
gerusalemme e` una citta` dilaniata da millenni di guerre, scontri tra religioni, conflitti tra politiche contrapposte, che ne hanno fatto di volta in volta un simbolo, un avamposto strategico, un luogo da conquistare e controllare all`interno di un mercato di territori e popolazioni. paola caridi ha vissuto per dieci anni a gerusalemme. le sue pagine ci restituiscono una citta` vissuta intimamente, indimenticabile per la bellezza delle mura antiche, delle pietre bianchissime, della sua umanita` dolente. ma ci restituiscono anche una citta` crudele, dove israeliani e palestinesi fanno talvolta la spesa negli stessi supermercati, per poi rinchiudersi nei confini dei rispettivi quartieri, invisibili gli uni agli altri. una citta` costellata di posti di blocco che controllano gli spostamenti di donne e uomini, merci e idee, nemici e potenziali attentatori. una citta` densa di segni e memorie antiche e recenti, in cui ogni stagione politica porta con se` nuovi vincitori, nuove versioni della storia passata, nuove ripartizioni degli spazi urbani, nuove abitudini di vita. gerusalemme si e` aperta per un breve periodo alla modernita`, per poi rinchiudersi dentro i propri muri. rimane comunque un laboratorio, in cui si scontrano politica e vivere quotidiano. sopravvive la speranza: che gerusalemme, una e condivisa da tutti, torni a essere una citta` per gli uomini e le donne che li` vivono.

la storia di hamas va oltre gli stretti confini della striscia di gaza: e` una storia che nasce nei campi profughi dei palestinesi in fuga dal 1948, dai loro figli e i loro nipoti. e una vicenda che parte dai fratelli musulmani ed e` una storia che, per certi versi, nasce dalle ceneri di un`altra guerra combattuta da israele, quella nel libano del 1982: quando l`olp fu indebolita dalla campagna militare di ariel sharon, gli allora ragazzi islamisti si dissero che era ora di "entrare nella resistenza" e uscire dalle moschee dove stavano imparando a essere dei devoti musulmani. cosi` nacque hamas, spinta dai sassi della prima intifada. poi venne il massacro di hebron a opera di un colono radicale e dopo quaranta giorni il primo attentato suicida compiuto da hamas dentro israele. cominciava la tremenda stagione degli attentati, la stagione del terrorismo suicida, che avrebbe scosso per anni le citta` israeliane. chi c`e`, cosa si nasconde dietro le parole, i proclami, gli attentati, i programmi elettorali? chi sono gli uomini e le donne di hamas? perche` hanno scelto di entrare in un movimento che e` rimasto in gran parte clandestino anche quando e` entrato nella stanza dei bottoni dell`autorita` nazionale palestinese? e perche` hamas ha deciso di concorrere per il potere? attraverso le voci, i documenti e le impressioni di una testimone diretta degli ultimi anni di vita di hamas, i capitoli di una storia non detta. oltre le semplificazioni dell`informazione e della politica.