Il disco precedente della band di Chicago, più grass che jam
Originari di Chicago, nati come band bluegrass, hanno via via modificato il suono diventando una band jam grass, sullo stile dei Railroad Earth. Ma, rispetto agli Earth, i Cornmeal hanno una, se non due, marce in più. Incredibili jam ( anche di venti minuti ), ritmo mozzafiato, assoli su assoli. Creativi, dirompenti, adrenalinici: i Cornmeal sono la miglior jam band venuta alla luce da molto tempo a questa parte.
Nuovo album per la band di Chicago. Era da parecchio tempo che i Cornmeal non si facevano vivi. Il nuovo disco, questa volta in studio, prosegue il discorso mischiando improvvisazione e melodia, country e rock, bluegrass e intuizioni jam. Sopratutto nelle lunghe Rise Above, All Things Must Change e Comin' Back Home, la band dà il meglio di sè. Brani in cui si intersecano lunghe improvvisazioni strumentali e melodia di puro stampo Americana. Sempre più vicini al suono degli String Cheese Incident.
Il primo volume è stato un piccolo successo, il secondo non farà che confermare il culto nato attorno a questa jam-grass band. Esplosivi, i Cornmeal mischiano country, bluegrass, rock ed improvvisazione e sono ormai un dato di fatto a Chicago, una band con un seguito consolidato. Al punto che è diventato quasi un obbligo pubblicare il secondo volume, sempre registrato nel 2009, che completa il tour de force della band. Spettacolare, offre altre jam interminabili, come i 20 minuti di Trouble Land ed il quarto d'ora di Shelter: le altre canzoni stazionano tra i cinque ed i sei minuti.
Il primo disco della grass jam band di Chicago.