con una prosa capace di far risuonare la spontaneita` e la fervida immediatezza del discorso orale, francesco de sanctis ripercorre in queste pagine le esperienze che lo formarono come studioso, come maestro e come cittadino. nel 1881, quando era ormai un`autorita` indiscussa nel panorama culturale italiano, l`intellettuale campano inizio` a dettare i ricordi della sua vita alla nipote agnese, che lo assisteva nella sua infermita` provocatagli da una grave malattia agli occhi. la stesura delle memorie venne pero` interrotta dalla morte nel 1883 e il racconto autobiografico, uscito postumo nel 1889, rimase limitato agli anni della giovinezza. francesco de sanctis ricostruisce cosi` le vicende del suo trasferimento, giovanissimo, dall`arretrata campagna irpina all`esuberante citta` di napoli, i suoi anni di studio presso i vari maestri, l`indefessa ricerca di un metodo d`indagine e di contenuti nuovi. segue la narrazione delle esperienze che avrebbero condotto l`illustre studioso a divenire un ministro della pubblica istruzione intimamente consapevole dei problemi della scuola e della societa` civile. nell`anniversario dei 150 anni dell`unita` d`italia questa autobiografia costituisce una testimonianza quanto mai preziosa e attuale dell`esistenza di un`altra italia, capace di credere nei piu` alti valori della cultura e dell`impegno politico, e alla cui costruzione il sud ha dato e continua a dare contributi insostituibili. introduzione di francesco de nicola. |