, viaggiatori.
il 25 aprile 1974, una data che pare ormai lontana anni luce, avvenne in portogallo un fatto straordinario: sulle note di grandola, vila morena di jose` afonso, un gruppo di ufficiali dell`esercito diede avvio a una rivoluzione che pose fine alla piu` longeva dittatura d`europa, durata quarantasette anni, dieci mesi, ventiquattro giorni e qualche ora. i fiori nelle canne dei fucili, simbolo della rivoluzione dei garofani, furono un momento di speranza per un`intera generazione che, dopo il golpe del cile del 1973, le feroci repressioni in grecia, il fallimento della primavera di praga del 1968 e la guerra del vietnam, vedeva finalmente trionfare i propri ideali. furono in molti, come i protagonisti di questo libro victor e vasco, a partire da ogni parte d`europa per assistere, almeno una volta nella loro vita, al trionfo della rivoluzione. ma ogni viaggio, anche o soprattutto se fatto su una mitica due cavalli, senza navigatori e fuori autostrada, e` un`avventura, un tragitto fatto di incontri, inconvenienti e sorprese per "seppellire i tiranni con una risata". cosa resta oggi di quel viaggio iniziatico? lo scopriranno i lettori che ritroveranno victor e vasco cinquant`anni dopo ancora sulle strade di lisbona, sempre alla ricerca di un nuovo sogno per ricominciare. come se la gioventu` fosse un`eterna nostalgia.
all`inizio del novecento, genova e buenos aires erano quasi un`unica citta` separata da un oceano di mare. gli italiani superavano per numero gli immigrati degli altri paesi e i nativi messi assieme. e il tempo in cui
per oltre quarant`anni il portogallo e` stato retto da una dittatura, la piu` longeva d`europa. alla sua guida antonio de oliveira salazar, uomo complesso e dalle mille contraddizioni. la storia degli ultimi due anni di questo regime e` una vicenda romanzesca e assolutamente reale. fatti e atmosfere che sembrano ricavate dalle pagine di pessoa o di tabucchi, la cui verita` ci racconta cosa e` stato il `fascismo mediterraneo`. dagli anni trenta di hitler, franco e mussolini, oltre i beatles e i rolling stones, fino agli anni settanta: tanto duro` il regime dittatoriale di antonio salazar in portogallo. ex seminarista, autore di un sottile sistema di repressione, si salvo` dalla seconda guerra mondiale dando le basi delle azzorre agli alleati e vendendo materie prime ai nazisti, creo` duri penitenziari in isole remote e fortezze medioevali, trasformo` lisbona in una citta` di spie. resse, fino alla fine, un immenso impero coloniale che andava dalla guinea al mozambico, da timor est a macao finche` il suo modello fascista e corporativo non venne travolto dalla rivoluzione dei garofani del 1974 che riporto` lisbona in europa. nell`anno in cui tutto avvenne, il 1968, salazar cadde dalla seggiola del callista e batte` la testa. i danni cerebrali che seguirono l`operazione indussero il presidente della repubblica a provvedere alla sua sostituzione. in realta`, sebbene riacquistasse lucidita` a tratti, nessuno oso` mai confessargli che era stato defenestrato. cosi`, per due anni, ando` in scena la finzione del potere con riunioni ministeriali, visite di stato e soprattutto un sistema informativo fatto su misura per lui: interviste televisive e radiofoniche e copie uniche del suo quotidiano preferito "diario de noticias". una vicenda assieme tragica e surreale raccontata in modo magistrale da un profondo conoscitore del portogallo, della sua storia, della sua cultura e delle sue atmosfere. la lettura ideale per tutti coloro che hanno amato "alla rivoluzione sulla due cavalli
il volume presenta la storia di un gruppo di alpinisti con a capo ettore castiglioni, figura chiave dell`alpinismo tra le due guerre, che mette a repentaglio la vita ogni giorno per accompagnare in svizzera ebrei e perseguitati politici. ma qualcosa va storto e castiglioni viene catturato e imprigionato al di la` del confine. senza pantaloni, senza scarponi, con i ramponi legati ai piedi nudi, fugge nella notte. lo troveranno alcuni mesi dopo, a un passo dalla salvezza, congelato. perche` un grande alpinista come lui e` andato incontro a morte certa? a questo interrogativo cerca di rispondere marco ferrari in questo libro che ci presenta il protagonista nella tragica complessita` di uomo del nostro tempo.